enrikon

Membro Senior
No gcaval mi hai frainteso.
Volevo dire che offrire un prezzo ridicolo per l'acquisto di un immobile può risultare offensivo (per il proprietario, si intende, non certo per l'agenzia che non c'entra niente) ed è normale che sia così. E se tu oggi, da acquirente, dici che il proprietario non si deve offendere, scommetto che domani - da venditore - ti offenderesti eccome. Garantito :ok: succede continuamente ;)
(il TU è retorico... non sto parlando di te)
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ha ragione EnriKon.

Anche questo è un efetto del capovolgimento del mondo immobiliare avvenuto negli ultimi 3/4 anni...

Infatti, fino all'inizio della crisi (che io fisso in settembre 2007, per quanto mi riguarda..), molti proprietari non volevano nemmeno vedere proposte anche di poco inferiori al prezzo stabilito, in primis i costruttori.

Oggi, succede che gli acquirenti sparano spesso delle cifre assurde, ma in genere sono verbali, del tipo: "Chieda al proprietario se accetta tot...", E' rarissimo che uno si voglia mettere a sedere e scrivere una proposta, quindi questi personaggi lasciano il tempo che trovano, probabilmente fanno così ad ogni appartamento che vedono, per cui non li si prende troppo sul serio....
Silvana
 

Manzoni Maurizio

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Il problema si risolve inviando la proposta con raccomandata A.R., ovviamente ben congegnata giuridicamente, al proprietario presso l'immobile e per conoscenza all'agenzia precisando il prezzo con le modalità e l'importo a titolo di provvigione che si è disposti a pagare se l'affare si perefezionerà con il rogito notarile.
Avv. Luigi De Valeri:stretta_di_mano:
ammettiamo che sulla proposta la cifra offerta per l'immobile venga accettata dal venditore ma la provvigione "offerta" all'agenzia non venga accettata, come la mettiamo?
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Volevo dire che offrire un prezzo ridicolo per l'acquisto di un immobile può risultare offensivo (per il proprietario, si intende, non certo per l'agenzia che non c'entra niente) ed è normale che sia così. E se tu oggi, da acquirente, dici che il proprietario non si deve offendere, scommetto che domani - da venditore - ti offenderesti eccome. Garantito succede continuamente

Ho inteso benissimo. E ti rispondo ancora: chi se ne frega di cosa diranno gli attuali acquirenti quando dovranno vendere.

Chi stabilisce che non è offensivo il prezzo di richiesta?

Da questi ragionamenti non posso che dare ragione a Pensoperme: siete dei "mandatari travestiti da mediatori". In più fate "filtro" tra acquirente e proponente, interpretando quello che pensa il venditore, convinto che il suo immobile sia speciale (per carità, è lecito, ma è altrettanto lecito che qualcun altro possa giudicarlo molto meno attraente e bello, e quindi proporre un prezzo più basso).

Proprio ieri sono andato a visitare una piccola palazzina da ristrutturare. Quando ho chiesto all'AI quale fosse il margine di trattabilità, mi ha risposto: "0. I proprietari chiedevano 2 anni fa 400 mila euro. Hanno addirittura rifiutato 320 mila. Ora questo è l'ultimo prezzo: 250 mila euro"
Prima considerazione: i proprietari si rendono conto un po' per volta che la loro richiesta è inappropriata. Stando a quello che dite voi, richiedevano un prezzo offensivo!
Seconda considerazione: per me, per come è messa la palazzina, non li vale i 250 mila euro. Dite che sono offensivo se propongo meno? Bene. Non offrirò proprio niente, allora. Peccato che i proprietari, una SpA, abbiano anche la spada di Damocle di un mutuo in sofferenza su quell'immobile.


PS: mi hanno fatto molte volte offerte molto basse. Ho fatto la mia controproposta. Niente? Grazie e arrivederci. Cosa c'è di offensivo nel business? Ricordo che ci sono state migliaia di aziende, nel mondo, acquistate simbolicamente per pochi dollari. E anche case! Negli USA, a Detroit, dove il mercato non esiste più, molti proprietari hanno iniziato a vendere i loro immobili al prezzo simbolico di un euro, pur di togliersi le varie grane dai piedi.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Negli USA, a Detroit, dove il mercato non esiste più, molti proprietari hanno iniziato a vendere i loro immobili al prezzo simbolico di un euro, pur di togliersi le varie grane dai piedi.

