tommysack

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve, in un acquisto (prima casa quindi da quanto ne so non revocabile) di un appartamento ad uso abitativo da un privato avente una sua società (no costruttore), c'è qualche rischio a cui l'acquirente potrebbe esporsi?
Grazie a tutti, buona giornata
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Non capisco cosa significhi che l'acquisto di una prima casa non sia revocabile.

Ogni cosa, ogni acquisto può essere revocato, ovviamente corrispondendo le eventuali penalità previste (se previste).

In ogni caso, acquistare da un possessore di partita IVA e/o da un soggetto "fallibile" ci si espone al richio della revocatoria dell'atto di compravendita (nel caso in cui il venditore dovesse fallire e non avesse liquidità o capitale sufficiente a ripianare i debiti).

Puoi ovviare al "problema" innanzi tutto accertandoti dello stato di salute della società di cui il venditore fa parte, ovvero se ha un bilancio attivo, se è solvibile, se non ha debiti impagati e/o cause in corso di natura patrimoniale.
Puoi fare analoghe ricerche sul soggetto fisico (ovvero il venditore).

Inoltre, se l'atto di vendita (il rogito) riporterà un prezzo di vendita congruo e coerente (ovvero il linea con i prezzi di mercato), difficilmente un giudice potrà concedere la revocatoria; se invece riporterà un prezzo inferiore al prezzo di mercato, questa circostanza potrebbe essere considerata sospetta e influire sulla concessione della revocatoria.

Tutto sommato il richio è molto contenuto, a patto che siano state fatte le opportune verifiche e si prendano le opportune precauzioni.
 

tommysack

Membro Attivo
Privato Cittadino
Non capisco cosa significhi che l'acquisto di una prima casa non sia revocabile.

Ogni cosa, ogni acquisto può essere revocato, ovviamente corrispondendo le eventuali penalità previste (se previste).

In ogni caso, acquistare da un possessore di partita IVA e/o da un soggetto "fallibile" ci si espone al richio della revocatoria dell'atto di compravendita (nel caso in cui il venditore dovesse fallire e non avesse liquidità o capitale sufficiente a ripianare i debiti).

Puoi ovviare al "problema" innanzi tutto accertandoti dello stato di salute della società di cui il venditore fa parte, ovvero se ha un bilancio attivo, se è solvibile, se non ha debiti impagati e/o cause in corso di natura patrimoniale.
Puoi fare analoghe ricerche sul soggetto fisico (ovvero il venditore).

Inoltre, se l'atto di vendita (il rogito) riporterà un prezzo di vendita congruo e coerente (ovvero il linea con i prezzi di mercato), difficilmente un giudice potrà concedere la revocatoria; se invece riporterà un prezzo inferiore al prezzo di mercato, questa circostanza potrebbe essere considerata sospetta e influire sulla concessione della revocatoria.

Tutto sommato il richio è molto contenuto, a patto che siano state fatte le opportune verifiche e si prendano le opportune precauzioni.

Parlavo appunto della revocatoria dell'atto di compravendita, che a quanto ne so non è applicabile se si tratta di acquisto di prima casa ad uso abitativo.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Avevo inteso che tu parlassi della "proposta d'acquisto" e non del rogito.

Per il resto confermo quanto sopra precisato.
La irrevocabilità del rogito riguarda solamente i debiti a carico del venditore pendenti col fisco e non quelli contratti coi privati e/o banche.
 

tommysack

Membro Attivo
Privato Cittadino
Avevo inteso che tu parlassi della "proposta d'acquisto" e non del rogito.

Per il resto confermo quanto sopra precisato.
La irrevocabilità del rogito riguarda solamente i debiti a carico del venditore pendenti col fisco e non quelli contratti coi privati e/o banche.

Quindi in questo caso (venditore con debiti con privati e/o banche) l'acquirente pur trattandosi della sua prima abitazione è comunque esposto ad una eventuale revocatoria? O ho capito male?
 

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Professionista
Aggiungo che dipende anche dal tipo di società: qualora si trattasse di bene immobile di proprietà della persona fisica, a sua volta titolare di quota in una società di capitali, non vedo rischi.
Il discorso sarebbe diverso se invece si trattasse di una società di persone.
 

tommysack

Membro Attivo
Privato Cittadino
Aggiungo che dipende anche dal tipo di società: qualora si trattasse di bene immobile di proprietà della persona fisica, a sua volta titolare di quota in una società di capitali, non vedo rischi.
Il discorso sarebbe diverso se invece si trattasse di una società di persone.

La ringrazio, trattasi di immobile di proprietà di persona fisica, titolare di società di capitali. Se posso chiedere, e se non è troppo complicato, perché meno rischioso di società di persone?
 

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