Antonello

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Egregio avvocato, in tutta franchezza, sapresti indicare a noi mediatori quante cause sono state perse dai clienti che si sono affidati a "un professionista esperto del diritto ovvero come ben sapete un avvocato"?
Semplice curiosità statistica.
 

gcaval

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Per me la proposta irrevocabile non è un preliminare poichè il proponente non è obbligato a proseguire con l'acquisto e pertanto non genera una co-obbligazione tra le parti come invece avviene con il preliminare.
Il preliminare infatti crea quel vincolo ad entrambe le parti di ottenere l'esecuzione specifica del contratto qualora una di esse, per qualsiasi motivo, si rendesse inadempiente.
Dico sempre ai miei clienti che il preliminare è molto più importante e delicato del rogito...

Purtroppo la giurisprudenza non si fa con i desiderata né con le interpretazioni dei singoli. La tua è un'opinione, ed è per altro oggettivamente sbagliata. L'art. 1326 del c.c. - conclusione del contratto - al comma 1, recita testualmente: "Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza (c. 1335) dell'accettazione dell'altra parte (c. 782, 1333)".

Per altro prendo a caso il primo modulo di proposta FIAIP che trovo su internet, http://www.pn.camcom.it/uploads/media/contratto_4.pdf, al cui articolo 9 è scritto:
"L’avvenuta conoscenza dell’accettazione della presente proposta da parte del Venditore, comunicata al sottoscritto direttamente oppure a mezzo raccomandata A.R., telegramma o telefax al n. ___________________ determinerà la conclusione di un contratto preliminare di vendita azionabile ai sensi dell’art. 2932 del Cod. Civ., con diritto da parte dell’Agenzia mediatrice alla provvigione del ______% ( ______________ per cento) più IVA."

A questo punto faccio anche una domanda. Se vi ritorna l'accettazione di una proposta di acquisto, la provvigione vi è dovuta o no? E se una delle due parti decide di non proseguire, avete diritto o no alla provvigione? Il contratto è concluso o no?

Il fatto che i vostri clienti accettino di firmare la proposta per poi firmare un nuovo preliminare, stracciando la proposta (non potrebbe essere diversamente) va bene fin quando tutto fila liscio. Nel momento in cui sorgono controversie sul futuro preliminare, o per mancanza di accordi su cose non palesemente dette prima, o perché una delle parti ci ha ripensato (e su questo forum mi sembra di leggerne molti di questi casi), cosa fate? Tutti amici e ognuno riprende i suoi soldi? L'AI rinuncia alla sua (giusta) provvigione?
 

Luciano Passuti

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Purtroppo la giurisprudenza non si fa con i desiderata né con le interpretazioni dei singoli. La tua è un'opinione, ed è per altro oggettivamente sbagliata. L'art. 1326 del c.c. - conclusione del contratto - al comma 1, recita testualmente: "Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza (c. 1335) dell'accettazione dell'altra parte (c. 782, 1333)".

Per altro prendo a caso il primo modulo di proposta FIAIP che trovo su internet, http://www.pn.camcom.it/uploads/media/contratto_4.pdf, al cui articolo 9 è scritto:
"L’avvenuta conoscenza dell’accettazione della presente proposta da parte del Venditore, comunicata al sottoscritto direttamente oppure a mezzo raccomandata A.R., telegramma o telefax al n. ___________________ determinerà la conclusione di un contratto preliminare di vendita azionabile ai sensi dell’art. 2932 del Cod. Civ., con diritto da parte dell’Agenzia mediatrice alla provvigione del ______% ( ______________ per cento) più IVA."

A questo punto faccio anche una domanda. Se vi ritorna l'accettazione di una proposta di acquisto, la provvigione vi è dovuta o no? E se una delle due parti decide di non proseguire, avete diritto o no alla provvigione? Il contratto è concluso o no?

Il fatto che i vostri clienti accettino di firmare la proposta per poi firmare un nuovo preliminare, stracciando la proposta (non potrebbe essere diversamente) va bene fin quando tutto fila liscio. Nel momento in cui sorgono controversie sul futuro preliminare, o per mancanza di accordi su cose non palesemente dette prima, o perché una delle parti ci ha ripensato (e su questo forum mi sembra di leggerne molti di questi casi), cosa fate? Tutti amici e ognuno riprende i suoi soldi? L'AI rinuncia alla sua (giusta) provvigione?

UNA PRECISAZIONE !
Quanto richiamato non e' il modulo della Fiaip ma delle CCIAA della Regione FVG , anche se il testo a cui si riferimento e' identico a quanto contenuto nella nostra modulistica federativa.
Quindi con i contenuti di cui sopra un proposta accettata una volta portata a conoscenza del proponente diventa " Il preliminare"
 

Birillo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Sarà opinione oggettivamente sbagliata dal tuo punto di vista
È indiscutibile che la Proposta di acquisto, sottoscritta per accettazione, determini il sorgere di precisi obblighi contrattuali non revocabili pena la perdita del deposito cauzionale ed il pagamento all’agente della mediazione; Lo svantaggiato è innanzitutto il proponente l’acquisto. Inoltre impegna le parti solo su pochi aspetti salienti rinviando la discussione di altri non meno rilevanti, al successivo “preliminare”, sede nella quale non è detto che le parti addivengano ad un accordo.
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Sarà opinione oggettivamente sbagliata dal tuo punto di vista

Non è un mio punto di vista e ti ho allegato anche del materiale, non mio. Il codice civile non l'ho scritto io, né tanto meno i moduli della camera di commercio.

È indiscutibile che la Proposta di acquisto, sottoscritta per accettazione, determini il sorgere di precisi obblighi contrattuali non revocabili pena la perdita del deposito cauzionale ed il pagamento all’agente della mediazione;

Quindi sei d'accordo pure tu...

Inoltre impegna le parti solo su pochi aspetti salienti rinviando la discussione di altri non meno rilevanti, al successivo “preliminare”, sede nella quale non è detto che le parti addivengano ad un accordo.

Questo succede per la prassi che quasi tutte le agenzie usano, purtroppo. Qui sono d'accordo con quanto dici. Fare un successivo preliminare comporta dei problemi, e se non lo si fa mancano dettagli importanti. Bene: allora perché non fare tutti i controlli prima e scrivere una proposta d'acquisto più completa ed esauriente? Questo tutelerebbe tutti:
venditore e compratore, perché sono sicuri che è tutto in regola ed hanno discusso e accettato tutte e condizioni, il mediatore, che incassa giustamente la provvigione e fa anche un figurone, in quanto ha svolto il suo ruolo ben al di là di quello che la legge prescrive.
Per ovviare ai controlli ipotecari, eventualmente, si potrebbero introdurre delle condizioni nella proposta per cui, in caso di ipoteche o pignoramenti taciuti, il venditore risponderà pagando il doppio della caparra e le spese di mediazione dell'acquirente. Ovviamente è solo un esempio questo, assolutamente migliorabile.

In conclusione, Birillo, non voglio fare il lezioso, però ci tengo a questo argomento per far capire a chi legge che la questione è delicata da subito, alla prima firma, comunque lo si chiami quel foglio che viene firmato.
 

Birillo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ma la proposta d'acquisto non è un atto unilaterale? Se è tale chi la redige mette delle condizioni che possono o meno essere accettate dal venditore. Non si scende nei dettagli nè il venditore inserisce le postille successivamente. E se il venditore avesse taciuto su alcuni vizi? La proposta d'acquisto che tu proponi "completa ed esauriente che mette d'accordo tutti" è solo quella che terrebbe conto degli interessi di entrambi....ed allora io quel punto faccio un preliminare!
 

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