Cristina_

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Salve a tutti, devo affittare un terreno. Questo fondo che interessa ad un imprenditore che per svolgere la sua attività ( mi ha spiegato), dovrà effettuare ingenti opere sul fondo stesso. Ovviamente queste opere vengono utilizzate come punto di forza per trattare il prezzo di locazione e quindi io mi chiedo: come posso impostare il contratto? o meglio, posso stabilire un canone di locazione per i primi due anni diverso e inferiore da quello che sarà per tutta la durata del contratto? E ai fini fiscali non è un problema? Grazie anticipatamente a chi mi vorrà aiutare.
 

Bagudi

Fondatore
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Agente Immobiliare
Se non si potesse fare, penso basterebbe fare un'integrazione al contratto con la riduzione del canone
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Che tipo di opere dovrebbe eseguire il conduttore?
Nel senso: abbisognano di un'approvazione da parte del Comune?
Sono opere che un domani, andato via il conduttore, servono alla proprietà?
E se non dovessero servire alla proprietà, il conduttore si obbliga al ripristino dei luoghi, eventualmente prestando una fidejussione a garanzia?
Per quanto riguarda il valore del canone inferiore per i primi due anni e poi portato al valore richiesto, non c'è alcun problema.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Dovrebbe essere inferiore in quanto il conduttore spende dei denari per le opere.
Quindi: inizialmente e per due (+ o -) anni inferiore al richiesto e poi ragguagliarlo al richiesto.
E' indispensabile sapere se le opere sono migliorie che restano un domani alla proprietà o meno.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Dovrebbe essere inferiore in quanto il conduttore spende dei denari per le opere.
Quindi: inizialmente e per due (+ o -) anni inferiore al richiesto e poi ragguagliarlo al richiesto.
E' indispensabile sapere se le opere sono migliorie che restano un domani alla proprietà o meno.

A livello meramente pratico, certo e' che, se il conduttore ha da investire "ingentemente", su un fondo non suo, intervenendo per attrezzarlo secondo l'attivita' che ivi deve svolgervi, appare pretestuosa la richiesta di uno sconto sul canone di locazione.

Cio' per di piu' quando trattasi di un terreno "nudo".
Per il quale il grado di reddittivita', riferito al canone di locazione, non puo' avere certo valori proibitivi.

Ma pure che cio' non fosse.

Sarebbe come pretendere uno sconto sulla locazione di un negozio, adducendo la motivazione dell'ingente investimento, quella delle attrezzature e o degli arredi che necessitano all'impresa (la sua), per essere organizzati nella loro corretta posizione, per l'accensione ed avviamento della iniziativs che si vuole insediare.

A nulla pure serve, la circostanza di lasciare succesivamente, quelle migliorie al proprietario.

Pensiamo ad un locatore che possiede quel fondo da alcune generazioni.

Sara' libero questi di lasciare il fondo nelle stesse condizioni in cui si trova da decenni...?

Su questa scorta consiglio all'amica @Cristina_ di non perdere troppo tempo con questo aspirante conduttore, ad intavolare una trattativa.

Anzi.

Suggerisco "tout court" di richiamare il cliente senza nemmeno disturbare il venditore.

Riferendogli che il prezzo e' quello, trattabile puo' essere, ma in maniera "fissa", ovvero senza possibilita' di trattare sconti dilazionati nel tempo.

Se lo vuole, tempo qualche giorno, si fara' avanti con la propria proposta di locazione.

Allora, la collega, procedera' con i rituali contratti e si manifestera' cosi', la condizione per il diritto alle provvigioni, senza inutili e improbabili trattative, volte ad ottenere sconto sul canone.

Diversamente Se non verra' a formulare la proposta, il cliente si rivelera' per cio' che e':

Un perditempo.
 
Ultima modifica:

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
E andrà a portare i suoi soldi da un'altra parte, a qualcuno interessato a prenderli. E a tenersi le eventuali migliorie apportate quando finirà il contratto. Mi pare più che giusto.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
E andrà a portare i suoi soldi da un'altra parte, a qualcuno interessato a prenderli. E a tenersi le eventuali migliorie apportate quando finirà il contratto. Mi pare più che giusto.

Viviamo in un mondo libero.
Stavolta, Pyer, son d'accordo con @andrea b

Perchè rinunciare ad una operazione senza nemmeno provarci ?

Perche' provarci in questo modo, e' come lanciare la monetina, o la pallina, in attesa che arrivi la fortuna.

Non si lavora attendendo la dea bendata bensi' con metodo.

Infatti, il tentativo potrebbe pregiudicare i rapporti con il locatore, con le aggravanti, che se il tentativo sfumasse, si sarebbe lavorato a vuoto e che se poi si materializzasse un conduttore meno pretestuoso, il locatore avrebbe pregiudizio.

"Bluffare" non significa rinunciare.

Fa' parte delle facolta' e delle strategie che il mediatore pone in essere per concludere i suoi affari

Si dice che chi non risica non rosica.

Ebbene, molto spesso, "il non vendere", del cedente, fa' si' che sia il proponente stesso, a decidere di avanzare, per ridurre quelle distanze tra richiesta e offerta.

Ti sara' sicuramente capitato nella tua esperienza, di ricevere una proposta da un soggetto proponente e che questa non venga recepita e che il proponente non vuole rialzare.

Trovato un nuovo acquirente che procede ad un'offerta migliore, il vecchio proponente si "inginocchia", supplicando di poterla rialzare, ma ormai l'oggetto di vendita e' gia' stato aggiudicato.

Non bisogna MAI aver paura di perdere.
 

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