Formalmente si ma di fatto non paga e non ci abita stabilmente, non ha i suoi soldi fermi come deposito cauzionale (e qui immagino ci sia una ricevuta a latere del contratto di locazione), se la giustizia funzionasse decentemente sarebbe estromesso in breve dal contratto.

Quindi visto che la giustizia funziona male, tanto varrebbe farla funzionare male (ovvio che serva il consiglio di un avvocato pratico) a favore della persona che sostanzialmente è il conduttore.

(Ovviamente considero oro colato quello che dice Gatta Gatta, e mi riferisco al caso astratto senza aver sentito l'altra campana)
 
Se è uno che ama piantar grane, e viaggia col c.c. in tasca, sicuramente potrebbe creare disturbo, ma allora dovrebbe sapere che ha anche mantenuto degli obblighi.
Superato un minimo di tolleranza direi che potrebbe essere passibile di denuncia per stalking.
 
Io sarei tentato di approcciare la fattispecie sotto il rilievo penale, più che civile.
Lei non vuole lasciare casa e sta facendo fronte, da sola, al canone di locazione: il rapporto affettivo si è interrotto ed i soggetti non convivono più, di conseguenza invierei una lettera in cui, quale unico conduttore, gli intimo la restituzione della chiave e lo diffido a non accedere più all'appartamento.
Minacciando, in caso contrario, di denunciarlo per violazione di domicilio.
Dopo l'invio della lettera, con l'accordo della proprietaria, cambiare la serratura.
 

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