PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ma anche no non serve mica l'immobile pignorato o aste deserte nel qual caso poco fai, io ho seguito più immobili di società in difficoltà che propongono saldo a stralcio alla banca, le situazioni possono essere varie, io le proposte le ho fatte subordinate al saldo a stralcio ma la banca se non accetta é stupida visto che ci sono in ballo anatocismo e interessi usurai e se si va in causa perde e passano anni.
Come ho impresari che non pagano il mutuo la banca sta aspettando che vendano e man mano che portano le proposte valutano, una società ad esempio non ha niente pignorato ma sarà quasi un anno che non paga le rate, se vanno in asta recuperano niente si sta vendendo a 100 una casa che si vendeva a 180 e han già accettato la prima proposta per chiudere il mutuo che sarà 140 se tutto va bene.
Direi di aspettare e vedere però di sicuro se non ho certezza non verso caparra da incassare ma solo assegni in deposito e se va in porto si va al rogito con l immobile che in tal sede vien liberato da tutto.
Poi se ha accettato questo soldi probabilmente è sicuro del saldo a stralcio, mi è anche successo di andare in stipula casa che si vendeva a 140 mutuo residuo 110 la banca accolla 110 di mutuo ai nuovi acquirenti privati che pagano la casa 110, la prima stipula senza banca e passaggio di assegni, il venditore ha venduto l ultimo appartamento della società non incassando nulla in quanto il mutuo se lo accollano gli acquirenti l unico assegno in atto era la mediazione della parte acquirente il venditore manco quella ha pagato soldi non ne aveva.

Tutto condivisibile.

Tuttavia e' proprio l'entita' del credito e la diversita' dei soggetti debitori a dettare la linea del soggetto creditore.

Se per gli esempi che hai esposto, che riguardano complessi di fabbricati, la procedura e' frequente, puo' avere esiti diversi su altri soggetti ed altre entita'.

Una banca ha le capienze, per mettere un credito in perdita e procedere nella sua azione di riscossione.

Pure se il risultato di vendita, ottenuto dopo anni di pratiche, farebbe a pugni con la matematica.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Ma anche no non serve mica l'immobile pignorato o aste deserte nel qual caso poco fai,

Era solo un esempio. Comunque, si, confermo che le aste deserte aiutano a stralciare.

Ad ogni modo il concetto e': alla banca conviene o non conviene accettare una proposta a saldo e stralcio? Questo e' il punto.

io le proposte le ho fatte subordinate al saldo a stralcio ma la banca se non accetta é stupida visto che ci sono in ballo anatocismo e interessi usurai e se si va in causa perde e passano anni.

Ecco appunto, magari alla banca in questo caso conviene ... cosi' come negli altri casi che riporti.
 

Loreick

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Vi metto un'altra pulce nell'orecchio, con la premessa che il notaio è mio fidato e che domani ne saprò meglio...
Ho capito che l'avvocato della banca del venditore è d'accordo col venditore stesso nel fare lo stralcio, andando stranamente contro la banca per cui lavora. O dio, non tanto stranamente considerato che guadagnerà dalla transazione.
Ad ognii modo mi pare di capire che la banca non accetta stralcio senza i dati della compravendita, a meno che non ne sappia proprio nulla...
 

Agenzia Castello

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Era solo un esempio. Comunque, si, confermo che le aste deserte aiutano a stralciare.

Ad ogni modo il concetto e': alla banca conviene o non conviene accettare una proposta a saldo e stralcio? Questo e' il punto.



Ecco appunto, magari alla banca in questo caso conviene ... cosi' come negli altri casi che riporti.
Si poi immagino non dica sempre si logico valuteranno, diciamo che ora son più realistiche e mandare in asta un'immobile su cui prendono 50 forse fra 3 anni su 150 di debito preferiscono prendere 80 subito di saldo a stralcio specialmente se il debitore non ha nulla quindi non hanno altro su cui attaccarsi.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Non e' detto micio.

Anche se la tecnica bancaria tradizionale prevede quanto hai esposto.

Nel senso di dire, che siano difficili da ottenere procedure di stralcio, laddove non sussistono evidenze di incaglio.

Tuttavia cio' non e' impossibile.

Non metto in dubbio Pyer, dicevo infatti improbabile, prendo atto meno improbabile di quello che pensavo. Non ho esperienza di vendite "normali" con stralcio: prediligo le frittate gia' fatte e da risolvere (con almeno il pignoramento gia' avviato). :fico:

Pure se il risultato di vendita, ottenuto dopo anni di pratiche, farebbe a pugni con la matematica.

Bravo, questo il punto. In altre parole, io sopra parlavo di "convenienza".


Aggiungo che non sempre la convenienza e' un concetto a noi comprensibile.

La banca potrebbe ragionare per binari diversi da quelli comuni al nostro semplice "conto della serva".

Magari (ed e' solo un altro esempio) hanno semplicemente bisogno di chiudere certi numeri di reparto con quella manciata di euro in piu' ...
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Vi metto un'altra pulce nell'orecchio, con la premessa che il notaio è mio fidato e che domani ne saprò meglio...
Ho capito che l'avvocato della banca del venditore è d'accordo col venditore stesso nel fare lo stralcio, andando stranamente contro la banca per cui lavora. O dio, non tanto stranamente considerato che guadagnerà dalla transazione.
Ad ognii modo mi pare di capire che la banca non accetta stralcio senza i dati della compravendita, a meno che non ne sappia proprio nulla...

..:D

Non penserai che gli avvocati facciano i quattrini con le cause condominiali.

Il notaio fidato e' buona cosa.

La presenza dell'avvocato, secondo te per il tramite della banca, e' invece a cura del venditore.

Un chiaro segnale anche questo.

Significa che il quadro fattuale della pratica, gia' volge in quello stato di necrosi sufficiente, a rendere necessaria la sua azione.

Significa anche che, di riffa o di raffa, prima o poi si quaglia.

L'onorario dovra' uscire dal saldo prezzo e ritengo pure le mediazioni.

Sta' a vedere che succede.

Cio' che conta per te e' il rispetto dei patti contrattuali.

Avranno bisogno della tua connivenza, con emissione di fatture, da presentare all'atto o al latere di questo, per chiudere il cerchio, senza colpo ferire dal soggetto creditore.

Se cio' esula, o determinera' concessioni non previste, ma serenamente praticabili, non sono da escludersi variazioni di accordi da mettere in pratica in sede di rogito.

Se e' consentito chiedere:

Il rogito previsto quando.
L'entita' della caparra e se il tuo acquisto prevede mutuo.

In ultima istanza...

Immagino tu stia facendo un buon affare.
Di' la verita'...:D
 
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Loreick

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie a tutti, riassumendo quindi questo stralcio non si può fare senza mio assenso, a meno che chissà cosa stanno combinando. Lo scopriremo presto...
Ma se scade la proposta d'acquisto, teoricamente mi dovrebbe dare il doppio della caparra, giusto?

A chi mi chiede altre info: ancora manca la data del rogito, la caparra è di piccola entità e comunque è un normale affare, conveniente al punto giusto. Mutuo già deliberato.
 

Loreick

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ahah ho capito, devo solo aspettare e sperare. Di certo sono uno che non si arrende e certe situazioni le vivo come questioni di principio. A costo di prendere un avvocato e pagarlo tutta la vita fino a quando do chi ha sbagliato nei miei confronti non pagherà. A costo di mandargli la finanza ogni giorno e rendergli la vita impossibile. Staremo a vedere, grazie a tutti per i consigli!
 

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