alessandro66

Membro Senior
Privato Cittadino
Semplicemente non viene incassato un assegno .... A mio avviso non C e riciclaggio.... La pratica non presenta anomalie il prezzo è reale e lui non è stato adempiente... Voglio solo trovare una soluzione... Poi scusi ma se faccio una rettifica alla fine poi ho pagato tasse in più ..... Correggetemi se sbaglio voglio consigli dato che non sono ferrato in materia
L'IVA in più l'hai pagata comunque, prova a sentire il notaio, magari con la rettifica dell'atto e una diminuzione del prezzo potrebbe esserci la possibilità di recuperare L'IVA in eccedenza ma è solo una mia ipotesi...poi, scusa ma dici di non essere esperto e cercare soluzioni ma siccome non ti piacciono quelle che ti sono state prospettate, allora non vanno bene...a tuo avviso non c'è riciclaggio...allora ti spiego il dubbio che fa sorgere tutta questa operazione...ovvero che la somma intera sia stata dichiarata per non avere problemi in atto e con la banca, per poi inventarsi la problematica della solvibilità e completare il pagamento in nero. Siete tutti in buonafede? Perfetto, fate i passaggi giusti, con tutte le pezze d'appoggio e un nuovo atto trascritto.
 

Wolf

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Io non ho alcun problema e' solo strano il perché anche il mio avvocato non mi ha fatto sorgere dei dubbi in quanto per lui a andava bene una scrittura privata redatta da lui stesso ... Questo è il mio dubbio ... Mi ha rassicurato con la sua superficialità dicendo che mai sarei stato soggetto a controllo per questo motivo
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ascolta al rogito non c'è stato il saldo del prezzo chiaro?
Se fosse come dici tu il perito della banca non avrebbe fatto quella perizia con quel valore. Ripeto 30.000 sono tanti su un valore di 95.000 significa che mancavano un bel po di cose ma non gli intonaci del box chiaro? E la banca non sarebbe contenta di quella massiccia restituzione. Avete dichiarato un prezzo diverso questo é preso il mutuo e bloccato un incasso di diritto del costruttore amico. E in modo pacifico non glieli dai perché fai tu perché lui non li ha. E per forza daglieli e vedrai che li finisce questi lavori. Perché devi finirli tu. Con quali garanzie. É questo che non funziona e credimi ci andranno giù duri. Dovete dimostrare molte cose e la banca non starà a guardare. Potrebbe chiedere il rientro.
 

Wolf

Membro Ordinario
Privato Cittadino
La banca gia sa la situazione dato che mi ci ha portato lui è tutti i mutui li fa esclusivamente con loro...Io credo che il costruttore abbia problemi di liquidità e se incassa l assegno Nn finisce i lavori .... Questo lui mi ha detto ... Ikmq se qualora pretendono la riscossione dell assegno entro i 5 anni io Nn ho problemi a coprirlo.. Un modo si trova ... Ma credo che sentirò un notaio il quale mi dovrebbe consigliare in meglio ....magari dilazionando gli assegni .... Ripeto adesso Nn ho disponibilità della cifra totale credo che l importante sia pagare ...
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Fatto un mutuo di 65000 quindi assegno circolare della banca di 60000 più uno non trasferibile del mio conto corrente di 30000 ,dopo il rogito il costruttore non riesce a terminare i lavori di rifinitura della casa del garage e delle parti condominiali quindi di comune accordo abbiamo fatto una scrittura privata nella quale lui non incassa l assegno di 30000 purché tutti i lavori siano a mio carico ....

Ciao Wolf, nessuno ha avuto ancora il coraggio di dirtelo esplicitamente ma molti lo hanno certamente pensato.

Utilizzi un nick quindi giochiamo a carte scoperte.

Saldo di 30.000 con assegno bancario
Mutuo di 65.000 contro 60.000 versate effettivamente al costruttore.

Assegno mai incassato....

Diciamo che tutti questi particolari farebbero pensare che venditore ed acquirente si fossero messi d'accordo, prima del rogito, di seguire questa strada.

Diciamo che lo avevano fatto per non correre rischi in merito all'erogazione del mutuo.

E che quindi ritenevano la scrittura di restituzione dell'assegno sufficiente per non incorrere in nessun problema.

Quello che tutti ti stanno dicendo è che questa scrittura non basterebbe. Che, almeno, sarebbe meglio che venisse emessa una nota di credito.
I rischi che corri non sono legati al pezzo di carta restituito ma a quelle eventuali implicazioni di dolo che potrebbero essere rilevate in riferimento al suo mancato incasso...

Basta che ci sia consapevolezza.

Un'altra cosa: vedi di conservare molto diligentemente la scrittura che avete firmato.
 

