dormiente

Membro Senior
Agente Immobiliare
Un conto ė averlo, un conto ė mostrare i dati degli altri senza alcun motivo. Io non mi muovo nemmeno se non firmano la richiesta di informazioni o un appuntamento.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Salve sono un mediatore regolarmente iscritto all'albo.
Ho avuto un incarico per la vendita di un immobile (firmato solo da uno dei 2 proprietari che sono fratelli) per un anno circa. Ad incarico quasi scaduto nell'ultimo mese di validità ho raccolto una proposta di acquisto. Il fratello che mi aveva firmato l'incarico mi ha firmato anche la NON accettazione dell'offerta e il mandato è scaduto dopo pochi giorni.
A distanza di qualche mese sono venuto a sapere che l'immobile è stato acquistato dalla stessa persona per un prezzo leggermente più alto, e tramite l'intervento di una seconda agenzia incaricata dopo che il mio mandato era scaduto.
So che l'acquirente ha pagato una provvigione alla seconda agenzia di 3.000 euro+IVA (Se si fosse invece concretizzata l'offerta che aveva firmato con me a suo tempo la pattuizione era che mi avrebbe riconosciuto 6000 euro +IVA).
Io sono abbastanza convinto che in causa avrei buone chance per pretendere la provvigione dall'acquirente anche se la certezza non si avrà mai (mi sembra di capire che qui il giudice abbia parecchia discrezionalità). eventualmente invece mi chiedo in caso di vittoria secondo voi a quale importo potrei arrivare? Potrei essere secondo voi vincitore della causa per un importo x ma tenuto al pagamento delle spese legali al 50% o almeno per il mio avvocato? Al mio posto fareste causa? Grazie per l'aiuto (considerate che a fine incarico ho spedito al proprietario l'elenco dei nominativi ed erano circa un centinaio... ho sudato molto su questo mandato).
Credo proprio che il tuo intervento sia stato decisivo per la successiva chiusura dell'affare, anche se tramite un'altra agenzia.
Io credo che dovresti procedere, mi sembra che tu abbia le carte in regola, anche se bisognerebbe vedere le carte (appunto).
Però prima di imbarcarti in cause civili senti l'altra agenzia e vedi come reagiscono, se poi come è probabile vedessi che non vogliono collaborare allora coinvolgi tutti in modo molto deciso, proprietario, acquirente, l'altra agenzia, manda le fatture per provvigioni e mettili in mora, se non si fanno vivi con una proposta di conciliazione, ovvero soldi, procedi. Se hai conservato i documenti di cui parli da un giudice di pace vai a colpo sicuro.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Salve sono un mediatore regolarmente iscritto all'albo.
Ho avuto un incarico per la vendita di un immobile (firmato solo da uno dei 2 proprietari che sono fratelli) per un anno circa. Ad incarico quasi scaduto nell'ultimo mese di validità ho raccolto una proposta di acquisto. Il fratello che mi aveva firmato l'incarico mi ha firmato anche la NON accettazione dell'offerta e il mandato è scaduto dopo pochi giorni.
A distanza di qualche mese sono venuto a sapere che l'immobile è stato acquistato dalla stessa persona per un prezzo leggermente più alto, e tramite l'intervento di una seconda agenzia incaricata dopo che il mio mandato era scaduto.
So che l'acquirente ha pagato una provvigione alla seconda agenzia di 3.000 euro+IVA (Se si fosse invece concretizzata l'offerta che aveva firmato con me a suo tempo la pattuizione era che mi avrebbe riconosciuto 6000 euro +IVA).
Io sono abbastanza convinto che in causa avrei buone chance per pretendere la provvigione dall'acquirente anche se la certezza non si avrà mai (mi sembra di capire che qui il giudice abbia parecchia discrezionalità). eventualmente invece mi chiedo in caso di vittoria secondo voi a quale importo potrei arrivare? Potrei essere secondo voi vincitore della causa per un importo x ma tenuto al pagamento delle spese legali al 50% o almeno per il mio avvocato? Al mio posto fareste causa? Grazie per l'aiuto (considerate che a fine incarico ho spedito al proprietario l'elenco dei nominativi ed erano circa un centinaio... ho sudato molto su questo mandato).

