lalla

Nuovo Iscritto
Professionista
Ciao a tutti.
Tizio formula proposta di acquisto con versamento di una somma (assegno) che il venditore accetta.
L'assegno (non intestato) però viene trattenuto dall'agenzia immobiliare e al venditore ne viene rilasciata copia.
Succesivamente viene firmato un preliminare che però viene risolto perchè l'acquirente non si presenta alla data fissata per il rogito.
Può il venditore chiedere che l'agenzia gli consegni l'assegno versato con la propiosta d'acquisto? L'agenzia si rifiuta dicendo che la somma non spetta al venditore...
Grazie.
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Nel quesito manca l'elemento fondamentale...la somma versata dal proponente acquirente a che titolo è stata corrisposta?

Che cosa è stato scritto sulla proposta? E' a titolo di caparra confirmatoria o acconto provvigione?

La proposta si tramuta in preliminare di compravendita alla data di accettazione o rimanda ad un successivo preliminare?

L'agenzia ha sottoscritto l'impegno a consegnare la somma al promissario venditore al momento dell'accettazione (in realtà al momento in cui il proponete acquirente è a conoscenza che la proposta è accettata)?

Nella proposta vi era qualche clausola risolutiva?
 

Wile

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ciao a tutti.
Tizio formula proposta di acquisto con versamento di una somma (assegno) che il venditore accetta.
L'assegno (non intestato) però viene trattenuto dall'agenzia immobiliare e al venditore ne viene rilasciata copia.
Succesivamente viene firmato un preliminare che però viene risolto perchè l'acquirente non si presenta alla data fissata per il rogito.
Può il venditore chiedere che l'agenzia gli consegni l'assegno versato con la propiosta d'acquisto? L'agenzia si rifiuta dicendo che la somma non spetta al venditore...
Grazie.

Primo. Bloccare IMMEDIATAMENTE l'assegno. Doveva essere intestato ESCLUSIVAMENTE al venditore e consegnato IMMEDIATAMENTE alla firma del preliminare. Avete fatto un casino con il preliminare di preliminare, ma mi auguro che il secondo sia stato fatto senza nessun riferimento alla proposta. C'e' il rischio che il compromesso sia invalidabile.
A questo punto l'AI potrebbe intestarsi l'assegno, incassare ed andare ai Caraibi . Ma il venditore, come ha fatto ad accettare solo copia dell'assegno??? All'accettaziopne della proposta (meglio, del compromesso) puo' incassare IMMEDIATAMENTE l'assegno.
Resta il fatto che il compratore non si e' presentato al rogito, ergo ha rinunciato all'acquisto. Spero non si tratti di una richiesta di mero rinvio. Il venditore puo' quindi trattenersi la caparra, PERO' deve pagare l'AI. Questi potrebbe dire che l'assegno in questione copre la sua provvigione, intestandoselo. Ma e' una procedura fuori di testa. E a chi sarebbe poi attrribuibile? Al venditore a cui DOVEVA essere intestato o all'acquirente che l'ha firmato?? No, no, fermate tutto, per carita'...:shock::shock:

Nel quesito manca l'elemento fondamentale...la somma versata dal proponente acquirente a che titolo è stata corrisposta?

Che cosa è stato scritto sulla proposta? E' a titolo di caparra confirmatoria o acconto provvigione?

La proposta si tramuta in preliminare di compravendita alla data di accettazione o rimanda ad un successivo preliminare?

L'agenzia ha sottoscritto l'impegno a consegnare la somma al promissario venditore al momento dell'accettazione (in realtà al momento in cui il proponete acquirente è a conoscenza che la proposta è accettata)?

Nella proposta vi era qualche clausola risolutiva?

