Salvatore Pinna

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Circa 8 anni fa ho stipulato un contratto preliminare di compravendita per un immobile del valore di 150.000 euro versando al venditore (si tratta di un cognato) una caparra di 60.000 euro. Il contratto stabiliva che il rogito si sarebbe dovuto effettuare nel Gennaio 2009, ma poiché l'immobile risultava soggetto ad ipoteca l'operazione non andava a buon fine. Il preliminare non è stato registrato, e per molti anni considerando la sua precaria situazione economica non richiedevo la restituzione della caparra (il doppio). Ora però non sono più in grado di attendere e quindi vorrei intraprendere la procedura per recuperare la somma versata (il doppio della caparra). Preciso che la somma è stata versata con assegni circolari a lui intestati per 50.000 euro e 10.000 in contanti. La mia domanda è: si può sempre contestare il non rispetto dei termini del rogito, recedere dal contratto e richiedere indietro quanto versato con la penale del doppio della caparra? Preciso che mio cognato possiede beni di alto valore anche se sono sottoposti a vincolo da parte delle banche.
 

Avv Luigi Polidoro

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Visto il lungo tempo trascorso, c'è corrispondenza scritta atta a giustificare un superamento così importante della data fissata per il rogito?
Certamente hai diritto alla restituzione della somma versata.
 

Salvatore Pinna

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Privato Cittadino
C'è stato un sollecito tempo fa inviato da un avvocato. Poiché la persona è un parente i rapporti avvenivano verbalmente, cioè a richiesta nostra "possiamo fare adesso il rogito" si aveva la risposta, "non è possibile, sto trattando con le banche per svincolare degli immobili (cioè vendere) e poter pagare almeno parte delle pendenze" e la cosa andava avanti senza arrivare mai ad una conclusione. Ora è successo che è riuscito a vendere un immobile in accordo con i creditori ma per noi nessun riscontro. Noi non possiamo attendere oltre.
 

Avv Luigi Polidoro

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Portate le carte da un legale che valuterà la possibilità di richiedere il doppio della caparra alla luce della diffida già inoltrata tempo addietro e di eventuali altri elementi che emergeranno nel corso del colloquio.
In astratto, la possibilità di agire in tal senso c'è.
 

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