pinacio

Membro Attivo
Professionista
Per completezza di informazione aggiungo che sono istruttore direttivo di un ufficio tecnico comunale in provincia di verona.
Senza ulteriormente dibattere su carenze, e possibili rimedi sinteticamente dico che il pesce puzza dalla testa. Da un punto di vista operativo quindi un do un consiglio la denuncia in procura potrebbe sortire qualche risultato solo nell'ipotesi che gli atti ci siano ma non siano stati effettivamente cercati . Personalmente mi è successo alcune volte di non trovare la pratica (l'archivio ha subito manomissioni, spostamente e veri e propri traslochi) ma di averne traccia nei registri dove risulta il protocollo, l'oggetto e la licenza (si tratta sempre dei faldoni più vecchi). In questi casi ho attestato l'esistenza dei dati risultanti dai registri ed ho dichiarato la irreperibilità della documentazione. Questo comporta che la situazione di fatto, a meno di prova contraria è da considerarsi legittima. :affermazione:
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Infatti l'esposto in Procura serve anche a questo.
Difficilmente un ufficio pubblico ammette di aver smarrito una pratica di qualsiasi tipo che risulta però agli atti.
A me è capitato con un faldione che non si trovava.
All'esposto è seguita la denuncia di smarrimento che prima "non poteva" essere fatta e quindi l'attestazione di conformità del tecnico che, non potendo reperire la documentazione urbanistica, ha redatto una attestazione di conformità alle planimetrie catastali facendo presente che l'accatastamento risaliva alla costruzione.
Però ho impiegato 90 giorni :triste:
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
Infatti l'esposto in Procura serve anche a questo.
Difficilmente un ufficio pubblico ammette di aver smarrito una pratica di qualsiasi tipo che risulta però agli atti.
A me è capitato con un faldione che non si trovava.
All'esposto è seguita la denuncia di smarrimento che prima "non poteva" essere fatta e quindi l'attestazione di conformità del tecnico che, non potendo reperire la documentazione urbanistica, ha redatto una attestazione di conformità alle planimetrie catastali facendo presente che l'accatastamento risaliva alla costruzione.
Però ho impiegato 90 giorni :triste:

beato te.
nel comune di Milano per reperire gli atti di fabbrica presso gli uffici comunali normalmente passano più di 12 mesi.

e ci sono state conferenze di servizi con gli ordini professionali, interrogazioni al consiglio comunale, ecc. ecc. ma nulla di fatto.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Suggerisco un esposto in procura della Repubblica, dopo aver presentato regolare richiesta di accesso agli atti e atteso che la stessa sia stata inevasa senza motivazione.
Funziona :sorrisone:

Mi complimento con la risposta data. Capisco il resto degli sfoghi ma non sono posti nella sede appropriata.

Per inciso: si può sapere che tipo di documentazione si vorrebbe reperire?
La titolarità e lo stato giuridico dei cespiti non è forse sufficientemente definito negli atti costitutivi e nei rogiti di acquisto? Non sono questi atti reperibili presso gli archivi notarili ed alla consetrvatoria?
 

