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Il mercato è libero.
Puoi affittare al prezzo da te stabilito.
Però l'Agenzia delle Entrate può entrare nel merito se si dichiara un reddito non inferiore al maggiore tra il canone risultante dal contratto, ridotto del 15% e il 10% del valore catastale dell'immobile.
Antonello, aggiungerei che tale disposizione non si applica per i contratti di locazione ad uso abitativo stipulati ai sensi dell'art.2, comma 3 e art.4, commi 2 e 3, della legge n.431/98, con canoni concordati fra le organizzazioni sindacali degli inquilini e dei proprietari
salve, una domanda...
nei contratti di locazione tra locatore (societa' resp. limitata) e locatario (persona fisica), in base ai valori dell' osservatorio del mercato immobiliare, gli importi di locazione al metro quadro sono gia' comprensivi di IVA?
Aggiungo una domanda: tale correlazione tra rendita catastale e valore locazione esiste anche se la tassazione è a cedolare secca? Mi spiego meglio: affittare ad un amico temporaneamente, quindi ad un prezzo di poco superiore alle spese ( quindi non in comodato), ma decisamente meno del valore catastale, con un contratto 4 a cedolare secca, può dar seguito ad accertamenti? Il canone non finisce nell'IRPEF quindi non dovrebbe...mi sapete chiarire? Grazie anaeli