gianluca78

Membro Junior
Ciao a tutti,

io credo che le formule da voi proposte siano più o meno presenti nel compromesso (riportato sopra). Sul fatto che per legge e da contratto sia lui a dover pagare queste spese sono piuttosto sicuro. Il punto è: lui dice di voler "impugnare" la delibera al fine di rallentarne gli esiti. Per farlo però deve fare ricorso all'Autorità Giudiziaria. Ora però nel compromesso lui garantisce che l'immobile sia libero da liti pendenti o minacciate. Se lui impugna la delibera l'immobile o meglio lo stabile dove lo stesso si trova diventa oggetto di lite giudiziaria e quindi viene meno il compromesso.

Cioè io potrei ritirarmi dalla vendita e chiedergli il doppio della caparra. Giusto?

Fatemi sapere.

Grazie mille.

Ciao.
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
infatti l ho detto io...:maligno:



Dubito che sia così: viceversa avrei scritto 7939 post pieni di aria fritta. Anche il piu straordinario masochista/perditempo dubito ci riuscirebbe.
Devi considerare che lo staff di Immobilio è qua sopra gratuitamente e deve seguire decine e decine di post quotidianamente quindi un pò per seguire la propria attività (di giorno) ed un pò perchè ci sono da fare interventi tecnici (correzioni, spostamenti ect.) che sfuggono all'occhio dell'utente (ma che ti permettono di fruire di qst forum che in Italia non ha eguali :confuso:) è possibile che qualche 3d non venga approfondito da qualcuno di noi anche se, solitamente, dove non arrivo io arriva qualche altro dello staff e viceversa (il gruppo è forte x questo).

venendo a noi nello specifico ne abbiamo parlato decine di volte: le sospesnsive bisogna saperle usare e condizionare l'efficacia di una proposta al pagamento delle spese condominiali mi sembra folle. Nei contratti le parole pesano come macigni e bisogna fare molta attenzione.

Sempre opinione personale ;)

lo vedi che quando vuoi ne meriti dieci di bollini????
e poi hai ragione........questo e' in assoluto il miglior forum immobiliare che c'e' in giro sulla rete.
e' logico che piu' spiegate e piu' fate capire, piu' le persone vi stimano.
ciao
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
Ciao a tutti,

io credo che le formule da voi proposte siano più o meno presenti nel compromesso (riportato sopra). Sul fatto che per legge e da contratto sia lui a dover pagare queste spese sono piuttosto sicuro. Il punto è: lui dice di voler "impugnare" la delibera al fine di rallentarne gli esiti. Per farlo però deve fare ricorso all'Autorità Giudiziaria. Ora però nel compromesso lui garantisce che l'immobile sia libero da liti pendenti o minacciate. Se lui impugna la delibera l'immobile o meglio lo stabile dove lo stesso si trova diventa oggetto di lite giudiziaria e quindi viene meno il compromesso.

Cioè io potrei ritirarmi dalla vendita e chiedergli il doppio della caparra. Giusto?

Fatemi sapere.

Grazie mille.

Ciao.


guarda che se anche ci fosse qualche lite pendente nel condominio, non dico sull'immobile stesso, ma proprio sul palazzo, tipo una causa contro il palazzo da qualche fornitore o qualche impresa edile, o fra condomino e condominio, io sapevo che l'immobile e' vendibile lo stesso anche perche' le cause durano anni in italia.
basta essere onesti e avvertire della cosa.
a me avevano anche detto, che in fase in rogito, si puo' togliere dal saldo l'eventuale spesa che il venditore subirebbe in caso che il giudice condannasse il condominio e tutto finisce li'.
cioe' se la spesa fosse 3.000 euro, il venditore fa lo sconto e il contratto si conclude.
 

gianluca78

Membro Junior
Quindi se ho capito bene, io al venditore dico: tu fai pure causa al condominio e impugna la delibera, nel frattempo però io ti do 10.000 euro in meno (valore delle spese deliberate per rifare facciata e altro) all'atto del rogito.
Questi 10.000 euro in meno li deposito tramite assegno in un fondo di garanzia costituito presso il notaio e rimangono lì bloccati.

Così se nel frattempo il condominio mi chiede di cacciare questi 10.000 io intanto non ci rimetto (perchè te li ho detratti dalla spesa totale).
Se poi tu tra 30 anni vinci la causa (e quindi c'avevi ragione ad impugnà e la delibera non era valida ti becchi i 10.000 depositati dal notaio) se invece la perdi i 10.000 depositati tornano a me (perchè non c'avevi ragione la delibera era valida e le spese le dovevi pagare tu).

Può funzionare?
 

ccc1956

Membro Senior
Professionista
Quindi se ho capito bene, io al venditore dico: tu fai pure causa al condominio e impugna la delibera, nel frattempo però io ti do 10.000 euro in meno (valore delle spese deliberate per rifare facciata e altro) all'atto del rogito.
Questi 10.000 euro in meno li deposito tramite assegno in un fondo di garanzia costituito presso il notaio e rimangono lì bloccati.

Così se nel frattempo il condominio mi chiede di cacciare questi 10.000 io intanto non ci rimetto (perchè te li ho detratti dalla spesa totale).
Se poi tu tra 30 anni vinci la causa (e quindi c'avevi ragione ad impugnà e la delibera non era valida ti becchi i 10.000 depositati dal notaio) se invece la perdi i 10.000 depositati tornano a me (perchè non c'avevi ragione la delibera era valida e le spese le dovevi pagare tu).

Può funzionare?


guarda io so che l'unica cosa valida e' l'assemblea condominiale. se la delibera e' stata votata a maggioranza non c'e' niente da fare.....tutti devono pagare.
poi tutto il resto viene dopo.
poi non so i tempi per cui si puo' impugnare una delibera ma non credo che siano lunghi.
se il vecchio proprietario NON dovesse pagare, l'amministratore puo' chiedere a te le spese se nel frattempo sei diventato proprietario ma poi tu puoi rivalerti in giudizio sul vecchio proprietario.
una rogna infinita.
i fatti sono che al momento lui deve pagare la sua quota perche' e' ancora lui il proprietario e te la dovrebbe scalare dal saldo al rogito.
 

gianluca78

Membro Junior
Oggi mi sono informato e, come al solito in Italia, pare che la questione sia più complessa.

E' sicuro che le spese le debba pagare il proprietario, però quello che non è sicuro è il momento in cui maturano le spese e di conseguenza chi sarà il proprietario.

Mi spiego meglio: 3 sentenze della Cassazione dicono che le spese maturano al momento della delibera (e in questo caso le paga il venditore ancora propietario dell'immobile), ma altre 4 sentenze della Cassazione dicono che maturano al momento dell'esecuzione dei lavori (momento in cui le spese potrebbero difatti cambiare dal pianificato), e in questo secondo caso il propietario sarei già io acquirente (i lavori si faranno tra 5/6 mesi e il rogito tra 1).

Voi sapete qualcosa in merito?
 

Emiliano74

Membro Attivo
Privato Cittadino
Scusa ma condizionare il pagamento alla produzione da parte del venditore di un documento firmato dall'amministratore che il venditore ha saldato tutte le spese ordinarie e straordinarie "deliberate" fino alla data del rogito?
 

gianluca78

Membro Junior
Ma dopo quest'ordinanza non ce ne sono state altre?

Come funziona con le ordinanze della Cassazione?
Fa precedente solo l'ultima ordinanza?

Possibile che non ci siano mai leggi chiare in questo Paese?
 

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