Bagudi

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Forse nel mio post precedente andavo un pò di fretta e non mi sono spiegato bene. Faccio un esempio pratico: Per acquistare un immobile verso un acconto come caparra confirmatoria € 5.000 al compromesso; pago € 8.000 come provvigione all'Agenzia; pago € 500 al Notaio per redigere il compromesso e spese varie. La parte venditrice viene meno dicendo che ...abbiamo scherzato ... e mi si rimborsa solo il doppio della caparra € 10.000 (5000 + 5000) ??? Ma non esiste proprio..Caso diverso è se verso l'acconto come caparra confirmatoria di € 50.000 il che mi potrebbe mettere a riparo da sgradevoli sorprese in caso di restituzione della doppia caparra. Ecco perchè ha ragione Umberto quando dice che bisogna valutare caso per caso perchè una cosa è versare 5000/6000 € e un'altra è versare 50.000/60.000 come caparra confirmatoria. Quindi non è giusto dare risposte assolutiste come fa qualcuno... Che poi una causa duri 10 anni (se va bene) questo è un altro discorso, ma, per logica, penso che nessun giudice possa darmi torto a prescindere...




Credo che il significato di "caparra confirmatoria" sia legalmente lo stesso, sia che la caparra sia di 50.000,00 (come si faceva fino a qualche tempo fa....), sia che la caparra ammonti a 2.000,00....
Non possiamo fare distinzioni in merito, se non di ordine morale.... ma non è questo il caso.

Silvana
 

vavy

Membro Attivo
L'avvocato del venditore mi ha risposto che già il doppio della caparra è considerato risarcimento danni,e dunque per legge loro non aggiungono altro,il doppio e basta.

e ha ragione...

Scusate ancora,ma secondo voi se io decido di avere l'appartamento e di andare per le vie legali,quanto può durare la causa??é una cosa conveniente o solo tanto tempo perso e tanti soldi da pagre per le spese legali??

è conveniente o meno a seconda se è la casa che vuoi assolutamente o meno.... la durata della causa dipende moltissimo dal tribunale... tribunale che vai durata che trovi... i costi non sono quantificabili a priori, dipendono molto dalla piega che prenderà la causa.. la speranza è che il venditore alla notifica dell'atto di citazione sia ricondotto a più miti consigli e rogiti...
 

Umberto Granducato

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Agente Immobiliare
Forse nel mio post precedente andavo un pò di fretta e non mi sono spiegato bene. Faccio un esempio pratico: Per acquistare un immobile verso un acconto come caparra confirmatoria € 5.000 al compromesso; pago € 8.000 come provvigione all'Agenzia; pago € 500 al Notaio per redigere il compromesso e spese varie. La parte venditrice viene meno dicendo che ...abbiamo scherzato ... e mi si rimborsa solo il doppio della caparra € 10.000 (5000 + 5000) ??? Ma non esiste proprio..

Io credo che esista.........
In caso di inadempienza se tu recedidal contratto incassi la caparra o ne esigi il doppio (dipende quale parte sei).
Se invece chiedi la risoluzione fai una causa vera e propria e chiedi i danni trattenendo la caparra (dipende sempre da che parte sei) come principio di risarcimento. Se il danno ti è riconosciuto ti verrà integrata la caparra altrimenti potresti anche doverla restituire! :disappunto:
Io credo che quello che nessuno ha detto, limitandosi alla pura teoria, è che la tempistica è diversa: col recesso chiudi la partita, con la risoluzione avvii una causa che dura anni.
Il punto è: l'immobile nel frattempo è comunque commerciabile?
 

EnzoDm

Membro Attivo
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Credo che il significato di "caparra confirmatoria" sia legalmente lo stesso, sia che la caparra sia di 50.000,00 (come si faceva fino a qualche tempo fa....), sia che la caparra ammonti a 2.000,00....
Non possiamo fare distinzioni in merito, se non di ordine morale.... ma non è questo il caso.

Silvana

Il significato è lo stesso, .....è l'importo che è diverso. E, non per contraddirti, non è una questione morale bensì economica.
Infatti dopo aver conteggiato bene il tutto decido in piena autonomia se avventurami in una diatriba legale o meno! Se il doppio della caparra non mi copre neanche la provvigione che ho pagato e di cui posseggo fattura e non mi copre la parcella notarile (per il compromesso) che ho pagato e di cui posseggo ricevuta, ripeto...se non ci riesco con le buone, impianto una causa legale che mi dura anche dieci anni...ma alla fine sono convinto...il giudice mi darà ragione perchè i fatti sono fatti...le chiacchiere restano tali...Allora si che inserisco il discorso morale...
 

milanele

Nuovo Iscritto
Il significato è lo stesso, .....è l'importo che è diverso. E, non per contraddirti, non è una questione morale bensì economica.
Infatti dopo aver conteggiato bene il tutto decido in piena autonomia se avventurami in una diatriba legale o meno! Se il doppio della caparra non mi copre neanche la provvigione che ho pagato e di cui posseggo fattura e non mi copre la parcella notarile (per il compromesso) che ho pagato e di cui posseggo ricevuta, ripeto...se non ci riesco con le buone, impianto una causa legale che mi dura anche dieci anni...ma alla fine sono convinto...il giudice mi darà ragione perchè i fatti sono fatti...le chiacchiere restano tali...Allora si che inserisco il discorso morale...

