PyerSilvio

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Agente Immobiliare
, che con tutta probabilità la mancanza di abitabilità non deriva dall'abuso totale

Esattamente.

L'immobile è censito, con pratiche edilizie già espletate, oltre ad un ricorso di concessione in sanatoria, determinano ipso facto, che il fabbricato non può essere abusivo.


diatriba tra comune e impresa per il posizionamento delle panchine e della fontana dell'area verde...) di cui però i proprietari degli immobili nulla sanno..

Mi è capitato anche a me.

Una casa in costruzione, non più ultimata per sopraggiunti gravi problemi di salute del costruttore e svenduta, per l'impossibilità di ottenere la dotazione del certificato.

L'immobile faceva parte di un contesto di diversi complessi.

La concessione non veniva rilasciata, per le aree verdi in comune tra i residenti, e soggette a supercondominio, che non si era provveduto ad alienare.

Di fatto un pezzetto di giardino microscopico con sopra due panchine.

Tre mila euro la spesa totale per sistemare le questioni.

Costi che ha sostenuto la parte acquirente per conto di tutti gli altri residenti.

Ti credo.

Centocinquantamila euro una casa indipendente da trecento metri quadri.
 

DesertTrip

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti.
1. Nel caso in cui decidessi di fare la proposta prima che l'agibilità sia concessa, come va formulata una proposta d'acquisto il più possibile sicura?
Ad esempio: l'acquisto è subordinato alla verifica della regolarità urbanistica, edilizia e catastale dell'immobile, gli oneri condoominiali sono stati pagati, non ci sono eredi della proprietà attuale e precedenti a rivendicare l'immobile, etc etc? Se potete darmi una formulazione quanto piu precisa e completa.
2. Inoltre. È opportuno fare un preliminare dopo la proposta o si puo passare direttamente al rogito?

Grazie
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Puoi condizionare la proposta ma gli devi date un termine entro il quale le verifiche devono essere fatte. Termine che non può coincidere con il rogito. Per quanto riguarda le spese condominiali chiedi la liberatoria alla data del rogito, documento che chiederà lo stesso notaio.
Io fossi in te per meglio disciplinare tutti gli aspetti dopo la scadenza della sospensiva farei la scrittura integrativa.
 

Manovale

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sono andato a ritrovare la compulsata legge 47/85:
forse qualche risposta c'è qui: Comma 19 - art. 35 - Legge 47/1985: 19. A seguito della concessione o autorizzazione in sanatoria viene altresì rilasciato il certificato di abitabilità o agibilità anche in deroga ai requisiti fissati da norme regolamentari, qualora le opere sanate non contrastino con le disposizioni vigenti in materia di sicurezza statica, attestata dal certificato di idoneità di cui alla lettera b) del terzo comma e di prevenzione degli incendi e degli infortuni. Credo che significhi (ma chissà se tutti la interpretano così!!) che: 1) il Certificato di Agibilità/Abitabilità DEVE essere rilasciato; 2) il fabbricato può NON essere in regola con le varie norme (e quindi anche quelle urbanistiche e igienico sanitarie); 3) non ci devono essere problemi statici (pertanto credo che un Certificato di Idoneità statica sia da chiedere);
Di fatto alle prime concessioni in sanatoria seguiva, in automatico; l' abitabilità
Ai Notai per rogitare occorreva:
nei primi tempi la copia della domanda di condono ed il versamento della prima rata; in seguito volevano il versamento dell' intero,
poi la concessione in sanatoria,
ora anche l' abitabilità;
Qualcuno eccepisce : il condono sana gli abusi amministrativi, a parte il diritto privato, distanze ecc. Non può invalidare leggi insormontabili, di pubblica utilità, di salute pubblica ecc.
Nel caso specifico consiglierei a DesertTrip di informarsi per bene sullo stato della domanda di condono, a che stato è, cosa sana. qui la concessione va rilasciata.
Un distinto signore, in centro a Firenze, si è visto rigettare una pratica di condono perché il fabbricato era tutelato dalla Soprintendenza,
Dopo 25 anni, alcuni passaggi di proprietà, versamento di sanzioni e oneri, un' autodenuncia
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Un distinto signore, in centro a Firenze, si è visto rigettare una pratica di condono perché il fabbricato era tutelato dalla Soprintendenza,
Dopo 25 anni, alcuni passaggi di proprietà, versamento di sanzioni e oneri, un' autodenuncia
Questo dipende da quale condono ha usufruito, da quando è stato istituito il vincolo e quando ha dichiarato di aver realizzato l'abuso. Occorre verificare perché in questi passaggi di prorietà non si è riscontrata l'insanabilita del bene.
 

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