Loreick

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Privato Cittadino
Salve, un quesito mooooolto tecnico.
Ho ottenuto la delibera di mutuo e attendo il rogito. Il notaio sta facendo le ultime verifiche. La proposta d'acquisto è stata firmata e ha validità fino ai primi di maggio.
Scopro che il venditore vuole fare uno stralcio praticamente pagano una somma alla sua banca con cui ha avuto sospeso il mutuo per problemi economici. Questa cosa non mi è stata scritta e specificata dall'agente immobiliare nella proposta d'acquisto dove è specificato invece che l'immobile sarà libero da ogni aggravio.
Corro qualche rischio? Ho già dato un acconto all'agente ma onestamente nn voglio dargli più nulla fino al rogito. Il venditore ha già incassato la caparra.
Il notaio e la banca immagino che non faranno nulla senza la lettera della banca del venditore che accetta lo stralcio. Ma come posso cautelarmi? E se scade la proposta d'acquisto è io ho tutto pronto per l'acquisto ma manca solo per il venditore, io che posso fare?
 

Rosa1968

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Agente Immobiliare
Avrà un debito più alto rispetto alla vendita e sta proponendo con la vendita sicura di dare meno alla banca.
Il rischio é che la banca non accetti e bisogna capire se riesce a saldare l'intero debito con risorse proprie.
Cerca di capire meglio. Il rischio che corri é che non può rogitare se la banca non accetta e se non ha abbastanza disponibilità economica per estinguere il debito e cancellare ipoteca.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Avrà un debito più alto rispetto alla vendita e sta proponendo con la vendita sicura di dare meno alla banca.
Il rischio é che la banca non accetti e bisogna capire se riesce a saldare l'intero debito con risorse proprie.
Cerca di capire meglio. Il rischio che corri é che non può rogitare se la banca non accetta e se non ha abbastanza disponibilità economica per estinguere il debito e cancellare ipoteca.

Tecnicamente la risposta e' corretta.

Come pure lo e' il senso.

L'azione infatti, presuppone che l'esito della vendita, non rechi quella provvista sufficiente ad estinguere impegni ed obbligazioni, a suo tempo convenute e stipulate dal venditore.

Cio' non toglie, la legittimita' del venditore, ad intervenire nel proprio interesse.
Restando intesi e compresi nei termini previsti dal preliminare.

Di fatto l'acquirente ha assunto pure lui obblighi giuridici.

Non resta che attendere.
 
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Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Da come la racconti, sembra che il tuo venditore sia tecnicamente "in bonis", e' appena uscito da una sospensione delle rate del mutuo.

In questa situazione e' piuttosto improbabile che la banca possa accettare uno stralcio del debito residuo.

Uno che sta pagando regolarmente (sia pure con una sospensione) non e' che va dalla banca e dice "senti, invece di pagarti tutte le rate come da contratto vorrei pagare di meno perche' devo vendere".

La banca accetta uno stralcio del debito quando e' costretta a farlo, quando le prospettive di rientro si assottigliano. Per esempio con un pignoramento avviato sull'immobile e dopo 3 aste andate deserte.

Oppure la situazione e' diversa da come te l'hanno raccontata e devi scoprire piu' dettagli che adesso non ti hanno detto.

Per esempio che dice il notaio? Cosa c'e' sull'immobile oltre all'ipoteca volontaria per l'attuale mutuo?

Hai ottenuto realmente una delibera mutuo o e' solo una valutazione reddituale?
 

Agenzia Castello

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Da come la racconti, sembra che il tuo venditore sia tecnicamente "in bonis", e' appena uscito da una sospensione delle rate del mutuo.

In questa situazione e' piuttosto improbabile che la banca possa accettare uno stralcio del debito residuo.

Uno che sta pagando regolarmente (sia pure con una sospensione) non e' che va dalla banca e dice "senti, invece di pagarti tutte le rate come da contratto vorrei pagare di meno perche' devo vendere".

La banca accetta uno stralcio del debito quando e' costretta a farlo, quando le prospettive di rientro si assottigliano. Per esempio con un pignoramento avviato sull'immobile e dopo 3 aste andate deserte.

Oppure la situazione e' diversa da come te l'hanno raccontata e devi scoprire piu' dettagli che adesso non ti hanno detto.

