L

lupetto

Ospite
Che ne pensate di questi due link?
Notio Boni Francesco. Notaio costi - Notaio funzioni alla voce CERTIFICATO DI AGIBILITA’ E CONDONO EDILIZIO
Ordine Architetti Modena - NON SEMPRE IL CERTIFICATO D'ABITABILITÀ È DOVUTO IN CASO DI CONDONO EDILIZIO
E ancora: .......la sentenza della c.c. 256/1996, ribadita recentemente dal c.s. 2140/2004, chiarisce che l'agibilità non è automatica, in quanto il condono edilizio prescrive esclusivamente i reati penali ed amministrativi per quanto riguarda abusi edilizi ed urbanistici ma non quelli di natura igienico - sanitaria...sostanzialmente richiedere l'agibilità per immobili condonati è legittimo, ma non possono essere concesse deroghe igienico-sanitarie in fase di agibilità: praticamente l'u.t.c. istruisce la pratica di agibilità controllando la conformità al regolamento locale di igiene (mettendo da parte il regolamento edilizio e le norme urbanistiche)....
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
per lupetto:
la sentenza che citi fa riferimento in primo luogo alla competenza al rilascio del certificato di agibilità, sindaco o amministrazione sanitaria, dichiarando la competenza del 1°;

in secondo luogo ad umidità diffusa e alla quasi inesistenza di areazione naturale dei locali.

- in merito al 1° punto condivido questa motivazione in quanto non ricade nella fattispecie dell'abuso edilizio tanto è vero che anche un immobile legittimo con la stessa carenza igienica può essere successivamente dichiarato inagibile;
- in merito al 2° punto ho delle riserve in quanto si dovrebbe vedere il caso specifico a cui si riferisce la sentenza però ti assicuro che solitamente l'areazione è un parametro derogabile in materia di condono edilizio (quasi sicuramente la resitestenza in giudizio, in questa caso, l'ha portata avanti l'amministrazione sanitaria)
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
che discorso sarebbe se io legislatore ti consento di legittimare un immobile e poi non ti consento di utilizzarlo? (è vietato utilizzare un immobile sprovvisto di agibilità)



Trovo giustissimo quello che dici, però come la mettiamo con interi palazzi privi di agibilità eppure abitati regolarmente da tanti anni e anche compravenduti ? A Bologna, c' è un mezzo quartiere messo così....

Quanto al perchè l'amministrazione comunale ti consente di legittimare un immobile e poi ti vieta di utilizzarlo, sta nella schizofrenia della burocrazia, dove la mano destra legifera senza sapere cosa fa la mano sinistra...

E come la mettiamo con quegli immobili, che hanno l'abitabilità (quindi in teoria sono stati controllati), ma quando vuoi ristrutturare e presenti la DIA o SCIA o quello che vogliono, non te lo consentono, perchè in corso d'opera è stata commessa una difformità, tipo fabbricato più alto di 15 cm o distanza dai confini irregolare ?

Silvana
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
per bagudi:
la mia "polemica" era riferita a immobili oggetto di condono edilizio.

comunque è estensibile a tutti i fabbricati (legittimi o legittimati)... il problema che evidenzi è scaturito da una parte dall'approssimazione dei costruttori e dall'altra dall'immobilismo dell'amministrazione che a seguito del provvedimento sanzionatorio/repressivo, che sicuramente ha emesso, non ha completato l'iter amministrativo che avrebbe comportato l'acquisizione gratuita al patrimonio del comune perchè magari si è mossa la classe politica che non ha fatto altro che ingarbugliare le cose...

comunque quando ti capitano queste cose, specialmente se sono per fabbricati che hanno l'agibilità, chiedi, visto che l'amministrazione è a conoscenza delle difformità, che revochino in autotutela il certificato di agibilità che hanno rilasciato perchè illegittimo con conseguente sgombero del fabbricato.... sarei proprio curioso di sapere cosa ti rispondono
 
L

lupetto

Ospite
". non v'è motivo per discostarsi dall'orientamento giurisprudenziale, già assunto da questa Sezione, secondo cui il rilascio del certificato di abitabilità di un fabbricato, conseguente al condono edilizio ai sensi dell'art 35, comma 20, L. n. 47 del 1985, può legittimamente avvenire in deroga solo a norme regolamentari e non anche quando siano carenti condizioni di salubrità richieste invece da fonti normative di livello primario, in quanto la disciplina del condono edilizio, per il suo carattere di eccezionalità e derogatorio, non è suscettibile di interpretazioni estensive e, soprattutto, tali da incidere sul fondamentale principio della tutela della salute, con evidenti riflessi sul piano della legittimità costituzionale (cfr. Cons. Stato, Sez. V, 13 aprile 1999 n. 414)."
Secondo ciò, a prescindere dal condono ottenuto, il certificato di abitabilità non potrà mai essere concesso, e se lo fosse sarebbe un altro atto illegittimo?
 

antonellifederico

Membro Attivo
Professionista
mi inchino alla saggezza della cassazione... il problema è che il 90 % dei condoni rilasciati sul territorio nazionale allora è illegittimo anche se è vero che alle norme sanitarie nella maggior parte dei casi ci si può adeguare

Aggiunto dopo 54 minuti :

mi inchino alla saggezza della cassazione... il problema è che il 90 % dei condoni rilasciati sul territorio nazionale allora è illegittimo anche se è vero che alle norme sanitarie nella maggior parte dei casi ci si può adeguare

:confuso:ops... mi sono inchinato dalla parte sbagliata... dovevo dire Consiglio di Stato :^^:
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Un condono è un condono :affermazione: nel senso "tombale" del termine.
Se no, vaglielo a dire a tutti quelli che lo hanno fatto, che vale, ma.....:shock::shock::shock:

Silvana
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
OOH, grazie Silvana, un pò di musica ......... ! Pazienza se non sei tu, con la tua saggezza, ad essere il Consiglio di Stato......!
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Peccato, infatti: mi sa che rivoluzionerei più io in una giornata che tutti i nostri politici in 5 anni ! (sempre che ci rimangano 5 anni !!!)

Seriamente, credo che sia venuto il momento di "pensare" (difficile, capisco...) delle normative serie che non penalizzino sempre i proprietari di case...
E meno male che il settore dell'edilizia dovrebbe essere trainante per l'uscita dalla crisi !!!

Silvana
 
L

lupetto

Ospite
In conclusione penso che tutte le ipotesi siano più o meno valide. Diciamo che la mansarda si può ritenere tutto sommato in regola se nessuno rompe le scatole, ma se qualcuno a cui girano veramente, si mette in testa di farmi passare qualche guaio, probabilmente, magari alla lunga, ci riesce. Quindi tutto dipenderà da con chi avrò a che fare e dovrò stare attentissimo a scegliere le persone giuste con cui trattare. Ho sbagliato la conclusione? Poi non vi disturbo più!
 

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