pensoperme

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PEnsoperme, rimane il fatto che chiedere è lecito e rispondere è cortesia, non penso si sia fatto del male a nessuno, trovo questa discussione su chi è o non è clapat molto sterile, ma apprezzo i suoi interventi molto costruttivi.
Il destinatario non è quello giusto, pensoperme non ha mai espresso l'esigenza di sapere chi sia clapat. ;)
 

Roby

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be ma...... hai commentato Antonello che ha chiesto ed è nata la discussione ma ripeto, poco importa questo.
 
C

clapat

Ospite
Forse non sono stata abbastanza ironica e sorridente nella mia risposta, che non era una critica, ma un modo bonario di commentare la tua risposta.
Speravo che la mia faccina - a volte sono utili in questo modo di comunicare, dal momento che non si può apprezzare il tono in cui le cose vengono dette... - fosse indicativa a questo proposito...
Era nelle intenzioni una sdrammatizzazione.

Sono i limiti di questa comunicazione, comunque non c' era nulla di drammatico da sdrammatizzare, solo precisazioni.

La visibilità ci mette in prima linea comunque, e infatti io ho sottolineato "cercando di non dire cavolate", cosa che si cerca quotidianamente di fare, non sempre con ottimi risultati , ma spesso con buoni effetti complessivi.

Ti condivido e cerco anch' io di non dirne.

La differenza tra noi moderatori e voi utenti sta nel fatto - fondamentale - che, in linea di massima, noi dobbiamo e vogliamo comunque cercare di non aizzare polemiche sterili e personalistiche, mentre gli utenti vanno a ruota libera e a volte sparano a zero: forse nella mia risposta non ho chiarito abbastanza il mio pensiero, ma lo sparare a zero non era riferito a te nello specifico, ma era generale (basta stare tutti i giorni sul forum per capire quello che intendo....).

Certo, passo molto del mio tempo a fare altro, sparare a zero è una inutile perdita di tempo, come aizzare polemiche.

Ti ho assimilato a Pensoperme per l'estremizzazione di alcuni concetti e per la ricerca della puntualizzazione all'ultimo stadio: lungi da me pensare che tu sia un clone.

Non mi sembra di aver estremizzato concetti, ma può essere, e può essere utile che qualcuno me li indichi in modo da capirci meglio, come già detto.

Anche io sono molto razionale e amo il confronto, purchè non sia distruttivo, perchè ad abbattere sono buoni tutti, ma a costruire ci provano in pochi e mi infastidisce e trovo inutile chi critica soltanto, senza portare niente di positivo e propositivo.

Siamo d' accordo anche su questo, ed è il motivo per cui cerco di spiegare con precisione il mio pensiero nel quale c' era molto di proposta già da post passati. Liberalizzazione della professione e qualifica sul campo mediante anni di praticantato. Non so se lo hai letto.




Ecco, io trovo che questo discorso sia una generalizzazione eccessiva, nel senso che - parlo per me - io sono la prima a guardare con esaperazione certi mediatori ignoranti in tutti i sensi, e non mi aggrappo personalmente al patentino (anche se ce l'ho da 30 anni), ma ti posso assicurare che lavorare in questo settore è diventato molto difficile e pesante e non trovo giusto che, mentre la categoria è vessata da mille adempimenti spesso inutili e stupidi, ci sia in giro una pletora di persone che si improvvisano "mediatori" senza sapere nemmeno di cosa stanno parlando e guadagnano fior di soldi "in nero" (che valgono anche di più.....:basito:) alle spalle di chi è costretto ad avere una posizione fiscale netta, congrua e coerente (mi riferisco agli studi di settore, scusa, è un discorso personale, perchè attualmente ho un controllo dell'Ufficio delle Entrate sugli studi di settore del 2008).

Non piace neanche a me generalizzare. Qui però stai commettendo un errore mettendo in correlazione cose che stanno su piani diversi. Le vessazioni della categoria vanno combattute da tutta la categoria i cui rappresentanti sembrano inefficenti ed inefficaci alla loro soluzione. Anzi probabilmente hanno pensato che il deposito dei modelli o l' assicurazione limitassero il numero degli abusivi, non pensando che molti sarebbero usciti dal circuito ufficiale operando legittimamente con altri sistemi più snelli. Il problema del nero è un altro discorso dal quale la categoria dei mediatori non è affatto assolta, essendo una di quelle che evade di più. Mentre i mediatori improvvisati, ed incapaci, sono sia nella categoria che fuori, come tu stessa dici.