Per esempio che dice il notaio? Cosa c'e' sull'immobile oltre all'ipoteca volontaria per l'attuale mutuo?

Hai ottenuto realmente una delibera mutuo o e' solo una valutazione reddituale?
Ma anche no non serve mica l'immobile pignorato o aste deserte nel qual caso poco fai, io ho seguito più immobili di società in difficoltà che propongono saldo a stralcio alla banca, le situazioni possono essere varie, io le proposte le ho fatte subordinate al saldo a stralcio ma la banca se non accetta é stupida visto che ci sono in ballo anatocismo e interessi usurai e se si va in causa perde e passano anni.
Come ho impresari che non pagano il mutuo la banca sta aspettando che vendano e man mano che portano le proposte valutano, una società ad esempio non ha niente pignorato ma sarà quasi un anno che non paga le rate, se vanno in asta recuperano niente si sta vendendo a 100 una casa che si vendeva a 180 e han già accettato la prima proposta per chiudere il mutuo che sarà 140 se tutto va bene.
Direi di aspettare e vedere però di sicuro se non ho certezza non verso caparra da incassare ma solo assegni in deposito e se va in porto si va al rogito con l immobile che in tal sede vien liberato da tutto.
Poi se ha accettato questo soldi probabilmente è sicuro del saldo a stralcio, mi è anche successo di andare in stipula casa che si vendeva a 140 mutuo residuo 110 la banca accolla 110 di mutuo ai nuovi acquirenti privati che pagano la casa 110, la prima stipula senza banca e passaggio di assegni, il venditore ha venduto l ultimo appartamento della società non incassando nulla in quanto il mutuo se lo accollano gli acquirenti l unico assegno in atto era la mediazione della parte acquirente il venditore manco quella ha pagato soldi non ne aveva.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Da come la racconti, sembra che il tuo venditore sia tecnicamente "in bonis", e' appena uscito da una sospensione delle rate del mutuo.

In questa situazione e' piuttosto improbabile che la banca possa accettare uno stralcio del debito residuo.

Uno che sta pagando regolarmente (sia pure con una sospensione) non e' che va dalla banca e dice "senti, invece di pagarti tutte le rate come da contratto vorrei pagare di meno perche' devo vendere".

La banca accetta uno stralcio del debito quando e' costretta a farlo, quando le prospettive di rientro si assottigliano. Per esempio con un pignoramento avviato sull'immobile e dopo 3 aste andate deserte.

Oppure la situazione e' diversa da come te l'hanno raccontata e devi scoprire piu' dettagli che adesso non ti hanno detto.

Per esempio che dice il notaio? Cosa c'e' sull'immobile oltre all'ipoteca volontaria per l'attuale mutuo?

Hai ottenuto realmente una delibera mutuo o e' solo una valutazione reddituale?

Non e' detto micio.

Anche se la tecnica bancaria tradizionale prevede quanto hai esposto.

Nel senso di dire, che siano difficili da ottenere procedure di stralcio, laddove non sussistono evidenze di incaglio.

Tuttavia cio' non e' impossibile.

Se si presenta una proposta di acquisto, giocoforza inferiore al credito residuo, la procedura puo' addirittura trovare binari piu' veloci per la chiusura preventiva.

Ancor di piu' in presenza di acconto caparra tracciato e di quei documenti, come ad esempio l'incarico di vendita, che a suo tempo il creditote ha richiesto, per accedere alla pratica di sospensione.

Come te, ritengo pure io, che il venditore (e l'intermediario) non abbiano raccontato tutto.

Se la situazione e' "in bonis" avranno manomesso la pratica.
L'acconto versato sara' finito su un altro conto corrente.

La proposta presentata, tarroccata al ribasso, oppure giusta-giusta a copertura del debito.

Posto che la manovra e' delicata e prevede la stessa gravita' di rischio, che si operi per stralciare un euro oppure dieci, i "conducenti" della pratica dovranno per forza, richiedere una connivenza, informando la parte acquirente e pare che abbiano gia' cominciato.

Dipende da come si gestira' e a come si rappresentera', la banca creditrice in sede di atto notarile.

Ad alcuni professori della penna rossa, e' capitato, che la banca creditrice abbia mandato a monte l'atto.
 

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