manolis

Membro Attivo
Professionista
Salve a tutti.
Facendo una ricerca catastale per il nuovo Amministratore del condominio, ho scoperto che l'immobile locato ad un noto "discopub" in pieno centro storico di Roma è accatastato C/2.
Apparentemente il locale ha tutte (?) le autorizzazioni di sorta e mi domando come ciò sia possibile.
L'Amministratore tende a minimizzare ma a me, come tecnico, la cosa provoca un sottile mal di stomaco.
Che mi consigliate? .......Malox?
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Salve a tutti.
Facendo una ricerca catastale per il nuovo Amministratore del condominio, ho scoperto che l'immobile locato ad un noto "discopub" in pieno centro storico di Roma è accatastato C/2.
Apparentemente il locale ha tutte (?) le autorizzazioni di sorta e mi domando come ciò sia possibile.
L'Amministratore tende a minimizzare ma a me, come tecnico, la cosa provoca un sottile mal di stomaco.
Che mi consigliate? .......Malox?
il problema non è tanto urbanistico quanto collegato ad altro spetto amministrativo che riguarda Roma
A Roma vengono date autorizzazioni (permessi ad esercitare) anche su locali C/2 a conduttori che sono Associazioni Culturali (aperte solo per i soci tesserati)

Il locale deve avere requisiti igenici idonei per la Usl
non può essere interpretato come un attività commerciale aperta al pubblico, ma un attività aperta solo ai soci dell'Associazione che non dovrebbe (poi c'è chi ci giobba) avere fini di lucro.
 
Ultima modifica:

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Peccato che a tavolaci sia sempre posto solo per pochi .....
Nella mia associazione culturale con sede in un locale C/2 (non serve l'accatastamento C/1) aperto solo ai soci
basta farsi la tessera ed entrare e partecipare alla vita sociale
(tutto senza scopo di lucro)
lo scopo sociale consiste nel valutare degustando i cambiamenti dell'arte culinaria nel tempo prendendo come campione piatti tipici locali e l'evoluzione che la loro preparazione ha subìto durante gli anni ... (scopo sociale dell'associazione)

La tessera è gratis basta dare un contributo a fine serata che copra le spese sostenute dall'associazione per l'evento di natura prettamente didattica in linea con la filosofia (no profit) di carattere principalmente aggregativo.

Non è ammesso un profitto ... eventuali somme che possano rappresentare un utile di bilancio devono essere necessariamente riutilizzate per migliorare e permettere la continuazione e la sopravvivenza dell'associazione stessa ;)

Scherzi a parte ma queste realtà funzionano così (coperture ed escamotage che fortuna stanno sparendo)

Chiusi due centri culturali a Pietralata che nascondevano bische e discoteche
 

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