Francamente, faccio un pò fatica a pensare di far parte di una categoria d' èlite e non mi sono mai pavoneggiata: ho lavorato tanto per tanti anni e con passione e sono molto amareggiata dalla situazione attuale, in cui tutti sbeffeggiano in modo spesso gratuito e ti "usano" come strumento per arrivare dove vogliono, cercando poi di non pagarti...

Tu no, ma c' è chi sbandiera il tesserino come fosse la cosa che lo qualifica senza neanche sapere cosa stia facendo. E proprio la disciplina giuridica della mediazione che ti espone ai rischi che hai detto, è proprio il mediatore tipico che non può essere protetto in nessun modo e può essere scavalcato da qualunque acquirente e venditore con un minimo di malizia. Poi al massimo gli fai causa e devi sperare che il giudice non ce l' abbia con le agenzie..

Che il nostro settore sia in una fase di cambiamento è pacifico, ma che la colpa sia tutta nostra non lo accetto: un minimo di tutela ci vuole per tutti... Perchè per noi, no ??????

Silvana
Sbagli a non accettarlo, la categoria ha cercato una protezione colabrodo, e solo la categoria potrebbe riformare (o rifondare) il tutto. Ma vallo a dire ai rappresentanti che si beano di partecipare ai loro congressini a parlare del nulla. E non è una categoria che deve essere tutelata in quanto tale, ma un lavoratore che sta facendo la propria professione, qualunque essa sia. Non può essere un discorso particolare la tutela, ma di norme generali.

Aggiunto dopo 13 minuti...

PEnsoperme, rimane il fatto che chiedere è lecito e rispondere è cortesia, non penso si sia fatto del male a nessuno, trovo questa discussione su chi è o non è clapat molto sterile, ma apprezzo i suoi interventi molto costruttivi.
Come già detto in passato sono qui per apprendere qualcosa in più e scambiare opinioni che possano essere utili. E' molto vero che sia sterile discutere su chi sia qualcuno, anche perché qualsiasi risposta dia non solo potrebbe non corrispondere al reale, ma rimarrebbe anche priva di significato perché qualsiasi professione faccia uno, non ci dice nulla sulla sua persona, né sul suo grado di preparazione. Ho parlato di filosofia tempo fa con una cameriera di una pizzeria, della definizione più giusta dell' intelligenza, ha concordato con me su questa e ci siamo salutati con molto piacere. Faceva la cameriera, era anche laureata in lettere. Se le chiedi se fa la cameriera ti rispode sì.
Aggiungo al "chiedere è lecito e rispondere è cortesia", che mi sembra un pochino uno stereotipo, che anche "non rispondere con cortesia" è lecito.
 

pensoperme

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Privato Cittadino
Tesi sicuramente valida per chi ha da nascondere qualcosa o si nasconde per qualcosa.
A me piace la schiettezza e la sincerità.
Piace sopratutto sapere con chi interloquisco.
Non per morbosa curiosità, ma per motivi legati ad una sana educazione.
Se l'interlocutore rifiuta la richiesta presentazione, chiudo i rapporti senza remore, campando bene ugualmente.

Caro roby, io sono nato ieri (nel senso di anta anta anta anni fa), nel post sopra sono espressi alcuni concetti sottostanti che solo chi non vuol vedere per amor di comprattiottismo può negare, analizziamoli e vediamo come li giustifichiamo.
Tesi sicuramente valida per chi ha da nascondere qualcosa o si nasconde per qualcosa.
A me piace la schiettezza e la sincerità.
Io lo leggo come se uno che per motivi suoi, in piena libertà non vuole far sapere chi è in un forum, ma anche in un bar, sarebbe uno che non è ne sincero ne schietto. Continuiamo.
Non per morbosa curiosità, ma per motivi legati ad una sana educazione.
Qui cosa leggi? ;)

Per me le uniche cose condivisibili a livello generale di quel che dice sono queste:
Piace sopratutto sapere con chi interloquisco.
...Se l'interlocutore rifiuta la richiesta presentazione, chiudo i rapporti senza remore, campando bene ugualmente.
Il resto è palesemente un giudizio, velato oserei dire... non coraggioso. Non eri tu che dicevi che giudicare è più facile e meno faticoso di riflettere.
 

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