bobush

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Privato Cittadino
Rispondo a PyerSilvio: perchè 15 giorni sono antipatici? Per il venditore o per l'AI che così, insieme, possono giocare al rialzo con altri potenziali acquirenti, forti della proposta già in loro mani? No, mi dispiace, ma mai accetterò un simile termine come potenziale acquirente. Se venditore e AI (che deve tutelare anche me, ricordiamocelo bene!!) stanno operando correttamente, sono in grado di dare risposta anche in tre giorni, ma anche meno, esistendo la PEC e i corrieri espresso che nel giro di qualche ora possono recapitare un plico... Sempre se non sussistono, come già detto, condizioni ostative ad un termine così breve. Non prendiamoci in giro, sappiamo bene perchè vengono indicati 15/20 giorni. Potrei dirvi che, recentemente, un AI ha affermato che i 20 gg. richiesti all'acquirente erano "imposti" dalla propria Società (una delle più note RE italiane) e presenti/stampati sul proprio modulo di proposta. E' bastata mezz'ora per sconfessarlo!
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
In realtà 15/20 gg. possono far comodo in alcuni casi particolari, per es. quando l'AI ritira più proposte contemporaneamente da analizzare ed eventualmente presentare al venditore.
 

bobush

Membro Junior
Privato Cittadino
Ritorna in "ballo" l'art. 11 del Codice (che per alcuni non vale niente). Se un AI (che, ripeto ancora una volta, è un mediatore e non un mandatario) riceve una proposta, deve astenersi dall'accettare nuove proposte, in attesa della decisione del venditore...altrimenti sarebbe come mettere all'asta l'immobile, sperando in offerte sempre migliorative della precedente. No, mi dispiace, non può essere così, ed apprezzo molto il comportamento di una Agenzia immobiliare di Roma che, recentemente, dopo aver ricevuto una proposta, ha correttamente informato altri potenziali visitatori ed acquirenti dell'esistenza della offerta (già inoltrata a parte venditrice), non potendo quindi, in attesa della risposta entro i 5 gg. stabiliti, avviare altri contatti, ma soltanto dopo la scadenza di detto termine. Complimenti a questa Agenzia.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Ribadisco che il codice non vale nulla. Tutto quello che non è espressamente vietato dalla legge o è ai limiti della legalità si può fare. Fa parte delle strategie di marketing.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ritorna in "ballo" l'art. 11 del Codice (che per alcuni non vale niente). Se un AI (che, ripeto ancora una volta, è un mediatore e non un mandatario) riceve una proposta, deve astenersi dall'accettare nuove proposte, in attesa della decisione del venditore...altrimenti sarebbe come mettere all'asta l'immobile, sperando in offerte sempre migliorative della precedente. No, mi dispiace, non può essere così, ed apprezzo molto il comportamento di una Agenzia immobiliare di Roma che, recentemente, dopo aver ricevuto una proposta, ha correttamente informato altri potenziali visitatori ed acquirenti dell'esistenza della offerta (già inoltrata a parte venditrice), non potendo quindi, in attesa della risposta entro i 5 gg. stabiliti, avviare altri contatti, ma soltanto dopo la scadenza di detto termine. Complimenti a questa Agenzia.
Mi spiace ma non condivido del tutto, anzi.
1) Se mi fai una proposta al ribasso e il giorno dopo mi chiama un altro cliente, che già aveva visto la casa, e mi dice che vuole farla a prezzo pieno, dimmi perché dovrei recare un danno economico al venditore?
2) 3 giorni sono pochi comunque, e potrebbero comunque essere visti in maniera diversa a seconda del ribasso che mi fai. Se offri 1.000 euro in meno è una cosa, se offri 20.000 in meno è un'altra
3) Un buon Agenti Immobiliari deve tutelare le parti e non solo che fa l'offerta, che a meno di assurdità, può benissimo farla come li pare....ma non pretendere di avere un'esclusiva dal momento dell'offerta.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
riceve una proposta, deve astenersi dall'accettare nuove proposte, in attesa della decisione del venditore...
Perfetto.

L'agente quindi nemmeno informa il proprietario che c'era un tizio che voleva offrire 30.000 euro in più, senza mutuo e rogito entro un mese. Questo ovviamente prima dell'accettazione della prima proposta.

Ma nemmeno gli telefona per dirlo. C'è già una proposta!
Va in accettazione e via.

Poi succede che il venditore se ne accorge e addirittura riesce a provare il fatto.

Prima si incatza (l'agente gli ha procurato un mancato introito di 30K) e poi magari ha anche voglia di fargli causa.

Infatti:

"Il mediatore deve comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell'affare, che possono influire sulla conclusione di esso."

Primo comma Art. 1759 del codice civile che a livello legale, permetti, vale un po' di più di un (ipotetico) codice deontologico di una sola delle associazioni.


altrimenti sarebbe come mettere all'asta l'immobile, sperando in offerte sempre migliorative della precedente.
E quale sarebbe il problema? E' il commercio!


Comunque io li capisco gli agenti immobiliari (quelli seri), perché rimane il fatto che un mediatore atipico, in questi casi, si trova nel dilemma:

- o rischia di far incatzare il venditore (con realisticamente scarse possibilità che se ne accorga e ancora più scarse che gli faccia causa veramente)

- o rischia di far incatzare l'acquirente (evento assai più probabile che succeda)

La maggior parte degli agenti sceglie la prima opzione.
 

bobush

Membro Junior
Privato Cittadino
Evidentemente non riesco a farmi capire. L'AI è un mediatore e non un mandatario. Se dopo aver accettato una proposta, nelle more del termine di 15/20 gg, fa' in modo che ne arrivi un'altra migliore (perchè negare che potrebbe essere proprio lui a suggerire il nuovo importo in aumento ad altro visitatore/potenziale acquirente nel frattempo intervenuto, comunicandogli l'esistenza di una offerta in essere di tot importo?), cura gli interessi del venditore (maggior incasso) e suoi (maggiore provvigione), con un "commercio" sleale a danno del primo proponente. Ognuno del forum è libero di pensarla come vuole, ma certamente, a mio giudizio, un simile comportamento dell'AI non risulta trasparente. Per questo, ribadisco, "se vuoi una offerta, caro AI (che poi vai a percepire da me una sontuosa provvigione, certamente molto più alta di quella riconosciutati dal venditore), accetti tre giorni come dico io altrimenti ti saluto". Se l'offerta verrà rifiutata, ed è un pieno diritto del venditore, l'AI potrà infatti ricominciare subito con la ricerca di nuovi clienti, che, se esistono, si faranno certamente avanti in breve tempo. Un termine molto lungo, quindi, gioca a favore del venditore e un AI serio non dovrebbe prestarsi a ciò.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
E' vero, il Codice non conta nulla(ma allora perchè richiamarlo al momento di di iscriversi?);

Chi è che lo richiama ?

Quando ti iscrivi al REA della Camera di Commercio non hai alcun Codice Deontologico.

per esercitare la professione, è obbligatoria l'iscrizione all'Albo,

ìNon esiste l'Albo degli Agenti Immobiliari, purtroppo.
Esiste solo l'iscrizione alla Camera di Commercio.
 

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