Se la vendita è stata fatta tramite altra agenzia con emissione fattura non hai alcuna possibilità di vincere una causa, salvo non sia provata la malafede delle parti. La giurisprudenza attribuisce all'agenzia che ha chiuso l'affare il diritto alla provvigione. Cosa diversa se la vendita fosse avvenuta tra privati a tua insaputa.
Inoltre la norma stabilisce che non possa essere pagata doppia provvigione.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Se la vendita è stata fatta tramite altra agenzia con emissione fattura non hai alcuna possibilità di vincere una causa, salvo non sia provata la malafede delle parti. La giurisprudenza attribuisce all'agenzia che ha chiuso l'affare il diritto alla provvigione.
Ma anche in buona fede puoi sbagliare e se sbagli magari paghi. In ogni caso i soggetti in malafede sono parte venditrice e parte acquirente, perfettamente consci di ciò che accadeva. Io propongo di chiedere a loro le provvigioni, mettere in copia l'agenzia informandola che chiederete in via giudiziaria la metà delle provvigioni a loro se non le otterranno dalle parti.
Qualcosa si muoverà ed alla peggio li citi in giudizio. Anche le testimonianze valgono in questi casi e quando un giudice, fosse anche un semplice giudice di pace, ti fa delle domande non reagisci quasi mai come nei film americani, "lei non ha uno straccio di prova", ma di solito si dice tutto. Immagina se fosse chiamata a testimoniare la segretaria, la buona fede dell'agenzia vacillerebbe. Ma io credo che questo spauracchio di solito basti a far ragionare le persone e dal giudice non ci si va praticamente mai.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Ma anche in buona fede puoi sbagliare e se sbagli magari paghi. In ogni caso i soggetti in malafede sono parte venditrice e parte acquirente, perfettamente consci di ciò che accadeva. Io propongo di chiedere a loro le provvigioni, mettere in copia l'agenzia informandola che chiederete in via giudiziaria la metà delle provvigioni a loro se non le otterranno dalle parti.
Qualcosa si muoverà ed alla peggio li citi in giudizio. Anche le testimonianze valgono in questi casi e quando un giudice, fosse anche un semplice giudice di pace, ti fa delle domande non reagisci quasi mai come nei film americani, "lei non ha uno straccio di prova", ma di solito si dice tutto. Immagina se fosse chiamata a testimoniare la segretaria, la buona fede dell'agenzia vacillerebbe. Ma io credo che questo spauracchio di solito basti a far ragionare le persone e dal giudice non ci si va praticamente mai.

Qui non si tratta di dimostrare che precedentemente ci sia stato un contatto, nessuno lo negherà.
La prima agenzia ha mediato senza successo, la seconda ha ottenuto il risultato quindi incassa emettendo fattura. Poi se uno vuole buttare via soldi per avvocati puo' anche farlo ma se fa questo lavoro da anni.........................
NB:
La mala fede è configurabile quando le parti si accordano a danno dell'agenzia non se ne pagano un'altra.
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Un conto ė averlo, un conto ė mostrare
ed un conto è usare.
Se gli altri conoscono i rischi, si sentono coinvolti e quindi temono ripercussioni allora non agiscono,
Se gli altri non conoscono (tanto ho le firme, chissenefrega di avvisare le parti dei rischi..) dopo nascono i litigi con anche la possibilità di non ottenere quanto dovuto.

La prima agenzia ha mediato senza successo, la seconda ha ottenuto il risultato quindi incassa emettendo fattura.
correttissimo,
infatti continuo a dire si deve fare opera di prevenzione sulle parti per evitare che ci sia la seconda agenzia.
 

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