ilde

Nuovo Iscritto
Salve,
volevo avere un consiglio.
Ho fatto una proposta d'aquisto per un immobile ramite agenzia, a fine settimana avremmo dovuto fare il preliminare.....premesso che la documentazione da portare al notaio per le opportune verifiche mi è stata consegnata dall'agenzia soltanto all'inizio di questa settimana, il notaio ha verificato che non solo manca ancora parte della documentazione ma sopratutto sull'immobile risultano esserci 1 ipoteca e 2 pignoramenti. Nella mia ignoranza so che un bene pignorato non potrebbe essere vendibile, e sopratutto sulla proposta c'è scritto che l'mpegno all'acquisto si intende sottoscritto alla condizione che l'immobile sia di piena proprietà e disponibilità del venditore, esente da vincoli, gravami, privilegi, evizioni ed ipoteche. A questo punto posso far decadere la proposta e richiedere che mi venga restituito l'assegno lasciato come caparra?
Grazie per l'attenzione!
 

Bagudi

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Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Direi proprio di si.

Fai una raccomandata A.R. al proprietario e all'agenzia comunicando il recesso dall'acquisto, motivandolo con i dati riscontrati dal notaio e intimando la restituzione di quanto versato come caparra.

Silvana
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
Nella mia ignoranza so che un bene pignorato non potrebbe essere vendibile, e sopratutto sulla proposta c'è scritto che l'mpegno all'acquisto si intende sottoscritto alla condizione che l'immobile sia di piena proprietà e disponibilità del venditore, esente da vincoli, gravami, privilegi, evizioni ed ipoteche. A questo punto posso far decadere la proposta e richiedere che mi venga restituito l'assegno lasciato come caparra?

credo, che sulla proposta sia scritto "piena proprietà e disponibilità.........ipoteche" alla stipula del contratto definitivo !
Il proprietario si è impegnato a liberare l'immobile da ipoteche e altro alla stipula dell'atto notarile!

Quindi se nella proposta è scritto ciò, essa rimane valida a tutti gli effetti !
 

EnzoDm

Membro Attivo
Agente Immobiliare
In linea di carattere generale è come dici tu Antonio, ma, nel caso specifico, avendo taciuto il tutto, all'atto della proposta, sia il venditore sia l'AI, quanto meno... c'è puzza di bruciato! A meno che non sono degli ...angioletti...in buona fede!
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Si, avrebbe dovuto essere citato nella proposta, con l'impegno a cancellare ed estinguere.

Silvana
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
non sappiamo in che misura gravano i pignoramenti, posso essere anche delle semplici multe non pagate o tasse non pagate ed equitalia a iscritto un pignoramento, molto probabile.
Quindi a dire che un bene non è commerciale, andiamo piano :affermazione:
Prima di consigliare che una scrittura privata controfirmata dalle parti non è valida, chiederei maggiori informazioni :ok:
 

acquirente

Nuovo Iscritto
Professionista
credo, che sulla proposta sia scritto "piena proprietà e disponibilità.........ipoteche" alla stipula del contratto definitivo !
Il proprietario si è impegnato a liberare l'immobile da ipoteche e altro alla stipula dell'atto notarile!

Quindi se nella proposta è scritto ciò, essa rimane valida a tutti gli effetti !

giusto.......................quindi il proponente, di solito, al preliminare versa una cifra maggiore.
al rogito se il venditore non ha tolto l'ipoteca cosa succede, soprattutto dal momento che i soldi anticipati sono gia' tanti????
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
acquirente,
spesso e volentieri al preliminare non viene versata una somma tale da permettere al proprietario di estinguere il mutuo esistente.
Contestualmente al rogito notarile viene saldato il mutuo esistente e il notaio provvederà prima alla cancellazione e di seguito all'iscrizione del nuovo mutuo, quindi al rogito notarile l'iscrizione dell'ipoteca del venditore c'è sempre :affermazione:
 

ilde

Nuovo Iscritto
Innanzitutto grazie a tutti per il vostro interessamento!
Sulla proposta c'è scritto che "l'mpegno all'acquisto si intende sottoscritto alla condizione che l'immobile sia di piena proprietà e disponibilità del venditore, esente da vincoli, gravami, privilegi, evizioni ed ipoteche" e non alla stipula del contratto definitivo. Tra l'altro quella parte "ad eccezione di" è stata cancellata da parte dell'agente immobiliare, quindi di questi pigoramenti non sono proprio mai stati menzionati.
Per quanto riguarda i pignoramenti, uno è con la Banca e uno col condominio, ma non sono nemmeno a carico dei venditori, bensì a carico della persona da cui loro acquistarono che, sull'atto si legge, si impegnava ad estinguerli. Successivamente a questo acquisto ci sono stati una serie di altri pasaggi di proprietà all'interno dei componenti della famiglia...possibile che in tutti questi passaggi nessuno dei notai abbia mai fatto una verifica ipotecaria e si sia mai accorto della presenza ancora di questi pigoramenti?
Inoltre sempre sulla proposta c'è scritto che essa è subordinata al controllo della documentazione dell'immobile che la parte venditrice si impegna a fornire entro la data del compromesso (domani), e ciò non è stato poichè ad oggi manca ancora parte della documentazione necessaria per poter procedere col preliminare.
 

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