Gastone

Membro Attivo
Privato Cittadino
D'accordo che in teoria, nel caso di irreperibilità del fascicolo contenente la licenza, potrebbe esserci la dichiarazione di conformità delle planimetrie depositate in catasto da parte dei tecnici comunali.
A questo punto mi sorgono, però, spontanee le seguenti domande:
1) in tal caso verrebbero a legittimarsi e considerate in regola, in quanto non evidenti dalle planimetrie (che molto spesso sono anche inesatte), anche situazioni di abuso come gli aumenti di superficie interne degli appartamenti, dovute sia ad appropriazione di parti comuni sia alla costruzione di grosse verande sui balconi di proprietà?
2) oppure che sorte toccherà alle parti condominiali il cui stato giuridico non è esattamente indicato nei contratti di compravendita, che rinviano anche al progetto contenuto nella licenza; per esempio se l'edificio, costruito agli inizi degli anni '70, è dotato di colonna cava destinata all'ascensore mai installato, con relativo stanzino motore posto sul lastrico solare per cui tali pertinenze sarebbero destinate a proprietà condominiale ai sensi dell'art.1117 c.c., mentre nella realtà il venditore originario si è riservato la proprietà esclusiva del lastrico solare ed ha furbamente accatastato lo stanzino condominiale dell'impianto ascensore, come sua unità edificata in sopraelevazione soltanto nell'anno 2005, mentre risulterebbe certo dalla licenza e dal progetto che la costruzione di tutto l'edificio risale ai primi anni '70?
Non vi pare sia questa una situazione ingarbugliata, in cui le mancanze e le inefficienze degli uffici comunali generano seri danni a carico della maggior parte delle persone oneste del complesso residenziale ?
Nella situazione prospettata - ovvero nel caso di accertata irreperibilità del fascicolo contenente tutti gli atti della licenza edilizia - quali rimedi giuridici e pratici è possibile intraprendere per far valere i propri diritti ed, inoltre, il rispetto delle regole al fine di evitare che il complesso abitativo degeneri in una giungla di abusivismo?
Vi ringrazio e resto in attesa di vostri possibili chiarimenti.:disappunto:
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
1) in tal caso verrebbero a legittimarsi e considerate in regola, in quanto non evidenti dalle planimetrie (che molto spesso sono anche inesatte), anche situazioni di abuso come gli aumenti di superficie interne degli appartamenti, dovute sia ad appropriazione di parti comuni sia alla costruzione di grosse verande sui balconi di proprietà?
No perché per quelle dopvrebbe essere stata presentata istanza di condono che non è contenuta nella pratica originaria ma segue un iter a parte, con suo protocollo e numero di pratica.

2) oppure che sorte toccherà alle parti condominiali il cui stato giuridico non è esattamente indicato nei contratti di compravendita, che rinviano anche al progetto contenuto nella licenza; per esempio se l'edificio, costruito agli inizi degli anni '70, è dotato di colonna cava destinata all'ascensore mai installato, con relativo stanzino motore posto sul lastrico solare per cui tali pertinenze sarebbero destinate a proprietà condominiale ai sensi dell'art.1117 c.c., mentre nella realtà il venditore originario si è riservato la proprietà esclusiva del lastrico solare ed ha furbamente accatastato lo stanzino condominiale dell'impianto ascensore, come sua unità edificata in sopraelevazione soltanto nell'anno 2005, mentre risulterebbe certo dalla licenza e dal progetto che la costruzione di tutto l'edificio risale ai primi anni '70?
Non vi pare sia questa una situazione ingarbugliata, in cui le mancanze e le inefficienze degli uffici comunali generano seri danni a carico della maggior parte delle persone oneste del complesso residenziale ?
Sicuramente si ma non trovo un rimedio possibile

Nella situazione prospettata - ovvero nel caso di accertata irreperibilità del fascicolo contenente tutti gli atti della licenza edilizia - quali rimedi giuridici e pratici è possibile intraprendere per far valere i propri diritti ed, inoltre, il rispetto delle regole al fine di evitare che il complesso abitativo degeneri in una giungla di abusivismo?
Tutto ciò che non è facente parte del progetto originario e non è oggetto di condono edilizio è, a mio parere, da ritenersi abusivo.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
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Sasso nello stagno.....:sorrisone:

Quanto ci scommettete che, con le nuove normative, improvvisamente dagli uffici tecnici dei Comuni spariranno centinaia di fascicoli di fabbricati ante 67 ???:^^:

Silvana
 

Gastone

Membro Attivo
Privato Cittadino
Gentile Silvana,
potresti essere più esplicita in merito? Perchè dovrebbero sparire i fascicoli delle licenze ante '67, e cosa ci guadagnano i pubblici dipendenti facendo una cosa del genere?
Comunque dal tuo messaggio, ed anche da altre risposte,:confuso: traggo una velata sensazione di rassegnazione quasi come se certi comportamenti rientrino nella normalità.
Io mi domando: ma ci rendiamo veramente conto dei danni cagionati alla collettività da simili comportamenti?
Oppure bisogna spingere affinchè il ns. paese diventi una giungla di abusivismo, magari con la scusa che anche l'edilizia abusiva è un settore trainante dell'economia?
Visto il livello già elevato di confusione generato dall'aggregato di norme non uniformi in materia (che andrebbero raccolte in un testo unico ben coordinato) vorrei sapere, da parte di chi legge, cosa si pensa sull'argomento.:idea:

Aggiunto dopo 16 minuti :

Faccio presente che nel comune dove vivo pare siano sparite tutte le licenze fino ai primi anni '80.
Lo stesso ente è stato più volte commissariato per infiltrazioni ed anche attualmente è presente un commissario, ma in questo caso per il motivo ufficiale della sfiducia, di parte dei consiglieri della maggioranza, nei riguardi del sindaco eletto.
 

