anna.vis

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, innanzitutto grazie per questo interessante sito sul quale si trovano mille informazioni! Sto cercando un consiglio, e sono sicura di essere nel posto giusto. Una situazione assurda, che ci dà il polso di questo Paese allo sfascio e di una giustizia che niente ha della giustizia. Allora, vi espongo il mio "dramma" e lo farò in ordine cronologico:
- Inizi di gennaio 2013, accettiamo una proposta di acquisto per la vendita del nostro appartamento ad euro 130.000, con caparra di E. 5000, con la clausola che l'acquisto era subordinato all'erogazione di un mutuo, il tutto da definire entro il 30/1.
. I primi di marzo 2013 ci incontriamo nella sede dell'agenzia e si firma il compromesso, ci vengono consegnati altri 12500 euro (anche se nel precedente documento si parlava di 30000), e si fissa il rogito al 31/5. Nel compromesso non vi è nessun riferimento alla clausola relativa all'erogazione del mutuo.
- Nel frattempo, a nostra volta, ci attiviamo per acquistare casa. Versiamo 15000 euro + spese agenzia, per un totale di euro 20000.
- Ci avviciniamo alla data del rogito e tutto tace da parte dell'acquirente. Sembra che abbia problemi con il mutuo. Per farla breve, il signore non ottiene il mutuo, anche perchè chiede 131000 euro a fronte di un valore di 130000! A mio avviso non era più intenzionato a comperare e ha fatto in maniera che gli venisse rifiutato.
- Dopo vari scambi, anche da parte del nostro avvocato, la trattativa decade, l'acquirente si ritira e noi, a nostra volta, perdiamo l'acconto già versato.
- Dopo un mese ci arriva la citazione del tribunale con il quale il suddetto richiede la restituzione dei 17500 euro, che noi ovviamente non abbiamo più!
- A detta del nostro avvocato, la causa era chiara e cristallina, "ci avrebbe messo la mano sul fuoco".
- Dopo aver rimesso sul mercato l'immobile, considerata l'attuale situazione economica, riusciamo a venderlo, a 112000 euro! E acquistiamo da altri, con relativo mutuo ovviamente.
- Ieri ci convoca l'avvocato e ci comunica che un nuovo giudice, all'insaputa degli avvocati, ha emesso la sentenza: siamo obbligati a restituire 17500 euro per via della clausola sospensiva presente nella proposta d'acquisto.
Noi siamo rimasti letteralmente senza parole! come può accadere tutto questo? Da quello che ne so il compromesso sostituisce integralmente la proposta d'acquisto e, ripeto, la clausola sospensiva non era minimamente citata.
A questo punto saremo obbligati a pagare, sperando di riuscire a dilazionare. Cosa consigliate di fare? Andare in appello? E se questo signore risulta essere nullatenente? Rischiamo di buttare altri 5-6000 euro di spese.... Mi scuso per la lungaggine del testo, spero di essere stata abbastanza chiara, e grazie ancora a chi mi darà dei consigli....
 

anna.vis

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti, innanzitutto grazie per questo interessante sito sul quale si trovano mille informazioni! Sto cercando un consiglio, e sono sicura di essere nel posto giusto. Una situazione assurda, che ci dà il polso di questo Paese allo sfascio e di una giustizia che niente ha della giustizia. Allora, vi espongo il mio "dramma" e lo farò in ordine cronologico:
- Inizi di gennaio 2013, accettiamo una proposta di acquisto per la vendita del nostro appartamento ad euro 130.000, con caparra di E. 5000, con la clausola che l'acquisto era subordinato all'erogazione di un mutuo, il tutto da definire entro il 30/1.
. I primi di marzo 2013 ci incontriamo nella sede dell'agenzia e si firma il compromesso, ci vengono consegnati altri 12500 euro (anche se nel precedente documento si parlava di 30000), e si fissa il rogito al 31/5. Nel compromesso non vi è nessun riferimento alla clausola relativa all'erogazione del mutuo.
- Nel frattempo, a nostra volta, ci attiviamo per acquistare casa. Versiamo 15000 euro + spese agenzia, per un totale di euro 20000.
- Ci avviciniamo alla data del rogito e tutto tace da parte dell'acquirente. Sembra che abbia problemi con il mutuo. Per farla breve, il signore non ottiene il mutuo, anche perchè chiede 131000 euro a fronte di un valore di 130000! A mio avviso non era più intenzionato a comperare e ha fatto in maniera che gli venisse rifiutato.
- Dopo vari scambi, anche da parte del nostro avvocato, la trattativa decade, l'acquirente si ritira e noi, a nostra volta, perdiamo l'acconto già versato.
- Dopo un mese ci arriva la citazione del tribunale con il quale il suddetto richiede la restituzione dei 17500 euro, che noi ovviamente non abbiamo più!
- A detta del nostro avvocato, la causa era chiara e cristallina, "ci avrebbe messo la mano sul fuoco".
- Dopo aver rimesso sul mercato l'immobile, considerata l'attuale situazione economica, riusciamo a venderlo, a 112000 euro! E acquistiamo da altri, con relativo mutuo ovviamente.
- Ieri ci convoca l'avvocato e ci comunica che un nuovo giudice, all'insaputa degli avvocati, ha emesso la sentenza: siamo obbligati a restituire 17500 euro per via della clausola sospensiva presente nella proposta d'acquisto.
Noi siamo rimasti letteralmente senza parole! come può accadere tutto questo? Da quello che ne so il compromesso sostituisce integralmente la proposta d'acquisto e, ripeto, la clausola sospensiva non era minimamente citata.
A questo punto saremo obbligati a pagare, sperando di riuscire a dilazionare. Cosa consigliate di fare? Andare in appello? E se questo signore risulta essere nullatenente? Rischiamo di buttare altri 5-6000 euro di spese.... Mi scuso per la lungaggine del testo, spero di essere stata abbastanza chiara, e grazie ancora a chi mi darà dei consigli....
Scusate, non sono un'agente immobiliare!
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
senza sapere esattamente cos'hai firmato nei due momenti distinti non si può consigliarti niente.
In linea di massima sembra che ci sia una clausola sospensiva fatta male e qualcosa che non quadra nella seconda scrittura perchè stando a quanto dici la sospensiva era stata eliminata.
Vista la decisione del giudice pare non sia così...
Dovresti postare le scritture e la sospensiva togliendo i dati personali
 

