Bagudi

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Agente Immobiliare
Come ho già detto l'ipoteca gravente sull'immobile a garanzia del mutuo non può essere certamente causa di annullamento di un compromesso, il giudice si farebbe delle risate... e se il proprietario adempie ai suoi obblighi dubito che il giudice, quando mai prenderà in mano gli atti, con tutta probabilità vi darebbe torto....

Annullare un compromesso non è uno scherzo.
 

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Ciao Geppetto,
ti direi che le bugie hanno le gambe corte... o il naso lungo, a sencoda dei casi, e che, prima o poi, chi le racconta verrebbe punito ma, a differenza di quanto possa avvenire nelle favole, il mondo dei tribunali italiani e tutt'altro che incantato.
Potremmo definirlo incartato ma non certo incantato.
Spesso ci si trova di fronte a tempi abissali ed i giudici non sempre sono in grado di comprendere pienamente le dinamiche della situazione.
Nel vostro caso, secondo me, tua sorella farebbe male ad incapponirsi e l'esito della causa potrebbe non essere scontato.
Ma al di là del merito, ci si potrebbe trovare nella situazione di dover attendere per anni, nell'impossibilità di poter effettuare un nuovo acquisto e senza la disponibilità dell'immobile all'acquisto del quale si è attualmente vincolata.
Se il proprietario quindi non volesse proprio decidersi a risolvere il contratto, potrebbe essere saggio accettare qualche piccolo compromesso. Magari realizzando l'intercapedine tra bagno ed antibagno in cartongesso, in modo da poterlo rimuoverlo facilmente dopo il rogito.
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Magari realizzando l'intercapedine tra bagno ed antibagno in cartongesso, in modo da poterlo rimuoverlo facilmente dopo il rogito.
In modo che se poi fosse la sorella a dover vendere in futuro, avrà lo stesso problema dell'attuale venditore....è vero che, purtroppo, la giustizia italiana è lentissima e dai risultati incerti...ed è vero che a volte è meglio un compromesso piuttosto che confrontarsi con giudici e tribunali...è anche vero, però, che per comprare una casa si spendono centinaia di migliaia di euro ed essere obbligati a farlo per qualcosa che non piace, essendo pure presi in giro, non è proprio il massimo...
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
In modo che se poi fosse la sorella a dover vendere in futuro, avrà lo stesso problema dell'attuale venditore....è vero che, purtroppo, la giustizia italiana è lentissima e dai risultati incerti...ed è vero che a volte è meglio un compromesso piuttosto che confrontarsi con giudici e tribunali...è anche vero, però, che per comprare una casa si spendono centinaia di migliaia di euro ed essere obbligati a farlo per qualcosa che non piace, essendo pure presi in giro, non è proprio il massimo...
Scusami, visiti un casa che risulta essere modificata non ufficialmente, fai proposta di acquisto prima di documentarti adeguatamente e poi dici che è colpa del proprietario. No, non va bene così. Io dico che è colpa di entrambe le parti: del proprietario che ha effettuato delle modifiche abusivamente e dell'acquirente che forse ha sottoscritto una proposta di acquisto (una di quelle che segnano la vita di una persona solitamente) con troppa leggerezza. L'acquirente non ha in mano carte per verificare e costringere il proprietario a sanare l'abuso, ma è il proprietario che ricreando le condizioni originarie rientrerebbe in conformità. E voglio nuovamente dire che non sto appoggiando il proprietario, perchè questi casi sono all'ordine del giorno e sono un problema quotidiano anche per noi ai. Ora si cerchi un accordo che sicuramente verrà trovato perchè non conviene a nessuna delle due parti accanirsi in cause dagli esiti incerti.
 

Geppetto1234

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao, infatti ci troviamo ad un bivio e dobbiamo decidere, aver visto una cosa che ci andava ed aver saputo dopo che doveva essere tramutata in un qualcos'altro che non ci piace più, non è giusto.
E' anche vero che le cause costano e gli esiti chi li sa? L'avvocato dice che la ragione c'è...dice anche che magari una volta iniziata la causa si può trovare anche subito un accordo...insomma tutto può succedere. Ora come ora non sappiamo decidere..ma bisogno prendere una decisione definitiva e perseguirla. Il fatto è che se dovessimo comprare come dice l'avvocato dovremmo chiedere almeno una riduzione del prezzo. Fare in tutto e per tutto il loro gioco sinceramente non mi va.
 

alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Scusami, visiti un casa che risulta essere modificata non ufficialmente, fai proposta di acquisto prima di documentarti adeguatamente e poi dici che è colpa del proprietario.
A parte che nel caso specifico è venuta meno la buonafede contrattuale (da parte del venditore che sapeva e non l'ha detto), che...piccolo particolare...è obbligatoria per legge...qui siamo in presenza di dolo:
1) il bagno è stato progettato con l'antibagno (come risulta dalla pratica urbanistica) ma è stato realizzato senza;
2) esistono altre modifiche interne non autorizzate;
3) il mediatore non poteva non sapere e il fatto che non gli competano controlli specificatamente tecnici non è rilevante perché un professionista con un minimo di esperienza in materia sa benissimo che la norma sulla nullità dell'atto in mancanza di conformità è entrata in vigore ben 4 anni fa...un minimo di domande al proprietario le dovrebbe fare e capire se c'è qualcosa che va sistemata.
Il diritto dovrebbe essere una cosa seria...ma siamo in Italia....
 

Geppetto1234

Membro Junior
Privato Cittadino
Infatti io credo che se non risponderà (e non credo) all'ultima raccomandata dove richiediamo indietro la nostra caparra e basta, faremo causa, dove si chiederà per legge il doppio come prima domanda. e come domanda subordinata una congrua riduzione del prezzo. Potrebbe essere come spero che il proprietario vedendosi prospettare una causa (anche per lui comunque onerosa e con esiti incerti) si decida a chiudere con la sola caparra indietro. A conti fatti l'inadempiente a quanto scritto sul compromesso è lui non noi.[DOUBLEPOST=1405504480,1405504385][/DOUBLEPOST]Per lì'ipoteca anche io penso non sia una cosa grave ma l'avvocato mi dice che comunque anche quella è una dichiarazione mendace e che ci sono precedenti dove il contratto si è risolto anche solo per questo motivo...ripeto..non pagandolo nemmeno (l'avvocato) mi fido di ciò che dice.
 

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