Wolf

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Ciao che casa ho appena parlato con il consulente del mutuo e mi ha detto che il problema più grosso potrebbe essere il suo ....è possibile contattarti in privato così ti spiego meglio ???? Grazie

Come
Ciao Wolf, nessuno ha avuto ancora il coraggio di dirtelo esplicitamente ma molti lo hanno certamente pensato.

Utilizzi un nick quindi giochiamo a carte scoperte.

Saldo di 30.000 con assegno bancario
Mutuo di 65.000 contro 60.000 versate effettivamente al costruttore.

Assegno mai incassato....

Diciamo che tutti questi particolari farebbero pensare che venditore ed acquirente si fossero messi d'accordo, prima del rogito, di seguire questa strada.

Diciamo che lo avevano fatto per non correre rischi in merito all'erogazione del mutuo.

E che quindi ritenevano la scrittura di restituzione dell'assegno sufficiente per non incorrere in nessun problema.

Quello che tutti ti stanno dicendo è che questa scrittura non basterebbe. Che, almeno, sarebbe meglio che venisse emessa una nota di credito.
I rischi che corri non sono legati al pezzo di carta restituito ma a quelle eventuali implicazioni di dolo che potrebbero essere rilevate in riferimento al suo mancato incasso...

Basta che ci sia consapevolezza.

Un'altra cosa: vedi di conservare molto diligentemente la scrittura che avete firmato.[/QUOT


Hai ragione te anche se da quel che ho capito chiedendo info e' una pratica abbastanza diffusa... Ne parlano come se fosse da tutti i giorni e quindi noi comuni mortali ci fidiamo ceca mente ... Classico metodo all italiana .. Quindi devo conservare ad ogni modo la scrittura privata la quale avrà pur una valenza .....
 
Ultima modifica di un moderatore:

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Secondo me è abbastanza chiaro che è un tacito accordo tra Wolf e il costruttore per coprire la magagna avallata dal perito nel valutare l'immobile che ha periziato attribuendogli un valore tale da far rientrare la perizia in una base di congruità rispetto il rapporto LTV consentito dall'Istituto stesso ....

ovvero se la banca eroga il 75% /80 ... prendendo come riferimento il valore più basso tra preliminare e risultato della perizia ... presupponendo che si è riusciti tramite un preliminare e con la negligenza/accondiscendenza del perito a far quadrare i valori è ovvio che a delibera ottenuta il problema che sorge è quello di far figurare l'avvenuto pagamento del 25%/30% che doveva essere versato al venditore ... la differenta tra LtV Loan To Value ovvero
(importo del mutuo erogato rispetto al valore dell'immobile)

- Scusa Wolf nonostante tu stai dando te stesso per far trasparire la tua buona fede mi resta difficile pensare che la storia che stai descrivendo corrisponda al 100% di verità ..... poi se vogliamo possiamo pure credere che i bambini li porta la cicogna -

Queste sono le situazioni in cui più vai a smuovere e più si sente emergere il cattivo odore .......

Qualsiasi rettifica dell'atto di compravendita tu possa provare a chiedere metterebbe in discussione il successivo (anche se contestuale) atto di mutuo ..

:occhi_al_cielo: pensandoci meglio forse no da un punto di vista meramente formale riferito all'atto di mutuo ..... in quanto il datore d'ipoteca sei tu ... ma sicuramente l'atto successivo di mutuo sarebbe viziato dal precedente atto che non può essere rettificato su un errore che non è di natura superficiale ( vedi errore nel riportare dei dati riferiti a toponomastica o magari un codice fiscale riportato male) ma bensì un elemento sostanziale che è il prezzo pattuito e le modalità dei pagamenti ...

Della serie ( più vai a smuovere il cioccolato e più si sente odore di vaniglia) ... ache se il detto originario è leggermente diverso.

Diciamo che da un punto di vista meramente fiscale le imposte l'hai/avete regolarmente pagate ...
Il problema sorgerebbe laddove ci dovesse essere un controllo riferito alla tracciabilità dei pagamenti e si riscontrasse che la somma a differenza anche se un titolo in atto è stato riportato, detta somma di fatto non è uscita dal tuo conto per transitare sul conto del venditore .....

Qui potrebbe sorgere il problema di doverne giustificare il motivo ...
(questo giustificherebbe il consiglio dato dall'avvocato nel disporre di una pezza d'appoggio sottoscrivendo una scrittura privata che non ti mette a riparo ma si rivelerebbe utile per una tesi difensiva in caso di probabile accertamento)

La storiella dei lavori non più effettuati ma che dovevano essere eseguiti risulterebbe poco credibile a meno che questa situazione (obbligo di ultimare) non fosse stata preventivamente menzionata in atto.
(ma uno acquista nello stato di fatto in cui l'immobile si trova .. qualsiasi differente pattuizione riferita ad una prestazione non eseguita ma da eseguire a mio dire è inquadrabile in un atto sospensivamente o risolutivamente condizionato da tale evento futuro
(non sono avvocato ma è una mia interpretazione)

L'Iter giusto nel tuo caso sarebbe stato il seguente ....
Il costruttore banca l'assegno da te versato e in questo modo il prezzo della compravendita sarebbe stato effettivamente saldato ...

