Domus

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao a tutti, vi espongo il problema ricevo incarico di vendita dopo soli tre giorni ritiro proposta d'acquisto con clausola sospensiva perchè il futuro proprietario dell'immobile sarà un minore. La proposta viene accettata (non registrata) ad un prezzo minore perchè gli acquirenti danno la possibilità ai venditori di rimanere un anno nell'immobile e per smontare un CAMINO (ecco il problema camino) in marmo. Gli acquirenti incaricano un avvocato, perito di parte, notaio per relazione preliminare, copia proposta, ecc.. per presentare istanza al giudice per svincolare i solodi intestati al minore, l'istanza viene accetata formalmente dal giudice dei minori (siamo in attesa del decreto che arriverà a giorni). Una settimana fai si presenta il venditore dicendo che il camino non si può smontare quindi vuole €.10.000,00 in più sul prezzo pattuito e come da incarico. Domanda se non ho capito male è solo un prestesto, quindi mi ha detto di lasciar stare tutto com'è, se la parte aquirente vuole l'immobile deve aumentare la proposta? non ci sono margini di trattativa. La vendita ormai si è arenata e non mi vuol pagare, come mi comporto per le provviggioni, con un'ingiunzione ipotecaria sull'immobile. grazie
 

Domus

Membro Attivo
Agente Immobiliare
ciao bagudi, l'incarico era di €.150 proposta sottoscritta a €.140 con clausola del giudice dei minori per lo svincolo dei soldi e la possibilità per il venditore di rimanere all'interno dell'immobile 12 mesi dalla data dell'atto e di portar via il camino. Ma quando il venditore si è accorto che tirar via il camino in marmo era impossibile perchè si sarebbe rotto ha avuto la brillante idea di cambiare le carte in tavola, tieni presente che copia della proposta con tutti i documenti dell'immobile perizia di un tecnico ecc... sono state consegnate al giudice dei minori per il decreto di svincolo dei soldi. ora la sua richiesta è di €.150 dopo aver accettato la stessa a €.140.
questa volta non per soldi ma per principio non voglio perdere la mediazione.
 

Abacus

Membro Attivo
Professionista
anche se c'è una clausola sospensiva la proposta è stata accettata... nella proposta veniva citato anche questo camino? perchè se non vi è traccia rimane una proposta accettata che diventerà efficace al parere favorevole del giudice..
il venditore doveva pensarci prima oppure specificare a sua volta che accettava la proposta a 140 solamente se riusciva a portar via il caminetto..
non è che puo' firmare una proposta e poi ritirarsi come se nulla fosse.. se c'è una caparra perderà il doppio di essa
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
oppure avrebbe dovuto accettare anche lui con la sospensiva ...... vendo a questa cifra se porto via il camino e a furia di sospendere forse .....
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
"I trattati sono pezzi di carta
von Bismarck


No, per fortuna, ciò che viene definito con un contratto tra due parti ha ancora una validità e questo venditore se la vedrà brutta se continua su questa strada, a maggior ragione essendoci in ballo il Giudice minorile...
 

Abacus

Membro Attivo
Professionista
anche se è arredo mi pare sia stato la fonte della diatriba.. quindi se per il proprietario era fondamentale portarlo via a fronte di uno sconto doveva indicarlo in proposta.. ora è dalla parte del torto se si ritira
 

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