enrikon

Membro Senior
Venderlo (al prezzo giusto), dopo averlo preso comunque è ancora più professionale
Esatto ;)
D'altronde è inutile illudersi di poter partire subito con l'immobile "a prezzo".
Questo non accade quasi mai.

Quando sento discorsi come quello di Maurizio mi domando.... ma in quale realtà lavora?
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
D'altronde è inutile illudersi di poter partire subito con l'immobile "a prezzo". Questo non accade quasi mai.
Molto dipende dalla testina che abbiamo di fronte. Certo il massimo sarebbe stabilire il prezzo il più possibile in linea con il mercato. Ma l'esperienza ci ha insegnato molte cose, e come dico io lavorare ai fianchi dopo.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Se hai portafoglio, puoi lavorare in modo agevole. Chiaro che con chi vuole vincere la lotteria invece di vendere un immobile tieni un comportamento, DICENDOGLI che secondo te sogna, con chi capisce lavori in altro modo ;). Se il rapporto è paritario non ci sono problemi, tu sei libero di sognare, io libero di lavorarti con sufficienza fin quando non capisci, senza però precluderti possibilità che nascano...
 

enrikon

Membro Senior
tu sei libero di sognare, io libero di lavorarti con sufficienza fin quando non capisci, senza però precluderti possibilità che nascano...
Concordo anche qui. Anche perchè non sarebbe la prima volta che un prezzo di vendita risulti più basso delle aspettative del proprietario ma più alto della valutazione dell'agenzia.

Semmai la distinzione da fare sarebbe un'altra: Proprietari che vogliono vendere e proprietari che non vogliono vendere.
Io cerco di capire prima questa differenza e poi decidere se lavorare sull'immobile o no.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
La motivazione della vendita è una delle informazioni più importanti, infatti... il prezzo... ho degli immobili "a prezzo" che non si vendono ( e qui il purista tirerà fuori la caxata "non è a prezzo") e immobili che non avrei comprato a quel prezzo con proposte doppie (non mia tra l'altro)... si dimenticano i fondamentali seguendo i luoghi comuni.... quando si stima si stima il valore, il prezzo è quello che uno paga e dipende da fattori che sfuggono spesso alle logiche. Poi il nostro lavoro è AIUTARE le persone a vendere, affittare e comprare, non decidere cosa è giusto e cosa no. Lasciamoli decidere offrendo scelta... ;) ... certo se non hai portafoglio (tuo o di colleghi in collaborazione) il problema ce l'hai...
 

adimecasa

Membro Senior
Agente Immobiliare
se sai che il valore richiesto è fuori mercatto non accettare l'incarico, fai più bella figura che continuare con i probabili clienti che ti possono giudicare non professionale trattando un immobile fuori mercato ciao
 

francesca7

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Grazie a tutti per il confronto bello e costruttivo, Graf grazie di esserti ricordato di me, la tua visione non essendo agente immobiliare, è quella bella e poetica che contraddistingue i tuoi racconti avvolte veritieri, avvolte fantasiosi. Trovo posizioni che rispecchiano il mio pensiero, altre un più permissive che lasciano al dopo e agli eventi il risultato. La mia opinione è che ogni posto, città, quartiere, ha il suo venduto e quindi un prezzo già conosciuto e conoscibile e se nella zona dove vivi e lavori ti vogliono dare in vendita senza neanche sentire cosa hai da dire, immobili a prezzi esagerati io ritengo che è mio dovere dire la mia così come è mio dovere chiedere tutti i documenti del caso. Ho imparato però dalle vostre testimonianze che la verità è meglio non dirla, o quantomeno non tutta e non subito. Però vi assicuro che poi quando i clienti non ha venduto nei tempi che speravano ed al prezzo che volevano, vanno in altre agenzie a dire che è tanto tempo che hanno quell'immobile in vendita ma che quella agenzia non l'ha venduta e che non ne hanno saputo più niente, esperienza diretta, avvolte devo difendere colleghi che neanche conosco!!!
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Però vi assicuro che poi quando i clienti non ha venduto nei tempi che speravano ed al prezzo che volevano, vanno in altre agenzie a dire che è tanto tempo che hanno quell'immobile in vendita ma che quella agenzia non l'ha venduta e che non ne hanno saputo più niente, esperienza diretta, avvolte devo difendere colleghi che neanche conosco!!!
Ciao Francesca, sappiamo come gira il mondo, conosciamo sia i colleghi che i clienti ...... Io di solito non difendo nessuno e non parlo male di nessuno, dico solo proviamo con questi accorgimenti.
Buon lavoro
 