Causa un inadempienza del venditore costruttore che non ultima i lavori, tu lo metti in mora e lo intimi ad adempiere ... segue un accordo extragiudiziale con il quale il costruttore a fronte di una sua inadempienza ti restituisce una somma x (necessaria alle ultimazioni non fatte e che saranno di tua spettanza) che deve uscire dal suo conto per rientrare nella tua disponibilità ....
tutto tracciato e relazionato .... allora forse si

Altrimenti fossi in te eviterei di smuovere troppo la mousse al cioccolato ;)
 
Ultima modifica:

Wolf

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Secondo me è abbastanza chiaro che è un tacito accordo tra Wolf e il costruttore per coprire la magagna avallata dal perito nel valutare l'immobile che ha periziato attribuendogli un valore tale da far rientrare la perizia in una base di congruità rispetto il rapporto LTV consentito dall'Istituto stesso ....

ovvero se la banca eroga il 75% /80 ... prendendo come riferimento il valore più basso tra preliminare e risultato della perizia ... presupponendo che si è riusciti tramite un preliminare e con la negligenza/accondiscendenza del perito a far quadrare i valori è ovvio che a delibera ottenuta il problema che sorge è quello di far figurare l'avvenuto pagamento del 25%/30% che doveva essere versato al venditore ... la differenta tra LtV Loan To Value ovvero
(importo del mutuo erogato rispetto al valore dell'immobile)

- Scusa Wolf nonostante tu stai dando te stesso per far trasparire la tua buona fede mi resta difficile pensare che la storia che stai descrivendo corrisponda al 100% di verità ..... poi se vogliamo possiamo pure credere che i bambini li porta la cicogna -

Queste sono le situazioni in cui più vai a smuovere e più si sente emergere il cattivo odore .......

Qualsiasi rettifica dell'atto di compravendita tu possa provare a chiedere metterebbe in discussione il successivo (anche se contestuale) atto di mutuo ..

:occhi_al_cielo: pensandoci meglio forse no da un punto di vista meramente formale riferito all'atto di mutuo ..... in quanto il datore d'ipoteca sei tu ... ma sicuramente l'atto successivo di mutuo sarebbe viziato dal precedente atto che non può essere rettificato su un errore che non è di natura superficiale ( vedi errore nel riportare dei dati riferiti a toponomastica o magari un codice fiscale riportato male) ma bensì un elemento sostanziale che è il prezzo pattuito e le modalità dei pagamenti ...

Della serie ( più vai a smuovere il cioccolato e più si sente odore di vaniglia) ... ache se il detto originario è leggermente diverso.

Diciamo che da un punto di vista meramente fiscale le imposte l'hai/avete regolarmente pagate ...
Il problema sorgerebbe laddove ci dovesse essere un controllo riferito alla tracciabilità dei pagamenti e si riscontrasse che la somma a differenza anche se un titolo in atto è stato riportato, detta somma di fatto non è uscita dal tuo conto per transitare sul conto del venditore .....

Qui potrebbe sorgere il problema di doverne giustificare il motivo ...
(questo giustificherebbe il consiglio dato dall'avvocato nel disporre di una pezza d'appoggio sottoscrivendo una scrittura privata che non ti mette a riparo ma si rivelerebbe per una tesi difensiva utile in caso di probabile accertamento)

La storiella dei lavori non più effettuati ma che dovevano essere eseguiti risulterebbe poco credibile a meno che questa situazione (obbligo di ultimare) non fosse stata preventivamente menzionata in atto.
(ma uno acquista nello stato di fatto in cui l'immobile si trova .. qualsiasi differente pattuizione riferita ad una prestazione non eseguita ma da eseguire a mio dire è inquadrabile in un atto sospensivamente o risolutivamente condizionato da tale evento futuro
(non sono avvocato ma è una mia interpretazione)

L'Iter giusto nel tuo caso sarebbe stato il seguente ....
Il costruttore banca l'assegno da te versato e in questo modo il prezzo della compravendita sarebbe stato effettivamente saldato ...

Causa un inadempienza del venditore costruttore che non ultima i lavori, tu lo metti in mora e lo intimi ad adempiere ... segue un accordo extragiudiziale con il quale il costruttore a fronte di una sua inadempienza ti restituisce una somma x (necessaria alle ultimazioni non fatte e che saranno di tua spettanza) che deve uscire dal suo conto per rientrare nella tua disponibilità ....
tutto tracciato e relazionato .... allora forse si

Altrimenti fossi in te eviterei di smuovere troppo la mousse al cioccolato ;)
 

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