Mil

Membro Senior
Vi ricordate di gmp che scriveva tempo fa? Beh...aveva capito in maniera empirica la situazione meglio di molti analisti del settore residenziale. Occhio a valutare il boom di locazioni come un segnale positivo.
Finchè i prezzi delle case si mantengono a cifre improponibili (cosa che tuttora in Italia sta accadendo, da nord a sud) l'affitto è semplicemente più conveniente per l'inquilino e l'unico tampone alla crisi per un proprietario.
La discesa dei prezzi specie di certi tipi di immobili infatti è comunque molto più ingente di quanto "perso" in un affitto e la situazione di stallo continuerà ancora.
In pratica quel che oramai è chiaro è che non è più vera l'equivalenza affitto = ambito riservato a chi non ha accesso al credito o meglio non solo: esiste una fetta di mercato potenziale che ha perfettamente capito che i canoni di affitto hanno un tetto massimo oltre il quale la casa rimane sfitta, quindi l'equilibrio domanda offerta lì si mantiene realistico al contrario che nelle vendite, dove l'equilibrio si raggiunge dopo 6-7 anni (e dove i proprietari sono partiti da 500k là dove il valore attuale realistico è 180k ad esempio, con la complicità purtroppo rovinosa degli agenti immobiliari e le conseguenze nefaste anche per loro, invenduto quadruplicato e con gli Agenti Immobiliari in crisi, artefici dei loro stessi danni e quasi oramai "costretti" alla sussistenza proprio con gli affitti).
Dovendo i canoni allinearsi necessariamente allo stato reale del Paese è oramai impossibile che ci siano investitori in mattone: ad oggi si rientra della spesa in immobile residenziale in certi casi in 220 anni circa tenendo i canoni di locazione al massimo.
L'affitto (specie quello turistico perchè comunque gli inquilini indigeni sono un numero molto inferiore a tutto il bacino di case in offerta) è solo una rendita momentanea di chi non riesce a vendere, certo meglio di niente ma di sicuro non una cartina tornasole molto positiva. E' un buon investimento solo per chi ha comprato alla quarta asta a ribasso.
Ergo: si vende ( e comunque pochissimo) solo a prime case, le seconde sono defunte e gli investitori stanno alla larga.
In ogni caso questa grande ripresa anche sul mercato prima casa non c'è perchè nel frattempo molti non comprano perchè trovano lavoro all'estero.
Gente, la situazione reale è questa, le categorie migliori (ingegneri, manager, docenti universitari etc.) si stanno gradualmente stabilizzando in altri paesi europei o extraeuropei dove trovano un rapporto salari/costo della vita molto più proporzionato che da noi, che invece siamo tuttora in grave crisi.
Occhio a fantasticare perchè il mattone è sì un investimento, ma mai del tutto indipendente dalle fasi storiche e dai cicli economici. E noi siamo ancora pesantemente in negativo, da impallidire rispetto ad altri Paesi.
 
Ultima modifica:

Mil

Membro Senior
Sperando di trovare inquilini così longevi...

(è una battuta. Confido in un refuso)

Non è un refuso....purtroppo è la realtà. Vai a vedere le quotazioni in alcune zone di Milano e i calcoli che sono stati fatti sul canone realistico di zona e vedi in quanto tempo si rientra. Milano ad esempio risulta la settima città più cara del mondo. Peccato che i salari siano in caduta libera,i manager se ne vadano all'estero, il ceto normale impiegatizio ha un reddito pro capite in linea più con i Paesi dell'est che con quelli più evoluti tipo il nord Europa....ergo: quale investitore immobilizza una cifra importante quando può spendere cifre paragonalibili in una serie di altre piazze molto migliori? Solo da milanesi riteniamo che il fascino giustifichi una sproporzione tra costi e redditività che non ha ragione di esistere.
Ciò premesso il resto del Paese ha ancora meno ragioni di giustificazione per quotazioni di immobili che ad esempio per gli stranieri sono semplicemente fantasiose
 

Mil

Membro Senior
No, li mummificano...