Bagudi

Fondatore
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Gentile Silvana,
potresti essere più esplicita in merito? Perchè dovrebbero sparire i fascicoli delle licenze ante '67, e cosa ci guadagnano i pubblici dipendenti facendo una cosa del genere?
Comunque dal tuo messaggio, ed anche da altre risposte,:confuso: traggo una velata sensazione di rassegnazione quasi come se certi comportamenti rientrino nella normalità.
Io mi domando: ma ci rendiamo veramente conto dei danni cagionati alla collettività da simili comportamenti?
Oppure bisogna spingere affinchè il ns. paese diventi una giungla di abusivismo, magari con la scusa che anche l'edilizia abusiva è un settore trainante dell'economia?
Visto il livello già elevato di confusione generato dall'aggregato di norme non uniformi in materia (che andrebbero raccolte in un testo unico ben coordinato) vorrei sapere, da parte di chi legge, cosa si pensa sull'argomento.:idea:

Aggiunto dopo 16 minuti :

Faccio presente che nel comune dove vivo pare siano sparite tutte le licenze fino ai primi anni '80.
Lo stesso ente è stato più volte commissariato per infiltrazioni ed anche attualmente è presente un commissario, ma in questo caso per il motivo ufficiale della sfiducia, di parte dei consiglieri della maggioranza, nei riguardi del sindaco eletto.



Caro Gastone,
sono stata un pò spicciativa e maliziosa nel mio intervento, ma ti dirò che non mi riferivo al fatto che fossero i dipendenti pubblici a fare sparire i documenti, quanto i tecnici che fanno le ricerche.

I motivi possono essere molteplici, ma tutti riconducibili alle barriere create dagli uffici tecnici che, invece di muoversi a beneficio del cittadino ( spesso inconsapevole dell'abuso in cui vive), pretendono di allineare immobili vecchi e anteguerra alle normative in corso .... rendendoli insanabili.

Evidentemente, è più semplice intervenire con DIA ecc. su immobili di cui non si può risalire alla conformità.:^^:

A Bologna, credo che di immobili conformi rispetto al progetto se ne contino sulle dita di una mano.....:rabbia:

Io sono d'accordissimo sul fatto che siamo un paese che vive di abusi e sugli abusi e che bisognerebbe riorganizzare tutta
la materia in modo organico, ma non è neanche colpa di un poveraccio che ha comprato un appartamento 40 anni fa scoprire quando vuole rivendere che durante la costruzione sono state cambiate le carte in tavola !!!!

E i comuni che a suo tempo hanno rilasciato tutte le attestazioni, adesso si permettono di rendere spesso insanabili situazioni che allora non si pensavano nemmeno !!!

Io trovo che questa sia la grande ingiustizia attuale... e se fossi un tecnico al giorno d'oggi forse i fascicoli li farei sparire anch'io!!!!

Silvana

P.S. Quello che è successo nel tuo comune è un segnale....:basito:
 

Antonello

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Agente Immobiliare
Faccio presente che nel comune dove vivo pare siano sparite tutte le licenze fino ai primi anni '80.
Lo stesso ente è stato più volte commissariato per infiltrazioni ed anche attualmente è presente un commissario, ma in questo caso per il motivo ufficiale della sfiducia, di parte dei consiglieri della maggioranza, nei riguardi del sindaco eletto.
Quì da me una notte l'archivio del SUAP ha preso fuoco.
L'intervento dei vigili del fuoco con i loro potenti getti d'acqua ha arrecato più danno che guadagno.
L'archivio, come riportava un giornale, era stato costruito a norma antincendio con porte particolari e per di più blindate.
Intervennero tutte le forze pubbliche possibili ed immaginabili, Digos compresa.
A distanza di anni il fatto è stato derubricato in incendio non ascrivibile a terzi.
Risultato: non esiste più uno storico urbanistico.
I notai al contrario pretendono i documenti per i rogiti.
C'è da rodersi il fegato ed...................altro????
 

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