lucacerniglia

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve a tutti,
ho visto molti commenti di Agenti Immobiliari (giustamente) e pochi (uno mi pare) di un privato. Quindi posto il mio punto di vista, sperando che possa essere utile.
Ho tentato di vendere 2 appartamenti (di mia proprietà): uno sui 120 mq, uno piccolissimo sui 30 mq comprato anni fa per investimento (bell'investimento ho fatto! :disappunto: ).
Io rappresento esattamente quello che voi descrivete come il proprietario da non incontrare mai: testardo, saccente, che vuole vendere a cifre impossibili ecc.
Vi dico come la vedo io: il ruolo dell'agenzia è di fornirmi una servizio: deve valutare il mio appartamento, propormi una modalità di azione per la vendita, fare il suo lavoro e portarmi una offerta dopo aver mediato con il possibile compratore. A monte di tutto questo però c'è l'accordo contrattuale del mandato. Se io, proprietario insopportabile, chiedo all'agente immobiliare alcune condizioni (prezzo di vendita, tempi, ecc.) che secondo il professionista non sono realizzabili, questi ha il dovere di dirmi che il contratto che stiamo sottoscrivendo è una buffonata. E che poi dovremo ridiscuterlo informalmente e variare il prezzo di vendita e le altre condizioni. (ad esempio come ben sapete il proprietario deve dichiarare se l'immobile è gravato da ipoteche, rispetta le prescizioni urbanistiche ecc.). Se l'agente immobiliare non fa un controllo su questo ma prima di tutto ha l'obbiettivo di farmi firmare un incarico, per forza poi i rapporti fra venditore e agente immobiliare sono difficili.
Voglio dire: io posso essere (come in effetti sono :confuso: ) il più rompic**** possibile, ma se l'AI accetta l'incarico alle mie condizioni, allora passa lui dalla parte del torto. Acquisire l'incarico per poi rimangiarsi le condizioni crea una sfiducia che fa fallire la collaborazione.
Mi dilungo ma faccio presente il mio caso concreto: do incarico a famoso marchio di intermediari di vendere la mia casa (anzi le mie 2 case). Chiedo un prezzo alto (lo so da me che è fuori mercato, ma non di molto, circa 20 mila euro). L'AI mi fa firmare il mandato a vendere e siamo tutti contenti. Passano 2 settimane e mi comincia a martellare che il prezzo è eccessivo, che non venderò mai ecc.
Allora mi inca*** perchè mi pareva di essere stato chiaro.
6 mesi di inferno, il madato scade, faccio raccomandata per impedire il tacito rinnovo e finisce così. Non ci ha guadagnato nessuno. Se il tizio mi avesse detto: "onestamente caro signore, io un incarico su queste basi non lo prendo" molto probabilmente io sarei andato da un'altra agenzia, avrei fallito con quella e sarei tornato dal primo professionista perchè era stato serio e avrei accettato di vendere ad un prezzo più realistico.
In sostanza dico: il proprietario può essere pazzo, saccente, ecc. ma il compito dell'AI non è di valutare il proprietario ma la propria possibilità di fare il lavoro che sa fare e guadagnare dei soldi. Punto.
Secondo me il venditore preferisce un AI che serenamente rifiuta un incarico (perchè poi quel vendtore torna).
Voi AI che dite?
Un saluto
Luca
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
Se io, proprietario insopportabile, chiedo all'agente immobiliare alcune condizioni (prezzo di vendita, tempi, ecc.) che secondo il professionista non sono realizzabili, questi ha il dovere di dirmi che il contratto che stiamo sottoscrivendo è una buffonata.

Perfettamente d'accordo, esiste però anche il rapporto di mediazione tipica (triste doverne oramai parlare come quasi estinto) dove, a fronte di un semplice "non diniego" l'agente può operare quando e come vuole, se vuole.

Se invece l'incarico (non mandato) in esclusiva o il MANDATO (quello vero) è tale con tanto di prezzo e promesse effettivamente una certa "leggerezza" la vedo pure io, un conto è dirti "secondo me a questo prezzo non lo vendi manco morto, ma se mi capitasse un interessato vedo cosa può accadere" un conto è dirti "dammi l'incarico ESCLUSIVO a vendertelo a questo prezzo" contando sul fartelo abbasare di continuo :D

C'è da dire però una cosa: se io proprietario dovessi capire da solo a quanto e come vendere un immobile, cosa me ne faccio di una agenzia? ;)

E se un immobile a prezzo si vende, allora a un proprietario basta metterlo "a prezzo"?

Ultimamente ci sono troppe semplificazioni e troppi luoghi comuni... e il prezzo è importantissimo, ma non basta, c'è molto di più e sopratutto oramai il alvoro dell'agente è davvero UTILE come mai non lo è stato in passato, specie se non dorme attendendo che i contatti ti chiamino per dirti quale casa vogliono comprare.

Infatti si vendono case fuori prezzo (di richiesta) al prezzo di chiusura giusto (o anche più del giusto, secondo me) e case a prezzo rimangono sul mercato.... Di sicuro non si vende a prezzi FUORI, ma non tutto ciò che è sul mercato a prezzo FUORI rimane invenduto (anche se non realizza quel prezzo) e non tutto ciò che è a prezzo viene invece venduto.

IN pratica,avere gli immobili a prezzo conviene all'agente immobiliare, quindi avere l'immobile a prezzo è un vantaggio solo per noi, in quanto sono apparentemente più vendibili, in termini statistici, di immobili a prezzo, quindi ottimizzi la gestione e gli sforzi.

La richiesta non è il prezzo che viene pagato, quasi mai e più si alza la cifra più la trattativa incide.

Buon compleanno ;)
 

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