@Mil quanto tempo!!!... risveglio dal letargo anche tu? O + alla Lazzaro "alzati e cammina?" Manca solo @gmp... ma dove sarà finito?

Ah, ah...gmp si sarà stancato di vedere che oltre alle problematiche di quotazioni di mercato rimangono sempre anche gli altri stessi problemi: agenti che si muovono come corsari, sospensive, abusi che saltano fuori ....cose almeno queste che si potrebbero evitare, a differenza delle situazioni economiche su cui le leve dei singoli per agire sono veramente poche.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Ah, ah...gmp si sarà stancato di vedere che oltre alle problematiche di quotazioni di mercato rimangono sempre anche gli altri stessi problemi: agenti che si muovono come corsari, sospensive, abusi che saltano fuori ....cose almeno queste che si potrebbero evitare, a differenza delle situazioni economiche su cui le leve dei singoli per agire sono veramente poche.
Mi son riaffacciata una 20 una di giorni fa dopo una lunga assenza, ma ho visto che molti dei "vintage del forum" come me son spariti. Anche i messaggi privati nel 90% dei casi non hanno avuto alcun effetto. Forse ce li ho baGGati perché di alcuni che leggo poi sul forum non ho avuto risposta.

Magari ora legge e torna almeno per un saluto ai vecchi compari :)
Ciauz.
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Non è un refuso....purtroppo è la realtà. Vai a vedere le quotazioni in alcune zone di Milano e i calcoli che sono stati fatti sul canone realistico di zona e vedi in quanto tempo si rientra

Parlando di immobili di prestigio (quelli che "ce voglin li sord pe' crompà, addavadai" come direbbe il caro estinto Leone DL) bisogna sempre guardare dietro la tenda:
- c'è chi li eredita e non ha interesse ad usarli o ad incassare il grosso ne subito ne mai.
- c'è chi li riceve per vie traverse (e qui potremmo aprire dei vasi di Pandora. Vedi casa di Montecarlo che Fini non sa di chi sia, o l'appartamento a Roma di Scajola che "non so chi l'ha pagato") e quali ne son le finalità mai ci sarà dato sapere.
- c'è chi acquista perché preferisce avere un inquilino che un vicino di casa per poter tenere in scacco le assemblee condominiali.
- in via Turati a Milano la Ascopiave ha/aveva un ufficio che restò chiuso perchè non si vendeva se non abbassando la cifra da 1M a 750k (acquistato a 1.3/1.4M tra acquisto e lavori, venderlo sottoprezzo, per quanto una perdita di 500/700k non intacchi un'azienda da 580 milioni di fatturato, avrebbe creato noie dal punto di vista GdF così come metterlo in affitto con un canone che anche se normale per le dimensioni/zona sarebbe risultato troppo basso in rapporto all'investimento)
- C'è chi acquista per salvare il salvabile: so che sto per fare il buco grosso? metto tutto nell'immobile, lo giro a figlio/moglie/società/prestanome che mettono in affitto e per un po' un piatto di minestra me lo faccio andar bene (Certo, hai investito 10milioni e porti a casa 4mila al mese, in effetti è una resa bicentenaria, ma alzi la mano chi di voi non si accontenterebbe di 4k al mese). Quando le acque saranno più calme si vedrà che fare. Intanto il capitale è salvato.

Son solo esempi e le motivazioni che possiamo incontrare son le più assurde ma, d'altro canto, è così che va quando ci son taaaaaaaaaanti soldi in ballo: una farfalla sbatte le ali in Giappone e a San Francisco arriva un uragano.
 

Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Vi ricordate di gmp che scriveva tempo fa? Beh...aveva capito in maniera empirica la situazione meglio di molti analisti del settore residenziale. Occhio a valutare il boom di locazioni come un segnale positivo.
Finchè i prezzi delle case si mantengono a cifre improponibili (cosa che tuttora in Italia sta accadendo, da nord a sud) l'affitto è semplicemente più conveniente per l'inquilino e l'unico tampone alla crisi per un proprietario.
La discesa dei prezzi specie di certi tipi di immobili infatti è comunque molto più ingente di quanto "perso" in un affitto e la situazione di stallo continuerà ancora.
In pratica quel che oramai è chiaro è che non è più vera l'equivalenza affitto = ambito riservato a chi non ha accesso al credito o meglio non solo: esiste una fetta di mercato potenziale che ha perfettamente capito che i canoni di affitto hanno un tetto massimo oltre il quale la casa rimane sfitta, quindi l'equilibrio domanda offerta lì si mantiene realistico al contrario che nelle vendite, dove l'equilibrio si raggiunge dopo 6-7 anni (e dove i proprietari sono partiti da 500k là dove il valore attuale realistico è 180k ad esempio, con la complicità purtroppo rovinosa degli agenti immobiliari e le conseguenze nefaste anche per loro, invenduto quadruplicato e con gli Agenti Immobiliari in crisi, artefici dei loro stessi danni e quasi oramai "costretti" alla sussistenza proprio con gli affitti).
Dovendo i canoni allinearsi necessariamente allo stato reale del Paese è oramai impossibile che ci siano investitori in mattone: ad oggi si rientra della spesa in immobile residenziale in certi casi in 220 anni circa tenendo i canoni di locazione al massimo.
L'affitto (specie quello turistico perchè comunque gli inquilini indigeni sono un numero molto inferiore a tutto il bacino di case in offerta) è solo una rendita momentanea di chi non riesce a vendere, certo meglio di niente ma di sicuro non una cartina tornasole molto positiva. E' un buon investimento solo per chi ha comprato alla quarta asta a ribasso.
Ergo: si vende ( e comunque pochissimo) solo a prime case, le seconde sono defunte e gli investitori stanno alla larga.
In ogni caso questa grande ripresa anche sul mercato prima casa non c'è perchè nel frattempo molti non comprano perchè trovano lavoro all'estero.
Gente, la situazione reale è questa, le categorie migliori (ingegneri, manager, docenti universitari etc.) si stanno gradualmente stabilizzando in altri paesi europei o extraeuropei dove trovano un rapporto salari/costo della vita molto più proporzionato che da noi, che invece siamo tuttora in grave crisi.
Occhio a fantasticare perchè il mattone è sì un investimento, ma mai del tutto indipendente dalle fasi storiche e dai cicli economici. E noi siamo ancora pesantemente in negativo, da impallidire rispetto ad altri Paesi.
Io per esperienza posso dirti che al contrario di investitori ce ne sono, ed io faccio affari per il 50% con investitori e per l'altro 50% con prime case. Questo è dato proprio dal fatto che speso magari il genitore del figlio che va a studiare preferisce acquistare magari anche con mutuo che gli costa 300 euro al mese piuttosto che affittare a 500 euro, considerando che dopo lo sfruttamento può o affittarlo o venderlo. Insomma il mattone rimane comunque ancora un bene di rifugio piuttosto che tenere i soldi a far la muffa in banca specialmente guardando all'ammontare del debito pubblico italiano dove già ci furono in tempi recenti voci su prelievi forzosi.....
 

riccardo12345678

Membro Junior
Professionista
Comunque la vera convenienza ci sarà se finirà il quarto ciclo immobiliare in cui attualmente siamo. Il quarto ciclo ha raggiunto il suo apice dei prezzi nel 2008 e dal 2008 i prezzi scendono. Quando inizierà il quinto ciclo ci sarà un vera convenienza, in questo caso si comprerà sul basso e si potrà avere una decina di anni di crescita di prezzi, vendendo alla fine a un prezzo molto superiore. I dati sembrano positivi sull'inizio del quinto ciclo, perché infatti, il numero delle vendite è aumentato negli ultimi anni. Gli immobili, sono un bene economico sotto "scarcity" questo vuol dire che se la quantità del venduto aumenta aumenterà anche il prezzo. Il problema per cui è dubbio l'inizio del quinto è lo stranissimo andamento di PIL che abbiamo attualmente. Non c'è mai stato un ciclo immobiliare di crescita, dove non ci fosse anche una continua crescita del PIL. E il PIL non sta crescendo, cresce e decresce ogni anno ma il trend è di decrescita.
 
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