francy1986it
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Buona sera,
ho stipulato una proposta d'acquisto vincolata all'erogazione del mutuo, lasciando a garanzia all'AI un assegno di euro 2500 euro, in data 27 gennaio e accettata il 29 gennaio con stipula dell'atto notarile il 30 giugno.
Sfortunatamente, o fortunatamente visto come sono andate le cose, abbiamo perso tempo perchè mi sono affidata a un broker che mi ha fatto avere una "delibera" a marzo e che per una serie di cose non sono riuscita ad ottemperare alle condizioni richieste e quindi ho lasciato sia il broker e sia la proposta della banca.
Dato l'esito abbiamo chiesto di recedere dalla proposta in virtù del vincolo ma la parte venditrice si è rifiutata perchè stupidamente non ho richiesto alla banca di scrivermi che il mutuo non mi veniva erogato.
L'agenzia si è prestata a portare la pratica in un'altra banca e a metà maggio ci viene confermata la fattibilità.
Non ho firmato la delibera perchè avevo delle perplessità sulla proposta che mi stava offrendo e volevo quindi trovare un altro prodotto con la stessa banca.
Sono stata licenziata per un calo della clientela con una sola settimana di preavviso, sono quindi andata in agenzia per dire gli ultimi sviluppi. Qui sono venuta a sapere che la controparte vorrebbe farmi causa indipendente dal fatto che avrei comprato la casa o se mi fossi ritirata.
Saputo questo ho parlato con un avvocato e mi ha detto che siccome il licenziamento non è fatto imputabile a me devono ridarmi l'assegno della caparra e mi ha consigliato di andare in banca a farmi rilasciare una documentazione che attesti la non erogazione del mutuo per perdita dei requisiti.
La banca può farmi questa dichiarazione? Perderò la caparra anche se non è stata una mia volontà recedere dal contratto?
Grazie.
ho stipulato una proposta d'acquisto vincolata all'erogazione del mutuo, lasciando a garanzia all'AI un assegno di euro 2500 euro, in data 27 gennaio e accettata il 29 gennaio con stipula dell'atto notarile il 30 giugno.
Sfortunatamente, o fortunatamente visto come sono andate le cose, abbiamo perso tempo perchè mi sono affidata a un broker che mi ha fatto avere una "delibera" a marzo e che per una serie di cose non sono riuscita ad ottemperare alle condizioni richieste e quindi ho lasciato sia il broker e sia la proposta della banca.
Dato l'esito abbiamo chiesto di recedere dalla proposta in virtù del vincolo ma la parte venditrice si è rifiutata perchè stupidamente non ho richiesto alla banca di scrivermi che il mutuo non mi veniva erogato.
L'agenzia si è prestata a portare la pratica in un'altra banca e a metà maggio ci viene confermata la fattibilità.
Non ho firmato la delibera perchè avevo delle perplessità sulla proposta che mi stava offrendo e volevo quindi trovare un altro prodotto con la stessa banca.
Sono stata licenziata per un calo della clientela con una sola settimana di preavviso, sono quindi andata in agenzia per dire gli ultimi sviluppi. Qui sono venuta a sapere che la controparte vorrebbe farmi causa indipendente dal fatto che avrei comprato la casa o se mi fossi ritirata.
Saputo questo ho parlato con un avvocato e mi ha detto che siccome il licenziamento non è fatto imputabile a me devono ridarmi l'assegno della caparra e mi ha consigliato di andare in banca a farmi rilasciare una documentazione che attesti la non erogazione del mutuo per perdita dei requisiti.
La banca può farmi questa dichiarazione? Perderò la caparra anche se non è stata una mia volontà recedere dal contratto?
Grazie.