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Marcoyx

Ospite
Salve, Mi sto ora interessando per acquistare un immobile per mia residenza, ma ho subito riscontrato un problema che mi sembra grave , ossia la impossibilità di controllare la conformità catastale e urbanistica.

Il primo immobile che ho visitato ( e per fortuna in quel caso ho incontrato una agenzia molto seria) aveva garage ( condominio/un garage per appartamento) ma , fatto rilevabile non dalla semplice visura catastale ma solo da un controllo in sede urbanistica mi è stato detto , originariamente il costruttore aveva dichiarato tutti i garage del condominio come magazzino ; quindi , per ampliare l'accesso al mio singolo garage era necessario prima condonare / costo 6000 euro circa , e lì si è scoperto che tutti i condomini stavano allegramente a loro totale insaputa in tale situazione; per fortuna me ne sono accorto e ho rinunciato.

Ho visitato altri 3 immobili ecco le risposte in sequenza.

> Agenzia : “ Non c'è nessun problema, tutto a posto” ma non hanno nessun documento, quindi per me valore zero

> Venditore : quando è in buona fede, non sa nemmeno cosa sia la conformità. Oppure, come mi è accaduto giorni orsono, risponde “ Ma insomma , lei sta creando un sacco di difficoltà. Io devo vendere casa, non sto qui a giocare, ha capito ? Se lei ha tempo da perdere vada da un'altra parte”

> Notaio ha due risposte :

“Non si preoccupi, il venditore risponde in sede civile e penale di quello che dichiara nel rogito” Quindi, senza preoccuparmi, devo sborsare un pacco di soldi e firmare il rogito; poi, in caso di difformità catastali o urbanistiche, mi pago io il condono, e, senza preoccuparmi, mi prendo poi un avvocato pagando anche quello , faccio una causa di 5 o 10 anni e , se mai mi daranno ragione, sarò risarcito a babbo morto.

Oppure “ Non si preoccupi, si paghi lei un geometra e si faccia fare una relazione tecnica di compravendita”.

Quindi

> o faccio a fucilate con agenzia/venditore per imporgli una relazione tecnica di vendita pagata da loro

> o devo pagare io un tecnico e sborsare io denaro per conoscere una informazione che mi spetta di diritto, aspettare forse un paio di mesi per la relazione , il tutto inserendo ovviamente delle clausole sospensorie / a riguardo in proposta d'acquisto/preliminare, ossia litigando come un barbaro con venditore che non vede l'ora di incassare i soldi e andarsene e probabilmente anche con agenzia che vuole le commissioni e vede sospeso il valore immediato della proposta di acquisto. E sentirmi dire " Lei è difficile"

Se ho ben capito, questa è la situazione, nel caso vi siano altre soluzioni fatemi sapere ( a dimostrazione che il problema è reale, ho scoperto infine che in emilia e credo in toscana l'ordine notarile ( non la legge italiana ma un ordine professionale, si badi bene) ha prescritto / obbliga il venditore ad esibire e allegare la relazione tecnica di compravendita al momento del rogito, ma al di fuori di tali regioni nisba

Grazie per l'aiuto.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Direi che è proprio un ottmo quadro riassuntivo della situazione italiana attuale, con l'unica esclusione di alcune regioni e singoli accordi tra ordini di notai e tecnici per obbligare il venditore a fornire una relazione su conformità urbanistica e catastale dell'immobile da allegare al rogito.

Non credere comunque che come è stata pensata attualmente tale relazione ti possa salvare da eventuali problematiche: la relazione tecnica integrata (così si chiama in Emilia Romagna) minima comprende solo l'unità immobiliare in trattativa (con esclusione quindi di tutte le parti comuni se presenti), la presenza o meno di agibilità, e tralascia svariati campi, come strutture, paesaggistica, beni culturali, .....

E' da tanto che si chiede una legge seria sull'argomento, speriamo che il governo attuale risponda a questa esigenza!!!
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
L'unica soluzione è fare una proposta subordinata alla conformità catastale ed urbanistica e aspettare i tempi necessari.

Per legge i venditori sono obbligati a vendere con la conformità.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
L'unica soluzione è fare una proposta subordinata alla conformità catastale ed urbanistica e aspettare i tempi necessari.

Per legge i venditori sono obbligati a vendere con la conformità.
giusto.
Ma non risolve del tutto il problema del postante, che non ritiene corretto pagare un tecnico per scoprire eventuali "magagne" altrui ( e io condivido).
E se il tecnico scopre abusi insanabili ?
Pagato per niente, con il rischio di dover pagare un altra volta, o una per ogni immobile che interessa.

Per me sarebbe saggio che , se si scoprono abusi insanabili ( o non sanabili nei tempi richiesti), il tecnico lo debba rimborsare il venditore.
so che è utopia...
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Allora ok.
Spero che nella pratica sia davvero cosi,cioè che il venditore paghi le verifiche (e ovviamente le eventuali pratiche necessarie a regolarizzare).
Quando ho cercato di comprare io in Sicilia, tutto era fuori norma, ma non interessava a nessuno (ne agenzia, né venditore).
Ho desistito .
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il sistema c'è.
Al rogito dichiari che l'immobile non è conforme.
Voglio vedere il notaio cosa fa...
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Non è un gran sistema; nel frattempo l’acquirente ha già pagato l’agenzia, versato la caparra, e fatto lavorare il notaio.
Poi deve inseguire il venditore , per farsi restituire il tutto, se l’immobile non è sanabile.

Trovo saggio il sistema dei notai in Emilia.
Troverei più saggio ancora che la relazione fosse già presente quando si decide di mettere in vendita un immobile, prima di iniziare le visite.
 

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