Su base annua a Midtown aumento del 12%
a Detroit - 5%

sui 5 anni Midtown aumento del 112% ---43 $ al piede quadrato, oggi 114$
Detroit 79$ a oggi 68$
 

enrikon

Membro Senior
Gcaval, non fai l'agente immobiliare, giusto? Quindi fidati se ti dico che i proprietari si offendono eccome. Continui a pensare che siano le agenzie a fare le offese ma non è così (o quanto meno, non dovrebbe essere così. Noi gli umori li dobbiamo lasciare fuori dalla stanza).
L'agenzia conosce il proprietario, o quantomeno impara a conoscerlo col tempo (ci vogliono mesi per vendere un appartamento... a volte anni). Bisogna imparare a giocare un po' di psicologia, altrimenti che mediatori saremmo? Io ti garantisco (permettimi, sul mio lavoro, di saperne un pochino più di te ;)) che le trattative saltano allegramente per un'offerta troppo bassa della quale il proprietario si è sentito offeso. Parlo di quelle trattative che si sarebbero anche potute concludere felicemente se l'acquirente non avesse prima cercato di fare l'affare strepitoso. I proprietari (in genere) sono permalosi e se si sentono "presi in giro" (fra virgolette ;)) si chiudono a riccio e non ottieni più niente.
L'arte del mediatore è diplomazia e psicologia. Se capisco che tu quella casa la vuoi comprare ed hai la possibilità economica per farlo, non rischio di fartela perdere consentendoti di partire da un'offerta troppo bassa che mi compromette l'umore :D del proprietario.
E' vero, noi facciamo da "filtro" fra acquirente e venditore, e non è una cosa negativa ma positiva. Facciamo da filtro (dobbiamo farlo) ... non da impedimento.
Il bravo mediatore (l'ho scritto mille volte) tiene nelle mani due fili corti e deve riuscire ad annodarli fra di loro senza che si spezzino.
Se io (alla stregua di quello che dici tu) andassi da un proprietario e gli dicessi: "questa è l'offerta, prendere o lasciare, e non si offenda perchè gli affari sono affari"... potrei cambiare mestiere.

P.S.: Tu, mi sembra di capire, fai speculazione immobiliare (compri, frazioni, ristrutturi, rivendi). Il discorso con questo tipo di acquirenti è diverso.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Quindi fai psicologia a senso unico: all'acquirente puoi dargli di morto di fame o di "speculatore" al proprietario, poverino, invece devi rivolgerti con "sua signoria".... mah!
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Quindi fidati se ti dico che i proprietari si offendono eccome.

Ma io non ho detto che non ti credo. Ho detto e ribadisco: "chi se ne frega se si offendono i proprietari".
So di essere un po' forte nelle mie espressioni, non sono sempre diplomatico... :D ma non è una mancanza di rispetto, è per sottolineare che voi AI privilegiate il punto di vista dei proprietari e non degli acquirenti. Infatti, nessuno ha risposto alla mia domanda: perché no è da ritenersi offensivo il prezzo di richiesta?

Spero abbia intuito che non è una polemica con te, o critiche fatte verso la tua persona, assolutamente.
Credo di partire da dati di fatto: ogni proprietario, compreso quelli che hanno acquistato facendo l'affare, e compreso me stesso, vuole ricavare il più possibile dalla vendita. E' giusto e lecito.

Ma è altrettanto giusto e lecito che un acquirente possa sentirsi libero di valutare congrua o meno la richiesta, e fare la sua proposta, e non c'entra nulla se può permettersi o meno quel prezzo, pagare di più o di meno. Negli ultimi anni è passato il concetto che il "consumatore" paga un prezzo imposto dal venditore. Ma questo solo perché il mercato cresceva ed il coltello dalla parte del manico era dalla parte del venditore. Oggi è il contrario. Per questo ti dico "chi se ne frega se il venditore si offende!".

Molti vi accusano di "determinare" i prezzi degli immobili. Per me sono sciocchezze, ma una minima responsabilità, però, c'è: tenete ancora troppo in considerazione le valutazioni e le richieste dei venditori, pur di non lasciarvi scappare l'esclusiva. Non c'è bisogno di essere AI per sapere che è così.

Detto questo, non ho alcuna intenzione di sostituirmi al tuo pregevole lavoro. Ritieni che sia giusto rifiutare proposte ritenute basse dal venditore? E' lecito. Ma se non svolgi un ruolo per cui ti fai tramite della mia proposta, io ti scavalco (te lo scrivo prima, poi vado direttamente dal proprietario), perché non capisco il motivo per cui io dovrei pagarti per un servizio che non ho.

Trovo più saggio quello che ha suggerito qualcuno: accetto la proposta, e poi vi faccio incontrare. Se domanda e offerta sono lontane, il contratto non si chiude. Ma questo non dipende dal fatto che non hai accettato la proposta. La gente oggi, grazie anche ad internet, si informa. Non c'etra nulla essere un professionista del settore o meno. Lo sconto, e anche sostanziale, lo vogliono tutti, in questo mercato. E di questo non ne sono né contento né infelice: mi pare un dato di fatto, non solo per le mie esperienze, ma per quello che leggo qui sul forum. A meno che le varie lamentele siano tanto per... :)
 

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