Swingo

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Salve amici, tra poco dovrò vendere un immobile, di cui ne sono divenuto proprietario per successione, unitamente ad altri due eredi.
Premetto che gli altri due eredi (disabile e minore) sono già stati autorizzati dai rispettivi Giudici ad accettare l'eredità con beneficio d'inventario, il tutto tramite atto notarile.
Il Notaio sostiene che prima della vendita occorre anche da parte mia accettare l'eredità.
Da alcune ricerche effettuate anche per mezzo di professionisti del settore, evidenzio che una recente sentenza di Cass. civ. sez.II del 6 aprile 2017 nr. 8980, ribadisce in modo assolutamente chiaro che la volura catastale "costituisce atto di accettazione tacita dell'eredita", purchè venga compiuta dall'erede.
E' proprio il mio caso.
Potete cortesemente esporre il Vs. punto di vista?
Grazie mille.
 

Avv Luigi Polidoro

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La voltura catastale può rivestire il significato della accettazione di eredità, ma solo nei confronti del soggetto che l'ha materialmente richiesta.
Ciò non toglie, però, che sia comunque necessario trascrivere un atto di accettazione. La voltura catastale, in quanto tale, non risulta ai Registri Immobili (ora Agenzia del Territorio), unici rilevanti ai fini della continuità delle trascrizioni.
In sostanza è vero che sei divenuto erede e quindi proprietario del bene.
Per poterlo trasferire efficacemente, però, devi assicurare la continuità delle trascrizioni (art. 2650 c.c.) e per farlo devi necessariamente trascrivere un atto di accettazione.
Quindi vero è quanto dice il Notaio.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
A me non è chiara una questione:
1) è assodato che la Voltura da parte dell'erede costituisce atto di accettazione tacita dell'eredita.
2) in caso di accettazione tacita con voltura è necessario produrre sempre e comunque una trascrizione di un atto di accettazione.

Ma a questo punto mi chiedo:
trascrivere un atto di accettazione non implica formare (o produrre) a monte un atto, appunto, di accettazione o che espliciti la formazione di quella tacita ?
altrimenti che trascrivi !!!!!
In sostanza è come se si negasse la tacita accettazione mediante voltura di cui al punto 1) .......oppure sbaglio io !!!!!!
 
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Avv Luigi Polidoro

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Professionista
trascrivere un atto di accettazione non implica formare (o produrre) a monte un atto, appunto, di accettazione ?
altrimenti che trascrivi !!!!!
In sostanza è come se si negasse la tacita accettazione mediante voltura di cui al punto 1) .......oppure sbaglio io !!!!!!
Hai pienamente ragione.... ma è così.
L'accettazione può conseguire a tanti atti (la voltura, ma anche possedere i beni senza fare l'inventario ad es.). Ognuno di questi molteplici atti deve avere una evidenza nei registri immobiliari, se nell'asse sono compresi beni immobili.
Tale evidenza è l'atto di accettazione fatto dal notaio e trascritto.
Qualora tale evidenza mancasse l'erede sarebbe comunque tale e quindi nessuno potrebbe contestare la sua titolarietà sul bene però... mancherebbe la continuità delle trascrizioni.
In sostanza il bene, nei Registri Immobiliari, è intestato al defunto e se un'altra persona (cioè l'erede) vuole venderlo, è necessario che venga trascritto il passaggio dal defunto all'erede.
Il passaggio risultante dal Catasto non rileva ai fini della proprietà, di qui la necessità di evidenziare il passaggio anche nei Registri Immobiliari.
E' assurdo? Sì, concordo con te. Ma è uno snodo fondamentale. Numerosissimi pignoramenti immobiliari, ad esempio, rimangono per anni nel limbo proprio per problematiche di questo tipo.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
a premessa, mentre tu scrivevi ho lievemente modificato il mio msg, per una maggiore evidenza
trascrivere un atto di accettazione non implica formare (o produrre) a monte un atto, appunto, di accettazione o che espliciti la formazione di quella tacita ?
ma hai comunque colto la questione.

Io non contesto, assolutamente, la trascrizione in se e per se, tra l'altro il 2650 del CC è chiarissimo, ma che comunque bisogna produrre un atto (lo possiamo anche chiamare documento scritto) che espliciti in un qualche modo la formazione della tacita accettazione.
 
Ultima modifica:

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
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Professionista
Purtroppo si, perchè sono trascrivibili solo certi atti (in modo atecnico e per capirci, quelli redatti da notaio).
Non puoi far trascrivere una visura catastale da cui risulti una voltura.
 

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