Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Se sia folle non lo so ho fatto una riflessione non so se è giusto, l'ho scritto che non mi è mai capitato. Stiamo parlando non dell'incarico ma dell'accettazione di una proposta. Mettiamo che poi tua moglie non vuole piu vendere.

Se mia moglie non vuole più vendere (a parte il fatto che la riconvinco a farlo), devo rispondere in prima persona per gli impegni che mi sono preso.
La mia firma su un'accettazione mi rende responsabile nei confronti dell'acquirente anche per mia moglie.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
E dici nulla? Con l'accettazione tu ti obblighi a vendere e se sei in comproprietà ti obbligheresti per la tua quota e secondo me anche a tutela di chi si impegna e' meglio una procura notarile.

Quindi vorresti dirmi che tutte le volte che accetti un incarico di vendita per un immobile intestato a più persone (cosa molto frequente) tu ti fai firmare l'incarico e la succeviva accettazione da tutti i singoli proprietari o in alternativa ti fai portare una procura speciale rilasciata da chi è assente?

E' ovvio che in caso di assenza di uno o più proprietari l'ottimale è avere una procura, ma una cosa è l'opportunità di avere tale procura, altra cosa è l'obbligatorietà di tale procura.

Ripeto: se c'è una procura molto meglio, ma non è indispensabile ai fini dell'incarico e dell'accttazione.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Se mia moglie non vuole più vendere (a parte il fatto che la riconvinco a farlo), devo rispondere in prima persona per gli impegni che mi sono preso.
La mia firma su un'accettazione mi rende responsabile nei confronti dell'acquirente anche per mia moglie.

Pure questa, simile ad una discussione del passato, dove sono stato lapidato.

Alcuni colleghi, pare che non riconoscano, la differenza tra una formalita' di un contratto definitivo e quello di un atto che lo promette, perche' avvenga nel futuro.

Si vede che l'esperienza aiuta.

A distinguere le teorie dalle pratiche applicate.
 

Pasquale Vitale

Membro Ordinario
Professionista
Detto questo, ti suggerisco di fare o di seguire piu da vicino, qualche operazione immobiliare.
Se ti riesce.

A renderti conto, di come funzionino nella pratica, determinate situazioni.

Ti giovera' pure, prendere un po' di aria fresca, distogliendo la testa, forse mantenuta troppo, sopra ai libri.

Caro Piersilvio peccato che, a differenza tua, io sono un investitore immobiliare e investo i MIEI soldi, per cui le mie operazioni le seguo MOLTO da vicino (da diversi anni) e con molto interesse.

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Il problema è che quando le cose vanno storte perchè non sono stati in grado di gestire bene l'operazione, chi ci rimette è sempre chi, come nel caso di Giuseppe, ha investito soldi e tempo.

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Ultima modifica di un moderatore:

Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Buongiorno, io credo che se il documento B non aveva indicata una nuova data di decadenza della proposta è valevole la data del documento A in oltre non dimentichiamoci le responsabilità del mediatore nel fatto che può vendere l'immobile ma sarà lui stesso responsabile della parte che non ha firmato il documento e che però a citato nella proposta. Quindi fermo restando che a mio avviso la proposta è decaduta Hai tutti i diritti di richiedere i danni all'agente immobiliare che non ha adempiuto nei tempi giusti ed ha fatto incassare 'assegno.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Quindi secondo questa folle logica, se io volessi vendere casa mia (intestata a me e a mia moglie) se mia moglie non mi sottoscrive una "procura speciale" non posso sottoscrivere un incarico di vendita e un'accettazione eventuale, e se lo faccio non sono validi?

Mi sa che abbiate preso una cantonata grossolana!

Come ho raccontato proprio ieri in un altro 3D, l'unica causa che ho perso è quella in cui l'incarico in esclusiva era stato firmato solo dal marito in comunione dei beni, e nella mia proposta c'era anche la clausola che il coniuge in comunione dei beni si impegnava anche per l'altro coniuge.

Ho venduto l'immobile, ma la moglie non ha controfirmato la proposta.

Siamo andati in causa e ho perso perchè per il giudice ci vogliono le firme di tutti i proprietari (anche se in comunione dei beni...) in qualunque documento impegnativo.

Fate voi...

Per me, se vanno in causa, proprietario e agenzia perdono.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Come ho raccontato proprio ieri in un altro 3D, l'unica causa che ho perso è quella in cui l'incarico in esclusiva era stato firmato solo dal marito in comunione dei beni, e nella mia proposta c'era anche la clausola che il coniuge in comunione dei beni si impegnava anche per l'altro coniuge.

Ho venduto l'immobile, ma la moglie non ha controfirmato la proposta.

Siamo andati in causa e ho perso perchè per il giudice ci vogliono le firme di tutti i proprietari (anche se in comunione dei beni...) in qualunque documento impegnativo.

Fate voi...

Per me, se vanno in causa, proprietario e agenzia perdono.

Può essere, ma tutti sappiamo bene che una causa civile persa in prima istanza non significa nulla; per questo è previsto un secondo ed un terzo grado di giudizio.

Anch'io ho perso una causa civile in primo grado, salvo poi vincerla in secondo grado.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Caro Piersilvio peccato che, a differenza tua, io sono un investitore immobiliare e investo i MIEI soldi, per cui le mie operazioni le seguo MOLTO da vicino (da diversi anni) e con molto interesse.

Detto questo, consiglio a TE di metterti un pochino a studiare perchè di agenti "poco preparati" e presuntuosi ne ho conosciuti a bizzeffe.

Il problema è che quando le cose vanno storte perchè non sono stati in grado di gestire bene l'operazione, chi ci rimette è sempre chi, come nel caso di Giuseppe, ha investito soldi e tempo.

Impara a mettere da parte l'ego, le opinioni personali e la presunzione, perchè stai parlando di persone che fanno enormi sacrifici per comprarsi una casa.

E studia!

Il Giuseppe non procede alla vendita, citando testualmente, "per sopravvenute difficolta' ".
Il danno lo cagiona quindi.

Detto questo, va da se' che un mediatore, dovrebbe avere l'accortezza, di raccogliere tutte le firme necessarie, affinche' non accadano turbative, ad inibire la compravendita.

Rispondendo alla @Bagudi una rondine non fa' primavera.
..e se e' stata lei ad edulcorare un mio post, abbia il buon senso, di cancellare anche quello postato dalla controparte.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Può essere, ma tutti sappiamo bene che una causa civile persa in prima istanza non significa nulla; per questo è previsto un secondo ed un terzo grado di giudizio.

Io no.
E da allora, per me non esiste proprio prendere un incarico di un immobile cointestato senza tutte le firme, e altrettanto per quanto riguarda l'accettazione.

Il nostro collega @Antonello recentemente in una causa analoga ha avuto anche il risarcimento del danno per mancata vendita.
 

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