Prima di iniziare a leggere questo forum non sarei stato capace neanche di scrivere questo quattro parole essendo una materia complessa ed interdisciplinare. Grazie, per avermi dato, bene o male, la possibilità di esprimermi. E di ricorrere al vostro aiuto.
In questo 2012 per la prima volta in vita mia ho acquistato una casa.
Non riesco a capire il danno che ho subito, ne ad ipotizzare la possibile via d’uscita. Così il rimorso e l’angoscia mi tormentano.
Inutile parlare con il notaio, mi risponde sulla porta, minimizza, dicendo che non essendo variata la rendita catastale non c’è problema, sfugge .L’ Ingegnera (del venditore), alla quale ho chiesto un appuntamento, si rende subito disponibile per telefono, assicurandomi che tutto è a posto. E se tutto e perfetto e d in regola non occorre un appuntamento. Il titolare dell’agenzia è stato il tessitore della vicenda ed avendo in mano i fili del tutto, meglio di tutti gioca sulle parole.
Andiamo al fatto
Al rogito per l’acquisto del bilocale il notaio mi ha indicato di firmare sulla allegata planimetria. Firma che ho apposto incautamente. La planimetria sottoscritta era identica (in quel giorno) alla planimetria catastale, planimetrie che non presentavano una finestra monoanta esistente nella realtà .
Dopo pochi giorni dal rogito la stessa ingegnera del venditore (aveva redatto l’Attestato di certificazione Energetica) presenterà alla AdT una denunzia di variazione catastale, con la modifica della planimetria, portandola alla realtà di fatto (finestra segnata, come nella realtà e come assicurato dall’agenzia).
Il titolare dell’agenzia immobiliare, la sera prima dell’atto, dopo una serie di telefonate con questa ingegnera, mi aveva assicurato che l’allineamento catastale era stato eseguito e mi avrebbe consegnato documentazione. A distanza di qualche giorno dalla stipula del rogito mi girerà una mail dell’ingegnera con la planimetria corretta alla realtà e ricevuta di Avvenuta Variazione dell’Agenzia del territorio.
A questo punto mi trovo ad avere un atto di compravendita con allegata una planimetria mancante di una finestra e pertanto non conforme alla planimetria catastale (corretta successivamente all’Atto) ed alla realtà.
Non abbiate remore ad insultarmi, perche avrei dovuto sospendere il rogito, ma indicatemi una soluzione come posso rimediare. Possibilmente anche con l'indicazione del valore economico al quale dovrò prepararmi.
Questa operazione è il frutto dei miei 42anni di lavoro più quelli di mia madre. Quando subentrerà mia figlia, che da tempo lavora gratis e senza contributi, quanto ci perderà?
Grazie e cose fresche
Ulteriori elementi:
costruzione anteriore al settembre 1967
finestra monoanta ricadente all’interno del condominio
nel fabbricato le finestre non sono simmetriche ed in origine sembra che si e verificato uno scambio di planimetrie fra i piani, Attualmente le documentazioni comunali e catastali corrispondono tra loro ed alla realtà. Non corrisponde alla realtà la planimetria allegata all’atto di proprietà.
In questo 2012 per la prima volta in vita mia ho acquistato una casa.
Non riesco a capire il danno che ho subito, ne ad ipotizzare la possibile via d’uscita. Così il rimorso e l’angoscia mi tormentano.
Inutile parlare con il notaio, mi risponde sulla porta, minimizza, dicendo che non essendo variata la rendita catastale non c’è problema, sfugge .L’ Ingegnera (del venditore), alla quale ho chiesto un appuntamento, si rende subito disponibile per telefono, assicurandomi che tutto è a posto. E se tutto e perfetto e d in regola non occorre un appuntamento. Il titolare dell’agenzia è stato il tessitore della vicenda ed avendo in mano i fili del tutto, meglio di tutti gioca sulle parole.
Andiamo al fatto
Al rogito per l’acquisto del bilocale il notaio mi ha indicato di firmare sulla allegata planimetria. Firma che ho apposto incautamente. La planimetria sottoscritta era identica (in quel giorno) alla planimetria catastale, planimetrie che non presentavano una finestra monoanta esistente nella realtà .
Dopo pochi giorni dal rogito la stessa ingegnera del venditore (aveva redatto l’Attestato di certificazione Energetica) presenterà alla AdT una denunzia di variazione catastale, con la modifica della planimetria, portandola alla realtà di fatto (finestra segnata, come nella realtà e come assicurato dall’agenzia).
Il titolare dell’agenzia immobiliare, la sera prima dell’atto, dopo una serie di telefonate con questa ingegnera, mi aveva assicurato che l’allineamento catastale era stato eseguito e mi avrebbe consegnato documentazione. A distanza di qualche giorno dalla stipula del rogito mi girerà una mail dell’ingegnera con la planimetria corretta alla realtà e ricevuta di Avvenuta Variazione dell’Agenzia del territorio.
A questo punto mi trovo ad avere un atto di compravendita con allegata una planimetria mancante di una finestra e pertanto non conforme alla planimetria catastale (corretta successivamente all’Atto) ed alla realtà.
Non abbiate remore ad insultarmi, perche avrei dovuto sospendere il rogito, ma indicatemi una soluzione come posso rimediare. Possibilmente anche con l'indicazione del valore economico al quale dovrò prepararmi.
Questa operazione è il frutto dei miei 42anni di lavoro più quelli di mia madre. Quando subentrerà mia figlia, che da tempo lavora gratis e senza contributi, quanto ci perderà?
Grazie e cose fresche
Ulteriori elementi:
costruzione anteriore al settembre 1967
finestra monoanta ricadente all’interno del condominio
nel fabbricato le finestre non sono simmetriche ed in origine sembra che si e verificato uno scambio di planimetrie fra i piani, Attualmente le documentazioni comunali e catastali corrispondono tra loro ed alla realtà. Non corrisponde alla realtà la planimetria allegata all’atto di proprietà.