Ma attualmente la casa è abbandonata, o tua madre ne ha già preso possesso da tempo ?
La casa è disabitata, tuttavia essendo collegata alla nostra la usiamo come magazzino e ci mettiamo le bottiglie, i mobili da riparare etc, ogni tanto diamo anche una pulita. Le chiavi le tiene mia mamma e non entra nessun'altro. Se per dimostrare l'usucapione serve anche riparare il tetto, lo faccio, solo che sostituire travi in legno marce e vecchie di un secolo in una casa che non è totalmente mia ha un costo... e non posso usufruire di nessun bonus ristrutturazione. Inoltre aggiungo che a suo tempo mia madre tramite il geometra ha anche fatto accatastare la casa da rurale a civile abitazione (tutto a soldi suoi).
 
E mi chiedo col catasto a chi ha intestato l'immobile che intestazione non era a posto? E chi ha firmato il tipo mappale che serviva firma di tutti?
 
E mi chiedo col catasto a chi ha intestato l'immobile che intestazione non era a posto? E chi ha firmato il tipo mappale che serviva firma di tutti?
Qui non saprei rispondere bene. So che mi diceva mia madre che più di 10 anni fa anzi 20 anni fa c'era stata una finestra di tempo in cui si poteva accatastare la casa da rurale a civile abitazione con meno passaggi burocratici, non so bene per quale ragione.
Per quanto riguarda la suddivisione delle quote non ho idea, so che la divisione della casa in tre quote era stata fatta negli anni 50.
Giusto per spiegarmi meglio, la casa consta di 2 vani (cucina e tinello) a pt e due camere da letto al 1p. A questo volume si aggiunge il volume composto dal vano scale e da bagno pt e bagno 1p (il bagno del primo piano è quello che usiamo noi come zona notte ed è sempre stato di proprietà nostra).
Questo volume è addossato al muro di casa nostra (dovete immaginare una grande casa rurale unita, qui è stata frazionata ma è come se fosse unita.
Le scale in origine erano in comune tra i tre fratelli e mio nonno, che abitava nella casa dove vivo io. Attualmente nella casa dove sto c'è già un (nuovo) vano scale e al bagno si accede da una porta diversa che da sulle scale nuove.
Per i mappali da quel che so e dalle ricerche che ho fatto in passato, non sono cambiati. O forse ho capito male la domanda?
 
E mi chiedo col catasto a chi ha intestato l'immobile che intestazione non era a posto? E chi ha firmato il tipo mappale che serviva firma di tutti?
Buongiorno, c'è un aggiornamento. L'avvocato ha pensato alla soluzione tramite asta giudiziale, da verificare se mia mamma ha diritto di prelazione nell'asta così compra lei la casa e la cosa viene fatta alla luce del sole. L'unica mia perplessità è se il giudice poi stabilisce che la prelazione non è più necessaria o non si può fare (non è coltivatrice diretta/non abita nella casa in questione) quindi diventerebbe asta pubblica e compra il miglior offerente (e noi restiamo con le pive nel sacco). Sostiene questo perchè i costi per la cessione delle quote dal notaio e successiva usucapione contro i costi asta giudiziale sono gli stessi, però mentre l'usucapione è più insidiosa, l'asta è più semplice. Cosa ne pensate?
 
Asta giudiziale promossa da chi, a che titolo e come ?
Dal quel che ne ho capito, promossa dai comproprietari in vita (tra cui mia mamma) al fine di risolvere il contenzioso di chi non è "d'accordo". Non lo so, so che si era tentata questa strada 30 anni fa, ma allora c'era la prelazione attuabile solo se si era coltivatori diretti o se uno ci viveva dentro, non so se le cose siano cambiate attualmente. Una volta effettuata l'asta ciascuno si prende la sua quota in termini di denaro, il resto va allo stato (per i comproprietari deceduti di cui non è stata fatta successione), credo.
 
mi convince poco , che in asta magari qualcuno x dispetto te la fa alzare di valore ecc
Si capaci di farlo, pur di guadagnarci qualcosa in più. Tuttavia, se il principio di prelazione per i comproprietari in vita rimane possibile, chi può rilanciare penso siano solo i comproprietari, però poi ci rimettono loro perché se uno rifiuta di procedere con l'acquisto, l'ultimo che ha alzato il prezzo dovrà accettare l'acquisto o va in asta pubblica (e qui restiamo con le pive nel sacco).

Si capaci di farlo, pur di guadagnarci qualcosa in più. Tuttavia, se il principio di prelazione per i comproprietari in vita rimane possibile, chi può rilanciare penso siano solo i comproprietari, però poi ci rimettono loro perché se uno rifiuta di procedere con l'acquisto, l'ultimo che ha alzato il prezzo dovrà accettare l'acquisto o va in asta pubblica (e qui restiamo con le pive nel sacco).
Non ho idea di come funzionino le aste ad essere sincero, quindi magari ho detto una cosa non vera.
 

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