Concordo. Servono altri dati. La cosa ha comunque gia' connotazioni di "paciugo".
 

lalla

Nuovo Iscritto
Professionista
Rispondo a Alessandro66.
La proposta indica che la somma viene versata "a titolo di buona volontà dell'acquisto" e che "non ci saranno altri pagamenti fino all'atto notarile". Null'altro.
La proposta non è stata sottoscritta dall'agenzia, ma solo dalle parti. Grazie
 

lalla

Nuovo Iscritto
Professionista
Non entro nel merito del lavoro fatto dall'agenzia immobiliare nel redigere una simile proposta...
Ritengo che nell'ottica dell'interpretazione della volontà contrattuale delle parti, la somma dovesse essere intesa come anticipo sul prezzo e, pertanto, possa essere legittimamente richiesta dal venditore.
Cosa ne pensate?
 

arma65

Nuovo Iscritto
se si intende anticipo sul prezzo il venditore non ha diritto a riscuotere l'assegno ... diverso è il discorso se è invece caparra confirmatoria ... ma purtroppo a me sembra che sia stato scritto qualcosa di diverso e molto vago
 

alessandro66

Membro Senior
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Rispondo a Alessandro66.
La proposta indica che la somma viene versata "a titolo di buona volontà dell'acquisto" e che "non ci saranno altri pagamenti fino all'atto notarile". Null'altro.
La proposta non è stata sottoscritta dall'agenzia, ma solo dalle parti. Grazie

"a titolo di buona volontà all'acquisto" mi giunge nuova, io la interpreto come "acconto prezzo"...sicuramente sarà il caso di consultare un legale ma, se è come penso io, essendo un acconto prezzo, come tale va restituito nel momento che l'affare non si conclude.
Nel caso specifico poi, l'assegno non era stato neppure consegnato dopo l'accettazione (e i motivi mi sfuggono, scusa ma che proposta è? Tanto valeva farla verbale...), quindi l'assegno va riconsegnato al proponente acquirente (si sa, almeno, il motivo del ripensamento?) nei confronti del quale, il venditore potrebbe fare richiesta di danni (se ci sono stati, ovviamente...).
E comunque, anche nel caso la somma fosse stata a titolo di caparra confirmatoria ma mai consegnata, sarebbe dovuta essere restituita al proponente acquirente perché noi non siamo il giudice e solo lui può sentenziare in merito e sempre che venga interpellato dalla parte adempiente.
Ho avuto problemi su una proposta accettata ma vincolata al mutuo del proponente acquirente e la caparra è stata consegnata a deposito fiduciario all'agenzia che ha preso l'impegno di non consegnarla al venditore fino ad esito positivo della richiesta di mutuo. Purtroppo i documenti reddituali dell'acquirente erano taroccati e la sua richiesta è stata rigettata dalla Banca.
I signori hanno pagato la penale per malafede contrattuale ma a mia domanda all'avvocato, su cosa dovessi farci con l'assegno che avevamo in deposito fiduciario, mi ha risposto come sopra...
 

Wile

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non entro nel merito del lavoro fatto dall'agenzia immobiliare nel redigere una simile proposta...
Ritengo che nell'ottica dell'interpretazione della volontà contrattuale delle parti, la somma dovesse essere intesa come anticipo sul prezzo e, pertanto, possa essere legittimamente richiesta dal venditore.
Cosa ne pensate?

Meglio entrarci invece.
Ha fatto tutto tranne che ilo suo lavoro.
Una proposta-non proposta, con un similcontratto che non si capisce bene cosa sia o cosa voglia significare, con un assegno senza intestatario (e quindi irregolare secondo il TUIR) e neanche consegnato al venditore.

Chi puo' interpretare la volonta' contrattuale e' un giudice, non sei tu e neanche un forum. E cosa vuoi che dica un giudice di un pastrocchio simile?!?!? Ben che vada dichiarera' valido il preliminare, ceh se ben capisco e' stato fatto SENZA CAPARRA (ma siamo pazzi?!?!?:shock::shock:) e l'unica cosa a questo punto chiara e' che dovete pagare provvigione all'AI, null'altro si devono le parti visto l'assenza di caparre e/o anticipi non si sa a quale titolo (di buona volonta'??) e che l'unico contratto valido e' il preliminare.

Senza altre info mi sa di raggiro... Spero di interpretare al solito male ed affrettatamente.
 

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