Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
Ciao colleghi, mi capita questo:
Due fratelli vendono un immobile indipendente composto da 2 appartamenti piano terra e primo piano.
Hanno acquistato il terreno negli anni 50. Concessioni edilizie e condoni vari presenti in comune tramite accesso agli atti e ovviamente a loro nome.
Vendono, ma haimè ne in conservatoria, ne nell'archivio notarile si trova l'atto di acquisto del terreno.
Il notaio di parte acquirente dice che si può rogitare con un autocertificazione che attesta "l'uso trentennale e pacifico" del bene, avvalorato dai documenti presenti in comune,
Parte venditrice è d'accordo (ci mancherebbe)
Il mio notaio e vari legali parlano esclusivamente di "USUCAPIONE".
Che si fa?? NE sento di ogni.
 

francesca63

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Il mio notaio e vari legali parlano esclusivamente di "USUCAPIONE".
Che si fa??
Dichiarare che si è occupato per trent’anni pacificamente equivale a dire che si è usucapito.
Se il venditore è tranquillo del suo, e l’acquirente si fida (anche in base a quanto suggerisce il suo notaio), si può tranquillamente procedere.
 
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IL TRUCE

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Ciao colleghi, mi capita questo:
Due fratelli vendono un immobile indipendente composto da 2 appartamenti piano terra e primo piano.
Hanno acquistato il terreno negli anni 50. Concessioni edilizie e condoni vari presenti in comune tramite accesso agli atti e ovviamente a loro nome.
Vendono, ma haimè ne in conservatoria, ne nell'archivio notarile si trova l'atto di acquisto del terreno.
Il notaio di parte acquirente dice che si può rogitare con un autocertificazione che attesta "l'uso trentennale e pacifico" del bene, avvalorato dai documenti presenti in comune,
Parte venditrice è d'accordo (ci mancherebbe)
Il mio notaio e vari legali parlano esclusivamente di "USUCAPIONE".
Che si fa?? NE sento di ogni.
Stan parlando proprio di quello. OSSIGNUR DI UN OSSIGNUR
 

Roby

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OSSIGNUR............... dire e dichiarare è un fatto, un atto è altro.... forse....bho...kissàà....ma come farò, vedrò......eh si....:/
 

plutarco

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Ciao colleghi, mi capita questo:
Due fratelli vendono un immobile indipendente composto da 2 appartamenti piano terra e primo piano.
Hanno acquistato il terreno negli anni 50. Concessioni edilizie e condoni vari presenti in comune tramite accesso agli atti e ovviamente a loro nome.
Vendono, ma haimè ne in conservatoria, ne nell'archivio notarile si trova l'atto di acquisto del terreno.
Il notaio di parte acquirente dice che si può rogitare con un autocertificazione che attesta "l'uso trentennale e pacifico" del bene, avvalorato dai documenti presenti in comune,
Parte venditrice è d'accordo (ci mancherebbe)


Che si fa?? NE sento di ogni.
Chiamasi "vendita per possesso". Trattasi di atto fattibile e perfettamente regolare... Ovviamente l'acquirente deve essere informato dei rischi da esso scaturenti e quindi deve essere consenziente.
 

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