fabio88

Nuovo Iscritto
Dire che lo stato di fatto non corrisponde alla pianta catastale (o viceversa) vuol dire tutto e niente.
Le indicazioni dell'Agenzia del territorio in tal senso sono state molto chiare.
Ossia: non sempre si deve ricorrere alla variazione catastale dell'appartamento. In particolare, la stessa deve esser prodotta solamente quando dalla variazione catastale derivi una maggior redditività dell'immobile stesso.

Ne consegue, per esempio, che se un tramezzo è stato traslato di 40 cm, non occorre ripresentare una nuova planimetria in quanto la consistenza è rimasta invariata.

Saluti e buon lavoro
 

MaxMatteo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
resta il fatto, poi, che a prescindere dalla normativa in vigore dal 1 luglio, vendere (e comprare) una casa catastalmente o urbanisticamente difforme è assai rischioso e altamente sconsigliabile. Il fatto che oggi il notaio - pena nullità dell'atto - debba controllare personalmente che l'immobile sia conforme, è una cosa che si doveva stabilire 100 anni fa, non il 1 luglio di quest'anno (questione a mio parere almeno vergognosa viste le conseguenze per gli attori).

P.s.: Mica male il vecchio custode che col caldo tira fuori le unghie eh? :sorrisone:

...santo subito santo subito!!!
 

il Custode

Custode del Forum
Membro dello Staff
Scusami custode ... sono ..... "di coccio" ma , a tuo avviso, il notaio deve controllare personalmente o deve far dichiarare alle parti ? A me sembra che stiano facendo dichiarare alle parti e non mi sembra che siano loro a dichiarare. In questo modo la loro azione si limita, per così dire, a controllare che le parti dichiarino la conformità.
ciao e GRAZIE

Hai capito perfettamente. La differenza rispetto a prima che l'atto (in caso di difformità) è nullo e non annullabile. Non so se mi spiego. Immagini il ritorno per esempio sulla pubblicità immobiliare? Di fatto il notaio deve (o dovrebbe) essere CERTO che non ci siano difformità catastali/urbanistiche, pena combinare un macello A PRESCINDERE da ciò che dichiarano le parti.

Se formalmente è come dici tu, sostanzialmente è una rivoluzione.
 

andcosta75

Nuovo Iscritto
Scusate "la piantina dell'appartamento non corrisponde a quanto riportato nel catasto" cosa significa? Cosa c'è di difforme? Se l'irregolarità è una cosa sanabile e tu non intendi più acquistare l'immobile ti conviene aprire una controversia quanto prima...
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Dire che lo stato di fatto non corrisponde alla pianta catastale (o viceversa) vuol dire tutto e niente.
Le indicazioni dell'Agenzia del territorio in tal senso sono state molto chiare.
Ossia: non sempre si deve ricorrere alla variazione catastale dell'appartamento. In particolare, la stessa deve esser prodotta solamente quando dalla variazione catastale derivi una maggior redditività dell'immobile stesso.

Ne consegue, per esempio, che se un tramezzo è stato traslato di 40 cm, non occorre ripresentare una nuova planimetria in quanto la consistenza è rimasta invariata.

Saluti e buon lavoro

Sono d'accordo con te, è anche vero però che rimane la dichiarazione mendace in atto pubblico riguardo alla conformità urbanistica e catastale; se ti sembra poco.
 

geomanera

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Hai capito perfettamente. La differenza rispetto a prima che l'atto (in caso di difformità) è nullo e non annullabile. Non so se mi spiego. Immagini il ritorno per esempio sulla pubblicità immobiliare? Di fatto il notaio deve (o dovrebbe) essere CERTO che non ci siano difformità catastali/urbanistiche, pena combinare un macello A PRESCINDERE da ciò che dichiarano le parti.

Se formalmente è come dici tu, sostanzialmente è una rivoluzione.

sarà che sono alla frutta ma .... perchè dici che è una rivoluzione ?
Come rivoluzione o mi augurerei che ad ogni compravendita, ovvero al preliminare, venga predisposta a cura dell'A.I, ed a spese... del venditore , una bella dichiarazione di conformità in cui un tecnico redige la "storia" del fabbricato".... + o - di quello che forse intendeva il legislatore quando parlava di "libretto del fabbricato" . Con questa dichiarazione ... non ci saranno + problemi. Negli immobili con delle difformità ( quasi tutti) verranno indicate le problematiche ,la fattibilità, i modi per risolverle, e magari i costi .
se per rivoluzione intendi che possa cambiare qualcosa nel mondo notarile... forse ti sbagli... io mi sono convinto che vi siano , sbaglierò, notai che da sempre facciano tutto per far si che il loro cliente comperi bene, ed altri ..... un po' meno...
ti saluto.
 

ANTONELLA65

Membro Ordinario
caro Antonio,non sono una "collega"ma una semplice cittadina che è purtroppo capitata in una brutta storia avendo avuto a che fare con un'agenzia immobiliare "truffaldina"che mia ha propinato una casa con degli abusi che secondo loro non erano abusi e che invece SI SONO RIVELATI TALI...e io "ingenuamente"e fidandomi di una grossa agenzia in franchising ci sono cascata con tutte le scarpe..e purtroppo anche con una caparra:rabbia::rabbia::shock:!!!Quindi ,mio malgrado,misono dovuta documentare su tutto cio' che è catasto,catastale,difformità,abuso...ecc...ecc...e mi sono fatta, mio malgrado:triste::shock:, una cultura,anche supportata da quasto meraviglioso forum,su quasta materia!!..ma se tu dici che non è obbilgatorio presentare la planimetria...mi casca tutto!!!!AIUTO!!!:shock::shock:
 

il Custode

Custode del Forum
Membro dello Staff
sarà che sono alla frutta ma .... perchè dici che è una rivoluzione ?

Una rivoluzione perchè quando è uscita la normativa i notai hanno dichiarato "Non faremo più un atto in queste condizioni". Segni evidente della responsabilizzazione dei notai nelle questioni tecnico/urbanistiche.

La tendenza è proprio quella che tu esponi, e cioè la pretesa da parte del notaio di una relazione tecnico/urbanistica che taglierà la testa al toro (e ai furbastri).

Se non me la chiami rivoluzione questa... :)
 

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