anna.vis

Membro Junior
Privato Cittadino
senza sapere esattamente cos'hai firmato nei due momenti distinti non si può consigliarti niente.
In linea di massima sembra che ci sia una clausola sospensiva fatta male e qualcosa che non quadra nella seconda scrittura perchè stando a quanto dici la sospensiva era stata eliminata.
Vista la decisione del giudice pare non sia così...
Dovresti postare le scritture e la sospensiva togliendo i dati personali

Pure il nostro avvocato mom ha saputo spiegarselo, era sicuro che avremo vinto al 100%. Cmq, scannerizzo i documenti e poi ve li mando. Fatto sta che in questo momento ci è caduto il mondo addosso, l'acquisto di questa casa ci è costato veramente tanto.... Grazie ancora, a presto
 
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anna.vis

Membro Junior
Privato Cittadino
Per domani pomeriggio vi mando copia della proposta d'acquisto, compromesso e sentenza del giudice, così il quadro sarà più chiaro. Grazie mille nel frattempo..
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
gentile Anna, occorre valutare con attenzione la possibile impugnazione della sentenza di primo grado per proporre appello entro sei mesi dalla pubblicazione oppure se vi è stata notificata nel termine breve di trenta giorni per cui non perda tempo nel procedere consultando l'attuale difensore o un legale esperto del diritto immobiliare.
Inviare sul forum coram populo i suoi documenti e la sentenza non è corretto nei confronti del suo attuale difensore, nè il forum può avere la funzione di ottenere "consigli" in realtà la consulenza gratuita, ferma restando la sua facoltà di rivolgersi ad un altro avvocato per la fase dell'appello. Ottenere una sentenza positiva di secondo grado dipende da vari fattori compresa la produzione documentale in primo grado che non può essere integrata successivamente salvo casi tassativamente previsti. A buon intenditor....
 
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anna.vis

Membro Junior
Privato Cittadino
gentile Anna, occorre valutare con attenzione la possibile impugnazione della sentenza di primo grado per proporre appello entro sei mesi dalla pubblicazione oppure se vi è stata notificata nel termine breve di trenta giorni per cui non perda tempo nel procedere consultando l'attuale difensore o un legale esperto del diritto immobiliare.

Buongiorno Avvocato, ovviamente caricherei sul forum i documenti omettendo tutti i dati sensibili riconducibili a chiccchessia. Mi fido dell'avvocato che ci sta seguendo, però, vista la delicata situazione che può emergere, gli alti costi a cui andremo incontro se andassimo in appello, penso che uno sguardo alla pratica data da persone che per loro questo è pane quotidiano, potrebbe fare emergere dettagli che magari sono stati trascurati. Per esempio, me ne sono accorta rileggendola, la sentenza parla che l'acquirente aveva richiesto un mutuo di 100000 euro, quando in realtà ne richiese 131000 a fronte di un valore di 130000! Non le sembra un po' strano? Oggi richiamerò il nostro avvocato e sentirò cosa ci propone di fare. Sono semore dell'avviso di caricare i documenti. A presto, buona giornata
 
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