...a distanza di un anno e mezzo dalla successione spunta un presunto creditore, un architetto che dice di essere stato interpellato da mio padre per eseguire il progetto di un prefabbricato sul terreno ereditato...
Premesso che le domande poste da Antonello sono più che corrette perchè non è semplice rispondere ad un quesito del genere senza dati che approfondiascano la situazione...
In ogni caso, molti, moltissimi incarichi vengono presi senza la sottoscrizione di un disciplinare, sino a quando il committente è rintracciabile allora si gestisce la situazione direttamente con il richiedente, in caso contrario comincia i problemi...
È pur vero che per richiedere un rimborso bisogna dimostrare di aver fatto una pratica (solitamente quando viene presentata la richiesta in comune indica l'incarico, ma questo non determina l'importo dello stesso)...
Se non è stato presentato nulla, nessuno a mai sentito parlare di questo fantomatico progettista e progetto in fase di ideazione, allora non è semplice dimostrare che si ha un incarico...ma pur sempre può essere ricondotto alla dimostrazione di ciò che si è fatto...
Per avere motivo di avanzare pretese, necessita che il professionista abbia in mano documenti che soltanto tuo padre può aver trasmesso, e non schede catastali, estratti vari che possono essere ricavati da programmi on-line...
Se almeno uno di questi documenti è dimostrabile da parte del professionista, se una bozza di progetto è stata elaborata, allora lo stesso professionista può richiedere il rimborso per "Studio di fattibilità" il cui valore è nettamente inferiore alla richiesta pretesa che hai enunciato...
A mio parere sarebbe opportuno chiedere documenti comprovanti quanto dichiara...
