Il "problema" è che l'acquirente deve venire a firmare la presa visione dell'accettazione, firmando anche l'accettazione di una piccola modifica fatta al momento della firma dei proprietari(abbiamo eliminato una clausola che prevedeva il pagamento delle valvole a cura dei proprietari perchè ancora non c'è la delibera).
Ora l'acquirente come detto deve venire a firmare la presa visione dell'accettazione e a ritirare tutti i documenti da presentare alla banca, però è da 1 settimana che continua a rimandare l'appuntamento
invia un telegramma in cui ribadisci che come da accordi telefonici intercorsi in data... in presenza dei sigg venditori, con il suo consenso, hai eliminato la clausola XX e che come già anticipatogli nella stessa telefonata, la proposta da lui formulata è stata accettata.
 
A mio avviso non c'è necessità del telegramma: formalmente la proposta è stata rifiutata, punto. Ne è seguita una controproposta da accettare o meno nei termini stabiliti. Il telegramma avrebbe risolto ogni problema se la proposta fosse stata accettata così come formulata e poi l'acquirente avesse iniziato a fare il vago.
 
formalmente la proposta è stata rifiutata, punto. Ne è seguita una controproposta da accettare o meno nei termini stabiliti.
ci sarebbe una controproposta se di fatto la proposta fosse nuova...
ma vi è una modifica (che non andrebbe mai fatta se non in presenza di entrambe le parti) a cui, peraltro, telefonicamente è stata acconsentita, quindi perché non inviare il telegramma in cui si riprende quanto accaduto, il suo consenso, e che la proposta è stata accettata?
 
Ma sempre formalmente la proposta non è stata accettata. Che valore vogliamo dare poi all'accettazione telefonica? Diciamo che l'errore fondamentale è stato modificare la proposta in se. Sarebbe stato meglio non toccarla, redigere nero su bianco una controproposta e quindi convocare l'acquirente per "discutere" a riguardo della sua proposta. Comunque sia se l'acquirente ha messo gli occhi su altro è perso.
 
Che valore vogliamo dare poi all'accettazione telefonica?
nessuno, per questo motivo dico di inviargli un telegramma...
la legge dice: "il contratto è concluso nel momento in cui la parte che ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra" non indica in che modo viene messo a conoscenza, quindi perché no il telegramma? perché no, in questo telegramma indicare che la notifica dell'accettazione gli è già stata data telefonicamente davanti ai venditore (e x la legge l'hai già comunicato 2 volte) congiuntamente ad una modifica di cui è stato messo a conoscenza acconsentendo?
 
ah. beh... a questo punto, modifica per modifica, aggiungi pure uno zero in fondo alla cifra della proposta :)
puoi anche mandargli un mazzo di fiori, oltre al telegramma... sempre le carte in tavola gli hai cambiato.
 
nessuno, per questo motivo dico di inviargli un telegramma...
la legge dice: "il contratto è concluso nel momento in cui la parte che ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra" non indica in che modo viene messo a conoscenza, quindi perché no il telegramma? perché no, in questo telegramma indicare che la notifica dell'accettazione gli è già stata data telefonicamente davanti ai venditore (e x la legge l'hai già comunicato 2 volte) congiuntamente ad una modifica di cui è stato messo a conoscenza acconsentendo?
Aspetta, c'è stata una modifica nella proposta, non puoi notificargli che è stato accettata una proposta non corrispondente alla tua, sennò facciamo come dice @eldic e mettiamo uno zero in più;-)
 
probabilmente non riesco a spiegarmi.... ma, a prescindere dal fatto che come già detto, le proposte non vanno modificate, è una modifica a cui lui ha dato il consenso! è vero che questo consenso è telefonico ma ben appunto per quello conviene inviare un telegramma, per lo meno si avrà una risposta del tipo: "io non ho autorizzato nessuna modifica!"
mi sembra che quasi tutte le volte, tendiamo a fare le cose più grandi di come sono...parer mio, ovvio!!
 
Sono io che ragiono sempre in modo che qualora mi trovassi in giudizio non sia attaccabile: probabilmente le cose le faccio diventare più grandi, come dici te.
 
Sono io che ragiono sempre in modo che qualora mi trovassi in giudizio non sia attaccabile: probabilmente le cose le faccio diventare più grandi, come dici te.
sim, era in generale...:fiore: è ovvio che uno cerca di ragionar sempre in modo da non trovarsi con le mani legate ma quando oramai ti ci trovi? che fai?
 

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