Slartibartfast

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Agente Immobiliare
L'immobile di cui parlo è di classe A4 (quindi classe popolare), il discorso che tu fai andrebbe bene per immobili di qualità media/alta che vengono acquistati da persone che non hanno particolari difficoltà economiche o comunque possono comprare un po' quello che gli pare e la scelta è ampia. Credo che guardare al mercato solo con gli occhi del denaro senza un minimo di etica non sia corretto. Mi spiego meglio, è vero che la casa "te la compri se te la puoi permettere" ma a mio avviso:
1) non è eticamente corretto fare questi giochi con immobili "popolari", rischi di chiudere le porte a tutte quelle persone come me che hanno un contratto di lavoro stabile ma che certo di famiglia non sono benestanti e possono accedere solo a determinati prezzi;
2) devi essere onesto e dire subito che si tratta di un'asta al rialzo invece di convocare tutti alla stessa ora per fare un'asta "involontaria". Queste sono operazioni di marketing studiate a tavolino e lavorando proprio nel marketing posso dirti che questi "giochi" li facciamo con aziende con fatturati a 9 zeri, non con il calzolaio dell'angolo del paese.
Poi, questo è il paese dei furbi per carità, quindi probabilmente il fatto che la cosa venga trovata "normale business" non mi sorprende.

Se la stessa cosa la fai anche tu per lavoro, come fai a dire che è "il paese dei furbi" e che non è normale business? Mi sembra un po' ipocrita. Il marketing va bene se lo studi e lo fai tu agli altri ma non se lo fanno gli altri a te?

Detto questo, l'alternativa quale sarebbe? che l'agenzia ti dia un appuntamento, sospenda tutti gli altri appuntamenti per la casa in modo che tu abbia una settimana per pensarci e poi se vuoi fai la tua proposta oppure anche no? Non pensi che in questo modo il proprietario sarebbe danneggiato?
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Da qualche mese sono alla ricerca di un immobile da acquistare a Bologna dove vivo e sto iniziando con gli appuntamenti e le visite alle case. La scorsa settimana mi imbatto in un annuncio che mostra la casa perfetta per le mie esigenze a un prezzo veramente buono. Contatto immediatamente l'agenzia, Remax, e mi dicono di aver organizzato una visita open house, ovvero tutti gli interessati possono andare a vedere l'immobile tra le 15 e le 16 di sabato. L'agente in loco durante la visita prende tutti gli appuntamenti di tutti gli interessati a fare la proposta per metterci tutti in "asta", ovvero chi offre di più si prende la casa. Tipico modello americano in cui hai 20 minuti per vedere la casa e 1 giorno per decidere se fa per te. Risultato: prezzo rialzato e dunque fuori mercato, zero possibilità per approfondire le caratteristiche della casa non avendo umanamente il tempo di leggere i documenti e fare verifiche più approfondite e appuntamento sbrigativo in quanto fuori dalla porta c'è la fila di persone che attende il proprio turno (origliando probabilmente alla porta per capire che offerta fare).

Non sono un avvocato ma credo (o meglio spero) esista una regolamentazione della compravendita immobiliare che tuteli il consumatore dandogli la possibilità di visionare la casa e andare in trattativa equa, non all'asta. Sbaglio? Qualcuno mi sa dare una valutazione del caso per capire se è illegale?
Mah.... a me risulta che l' OPEN HOUSE sia un semplice sistema di far VEDERE una casa senza dover fissare appuntamenti particolari, ma semplicemente facendo sapere per tempo tramite pubblicità di vario genere

NON mi risulta che di norma si facciano le aste in loco, può essere che l'agente incaricato di presiedere alle visite abbia alzato un pò il gomito e pensasse di poter fare aste...
 

CheCasa!

Moderatore
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Agente Immobiliare
Da qualche mese sono alla ricerca di un immobile da acquistare a Bologna dove vivo e sto iniziando con gli appuntamenti e le visite alle case. La scorsa settimana mi imbatto in un annuncio che mostra la casa perfetta per le mie esigenze a un prezzo veramente buono. Contatto immediatamente l'agenzia, Remax, e mi dicono di aver organizzato una visita open house, ovvero tutti gli interessati possono andare a vedere l'immobile tra le 15 e le 16 di sabato. L'agente in loco durante la visita prende tutti gli appuntamenti di tutti gli interessati a fare la proposta per metterci tutti in "asta", ovvero chi offre di più si prende la casa. Tipico modello americano in cui hai 20 minuti per vedere la casa e 1 giorno per decidere se fa per te. Risultato: prezzo rialzato e dunque fuori mercato, zero possibilità per approfondire le caratteristiche della casa non avendo umanamente il tempo di leggere i documenti e fare verifiche più approfondite e appuntamento sbrigativo in quanto fuori dalla porta c'è la fila di persone che attende il proprio turno (origliando probabilmente alla porta per capire che offerta fare).

Non sono un avvocato ma credo (o meglio spero) esista una regolamentazione della compravendita immobiliare che tuteli il consumatore dandogli la possibilità di visionare la casa e andare in trattativa equa, non all'asta. Sbaglio? Qualcuno mi sa dare una valutazione del caso per capire se è illegale?

Ciao Pierpaolo,
Ti espongo le mie convinzioni personali.
1) non credo che tu possa richiamare il codice del consumo.
Tu puoi definirti consumatore di un vasetto di Nutella rispetto alla Ferrero che produce questa pericolosa leccornia. Ma non nei confronti di un privato che te ne ceda un vasetto.
Così pure nel tuo caso si tratta di rapporto privato-privato nel quale non è presente un soggetto debole che si contrappone ad un soggetto forte.
2) l'"open house", così come ce lo hai descritto, non può rientrare trai processi di "mediazione" cui dovrebbero attenersi i professionisti nostrani. Non a caso si tratta di una strategia americana. Ed in America l'agente immobiliare non è un mediatore... incassa solo dal proprio cliente (il venditore in questo caso) e si ripropone di fare i soli interessi di questi.
In funzione di ciò, deontologicamente parlando, non credo che la modalità di vendita proposta dal collega sia pienamente compatibile con la richiesta di una provvigione all'acquirente.
Sempre che di asta diretta si tratti. Altra cosa sarebbe raccogliere il semplice elenco dei soggetti interessati per richiamarli singolarmente in altra sede al fine di perfezionare un contratto univoco e non in aperta competizione con altri alternativi...
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare

CheCasa!

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Agente Immobiliare
Se l'agente immobiliare agiva solo nell'interesse del venditore e non richiedeva quindi mediazione all'acquirente si farebbe veramente fatica a comprendere le doglianze di Pierpaolo. È evidente che in rappresentanza dei soli interessi del venditore, il professionista debba perseguire per quest'ultimo il massimo profitto possibile...
 
P

Pierpaolo fredderi

Ospite
Sì ma ragazzi, qua abbiamo un problema di comprensione della lingua scritta.
"mi pareva di aver letto", "bisognerebbe capire meglio", ho scritto due post con tutti i dettagli, a me sembrate un pochino ritardati.
Grazie per lo sforzo comunque.
 

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