e vabbè ma così non è troppo facile? o meglio prima si da 2000 eeuro perchè probabilmente fa comodo, però poi se va male di certo 4mila non bastano e allora via a chiedere le spese.
invece se si da 20mila e ne tornano 40mila nessuno dice niente? il principio deve essere uguale. anche perchè ricordiamoci sempre che se uno da 20mila probabilmente un venditore ci pensa due volte prima recedere dalla vendita. al contrario con 2mila o poco piu uno puo decidere di pagare ma tornare sui suoi passi.
 

EnzoDm

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Io credo che esista.........
In caso di inadempienza se tu recedidal contratto incassi la caparra o ne esigi il doppio (dipende quale parte sei).
Se invece chiedi la risoluzione fai una causa vera e propria e chiedi i danni trattenendo la caparra (dipende sempre da che parte sei) come principio di risarcimento. Se il danno ti è riconosciuto ti verrà integrata la caparra altrimenti potresti anche doverla restituire! :disappunto:
Io credo che quello che nessuno ha detto, limitandosi alla pura teoria, è che la tempistica è diversa: col recesso chiudi la partita, con la risoluzione avvii una causa che dura anni.
Il punto è: l'immobile nel frattempo è comunque commerciabile?

Non avevo letto il tuo post ma, anche se in maniera diversa, mi dai ragione, perchè io, appunto, non essendo soddisfatto del doppio della caparra, chiedo la risoluzione avviando una causa che dura anni. Ed è quanto ho cercato di far capire nel mio primo post. Per quanto riguarda l'immobile se poi è commerciabile o meno, onestamente, in qualità di acquirente, egoisticamente, a quel punto...me ne può fregar de meno...come dicono a Roma, anche se il tuo quesito è più che pertinente. Comunque, grazie!
 

EnzoDm

Membro Attivo
Agente Immobiliare
e vabbè ma così non è troppo facile? o meglio prima si da 2000 eeuro perchè probabilmente fa comodo, però poi se va male di certo 4mila non bastano e allora via a chiedere le spese.
invece se si da 20mila e ne tornano 40mila nessuno dice niente? il principio deve essere uguale. anche perchè ricordiamoci sempre che se uno da 20mila probabilmente un venditore ci pensa due volte prima recedere dalla vendita. al contrario con 2mila o poco piu uno puo decidere di pagare ma tornare sui suoi passi.

Cara Milanele il discorso intavolato da me non è riferito alla mia persona ma a qualsiasi soggetto che involontariamente e sottolineo...involontariamente, potrebbe rimanere coinvolto in una situazione del genere. Il fatto poi che una persona dia 2.000 o 3.000 € in acconto non è una questione di convenienza ma di necessità perchè, se mai, attende l'importo per il saldo da una banca per la richiesta di un mutuo. Il mio ragionamento, e, ripeto, non voglio essere frainteso perchè non mi ci sono mai trovato in una situazione del genere, è di una evenienza che potrebbe capitare ad un comune mortale che non è nè un cinico, nè un affarista, nè un imbroglione ma semplicemente una persona che stava acquistando la casa di una vita e per un motivo, che può essere valido o non, è obbligato ad ingoiare un brutto rospo...Tutto qui.
 

milanele

Nuovo Iscritto
ma infatti io ho scritto si da e non dai, proprio perchè si parlava in generele, la cosa mi è chiara e altrettanto io mi sono espressa in generale.

per esempio io sono nella posizione di aver dato 5mila euro, il venditore ne voleva 10mila per cos' dire sentirsi piu legato, ma come dici tu io di piu non potevo, mi sono presa un po il rischio e ne sono cosciente.
Poi è anche vero per dirla tutta che io sto trattando come privato e quindi non ho il pagamento di provvigioni, quindi non perderei pressochè nulla, in termini economici, casa a parte
 

NIKO 77

Nuovo Iscritto
Professionista
Ringrazio tutti per il contributo che state dando.............la mia vicenda non sarà all'ordine del giorno però mi ha lasciato veramente l'amaro in bocca!Avevo firmato il contratto a luglio con il rogito fissato a novembre,avevo già visto cucina,camera ecc......entusiasmo a mille e adesso a fine anno mi ritrovo con casini infiniti,avvocato,agenzia,soldi da riavere...........e nuova casa da cercare dopo che avevo anche progetti di matrimonio in tempi brevi!
Vi ringrazio nuovamente,mi avete consigliato,adesso sarà l'avvocato a tirare le somme,io per il momento cerco di passare un fine anno senza il pensiero della casa nella testa,con l'anno nuovo ripartirò da zero,cercherò una nuova casa e volterò pagina.
BUON ANNO a tutti!!!!
 

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