Buonasera,
mi sono appena iscritta al forum e avrei bisogno di un vostro aiuto
sto acquistando un appartamento in un condominio, a pochi giorni dall'offerta è saltato fuori che risulta difforme agli elaborati relativi alla concessione edilizia del 1960, anno in cui è stato costruito l'immobile.
Nello specifico:
1) La copertura dell'edificio è del tipo a falde inclinate, mentre nella concessione risulta del tipo a lastrico solare piano
2) Le forature di facciata non corrispondono in dimensioni e posizioni a quelle indicate nel progetto di concessione
3) I balconi al piano terreno sui prospetti sud e nord non sono stati eliminati come da prescrizioni contenute nella concessione edilizia
4) All'attuale porta di accesso alla centrale termica, nel progetto concessionato corrisponde una semplice finestratura.
Tale "problema" è saltato fuori in una delibera di assemblea condominiale del 2002 a causa della sostituzione della canna fumaria, che poi sembrerebbe essere sostituita, nello specifico è riportato che "...Precisato quanto sopra si fa osservare che l'istruttoria necessaria per l'installazione di una nuova
canna fumaria in facciata, comporta inevitabilmente l'attivazione di tutte le procedure di sanatoria per le difformità sopra elencate, limitatamente a quelle normativamente ammissibili; ciò comporterebbe, oltre al versamento delle prescritte ablazioni ed oneri al Comune di ***, un'attività di rilievo, progettazione e predisposizione di istruttoria completa che esulano dal
mandato conferito al p.i. ****...".
Ora, risalendo tale verbale a più di 10 anni fa, possibile che questa situazione possa ricadere su di me acquirente? Il fatto che la canna fumaria sia stata sostituita o comunque ne è stata deliberata la sostituzione al punto successivo "...all'unanimità l'Assemblea assegna i lavori alla Ditta Tal dei Tali...Si richiede la disponibilità ad eseguire i lavori nel più breve tempo possibile e si da mandato all'Amministratore di trattare uno sconto.
Verificare inoltre come effettuare gli staffaggi delle canne fumarie all'interno degli appartamenti..." implica automaticamente che è stata avviata la procedura per rendere il condominio conforme allo stato di fatto?
Scrivere nel compromesso che il dovuto per questi lavori è totalmente a carico del venditore cosa significa? Il condominio li chiederà a me e io dovrò rifarmi sul vecchio proprietario con il rischio che mi neghi il dovuto e conseguentemente mi toccherà fare una Causa? Oppure sarò tutelata e questi importi il condominio li chiederà direttamente al Venditore?
La sanatoria non andrebbe presentata dal venditore PRIMA del rogito? Può il venditore presentarla in autonomia oppure deve farlo il Condominio?
Scusate ma sto acquistando la prima casa e il budget è veramente poco
e anche un piccolo importo extra potrebbe essere per me difficile da pagare...c'è qualcuno disposto ad aiutarmi? Grazie di cuore a tutti
mi sono appena iscritta al forum e avrei bisogno di un vostro aiuto
sto acquistando un appartamento in un condominio, a pochi giorni dall'offerta è saltato fuori che risulta difforme agli elaborati relativi alla concessione edilizia del 1960, anno in cui è stato costruito l'immobile.
Nello specifico:
1) La copertura dell'edificio è del tipo a falde inclinate, mentre nella concessione risulta del tipo a lastrico solare piano
2) Le forature di facciata non corrispondono in dimensioni e posizioni a quelle indicate nel progetto di concessione
3) I balconi al piano terreno sui prospetti sud e nord non sono stati eliminati come da prescrizioni contenute nella concessione edilizia
4) All'attuale porta di accesso alla centrale termica, nel progetto concessionato corrisponde una semplice finestratura.
Tale "problema" è saltato fuori in una delibera di assemblea condominiale del 2002 a causa della sostituzione della canna fumaria, che poi sembrerebbe essere sostituita, nello specifico è riportato che "...Precisato quanto sopra si fa osservare che l'istruttoria necessaria per l'installazione di una nuova
canna fumaria in facciata, comporta inevitabilmente l'attivazione di tutte le procedure di sanatoria per le difformità sopra elencate, limitatamente a quelle normativamente ammissibili; ciò comporterebbe, oltre al versamento delle prescritte ablazioni ed oneri al Comune di ***, un'attività di rilievo, progettazione e predisposizione di istruttoria completa che esulano dal
mandato conferito al p.i. ****...".
Ora, risalendo tale verbale a più di 10 anni fa, possibile che questa situazione possa ricadere su di me acquirente? Il fatto che la canna fumaria sia stata sostituita o comunque ne è stata deliberata la sostituzione al punto successivo "...all'unanimità l'Assemblea assegna i lavori alla Ditta Tal dei Tali...Si richiede la disponibilità ad eseguire i lavori nel più breve tempo possibile e si da mandato all'Amministratore di trattare uno sconto.
Verificare inoltre come effettuare gli staffaggi delle canne fumarie all'interno degli appartamenti..." implica automaticamente che è stata avviata la procedura per rendere il condominio conforme allo stato di fatto?
Scrivere nel compromesso che il dovuto per questi lavori è totalmente a carico del venditore cosa significa? Il condominio li chiederà a me e io dovrò rifarmi sul vecchio proprietario con il rischio che mi neghi il dovuto e conseguentemente mi toccherà fare una Causa? Oppure sarò tutelata e questi importi il condominio li chiederà direttamente al Venditore?
La sanatoria non andrebbe presentata dal venditore PRIMA del rogito? Può il venditore presentarla in autonomia oppure deve farlo il Condominio?
Scusate ma sto acquistando la prima casa e il budget è veramente poco
