PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
[QUOTE="PyerSilvio, post: 567993, member: 55799]

Ora, a parte incassare, non deve fare niente.

E sarebbe anche ora. Forse domani dovrei chiedere all'avvocato di comunicare ufficialmente che la parte venditrice è pronta per rogitare alla data da loro stabilita. Chi c'è c'è[/QUOTE]

Non ne si vede la necessita'.

Sono loro che devono convocarti al rogito.

Tu non devi fare niente.
 

Irene G

Membro Junior
Privato Cittadino
Ma è trascorso un mese dalla prima data di rogito stabilito e mi hanno comunicato un'altra data a fine novembre. Sono loro in difetto in questa fase.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ma non e' vero Francesca.

Il prezzo, assieme agli altri requisiti fondamentali del contratto, puo' essere eccome contestato, rinegoziato e rettificato, sopratutto prima, che avvenga l'atto definitivo di trasferimento reale dell'immobile.
Ovviamente,ma solo se sono d’accordo le due parti.
Non è che l’acquirente va a rivedere la casa e può dire:”mi convince meno dell’altra volta,penso che ti pagherò di meno”.
O da te si usa rinegoziare in questo modo?
Con l’accordo si può rivedere tutto,senza no.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ovviamente,ma solo se sono d’accordo le due parti.
Non è che l’acquirente va a rivedere la casa e può dire:”mi convince meno dell’altra volta,penso che ti pagherò di meno”.
O da te si usa rinegoziare in questo modo?
Con l’accordo si può rivedere tutto,senza no.

:riflessione:

L'acquirente potrebbe riscontrare vizi, oppure mettere in campo pretesti, sostenuti ovviamente da perizie di parte.

Atteso che non potrebbe rinegoziare nulla senza averne alcuna motivazione.

Attivita' consentite e diffussissime, pure per sgonfiare o gonfiare i valori, per richiedere un mutuo.

Che ovviamente incidono sul prezzo.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
non essendoci motivazioni

L'azione dell'acquirente pare mossa proprio a ricercare tali motivazioni.

Questa azione, di parte acquirente, e' la preoccupazione della Irene.

Non il contrario.

Ovvero l'azione propria, di parte venditrice, riferita alla bonta' del suo bene, che e' in via di trasferimento.

Questo, sommato alla posticipazione gia' avvenuta della data del rogito per mezzo di parte acquirente, induce la nostra amica, ad avere un leggittimo sospetto.

Meglio farebbe quindi, ad escludere ogni altra azione preliminare, che possa turbare la stipula dell'atto definitivo che gia' avrebbe dovuto, trovare luogo.
 
Ultima modifica:

Irene G

Membro Junior
Privato Cittadino
In pratica non si può esser tranquilli fino alla visualizzazione dell'accredito sul proprio conto corrente. Potrebbero anche rimandare il rogito proprio sulla motivazione che non sono stata disponibile a fargli venire un altro geometra a casa mia...
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
In pratica non si può esser tranquilli fino alla visualizzazione dell'accredito sul proprio conto corrente. Potrebbero anche rimandare il rogito proprio sulla motivazione che non sono stata disponibile a fargli venire un altro geometra a casa mia...

Questo no Irene.

Il contratto preliminare e' gia' in essere.
Nella stessa forma prevista per quello definitivo.
Come prefissa la norma.

L'immobile e' stato visto e piaciuto.

Tanto che, si e' arrivati ad una fusione economica di un accordo, che ne stabilisce l'effettivo trasferimento.
Che puo' avvenire solo in sede rogante.

Il nome piu' volgare, di questo contratto, si definisce compromesso.

Ovvero una promessa reciproca di andare a stipulare il nuovo contratto.
Ovvero il definitivo.

La promessa te l'hanno gia' fatta.
Ora devono soltanto mantenerla convocandoti al rogito.

Anche se nel frattempo, hai deciso di andare in Alaska e di rientrare solo la mattina fissata per il rogito.

Se hanno qualcosa da ridire o contestare, non c'e' altro luogo piu' indicato, che quello del rogito.

Luogo, deputato a regolare i conti e gli scambi, con effetti reali.
 
Ultima modifica:

Irene G

Membro Junior
Privato Cittadino
Questo no Irene.

Il contratto preliminare e' gia' in essere.
Nella stessa forma prevista per quello definitivo.
Come prefissa la norma.

L'immobile e' stato visto e piaciuto.

Tanto che, si e' arrivati ad una fusione economica di un accordo, che ne stabilisce l'effettivo trasferimento.
Che puo' avvenire solo in sede rogante.

Il nome piu' volgare, di questo contratto, si definisce comprommesso.

Ovvero una promessa reciproca di andare a stipulare il nuovo contratto.
Ovvero il definitivo.

La promessa te l'hanno gia' fatta.
Ora devono soltanto mantenerla convocandoti al rogito.

Anche se nel frattempo, hai deciso di andare in Alaska e di rientrare solo la mattina fissata per il rogito.

Se hanno qualcosa da ridire o contestare, non c'e' altro luogo piu' indicato, che quello del rogito.

Luogo, deputato a regolare i conti e gli scambi, con effetti reali.

Da noi il vero e proprio compromesso non c'è stato sempre per volontà degli acquirenti, i quali avrebbero preteso ne pagassi la metà (in realtà hanno detto lo richiedeva il loro notaio). Ad ogni modo, forse mi sto esagerando con i sospetti ma vorrei tutelarmi senza per questo far innervosire la signora, la quale aveva fatto saltare altra data (questa settimana) adducendo di essere fuori ma per venire con il geometra a quanto pare no.
 
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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Da noi il vero e proprio compromesso non c'è stato sempre per volontà degli acquirenti, i quali avrebbero preteso ne pagassi la metà (in realtà hanno detto lo richiedeva il loro notaio). Ad ogni modo, forse mi sto esagerando con i sospetti ma vorrei tutelarmi senza per questo far innervosire la signora, la quale aveva fatto saltare altra data (questa settimana) adducendo di essere fuori ma per venire con il geometra a quanto pare no.

Vabbe'... Hai la proposta.

Pure assistita dal tuo legale e pure con acconti versati e incassati a piu' riprese hai detto no...?

A volte questo strumento, per come strutturato, vale quanto un contratto preliminare.

Se sei stata assistita da un legale dubito che il contratto non ne abbia le caratteristiche.
Di solito, i legali che assistono i venditori, fanno perfino finta che non esistano le clausole sospensive.

Detto questo, nella compravendita, il venditore e' sempre la parte piu forte della contrattazione.
L'acquirente, altro non puo' fare, che subirne le sue azioni.

Volendo fare un paragone, sugli equilibri di forza, si puo' senz'altro sostenere che il venditore e' il lupo.
Mentre l'acquirente una pecora.

Quindi se uno e' lupo meglio farebbe a non avere paura.
 

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