Bruno2301

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Io credo che nella vita le cose capitino, se ti è capitato di non poter più comprare mi dispiace ma bisogna che ne prendi atto e risolvi il problema che non può sicuramente ed indiscutibilmente divenire quello di altri, senza andare in giro a trovare sotterfugi "all'italiana" per non pagare...... prendi il telefono, chiama l'agennzia e fissa un appuntamento cono l'altra parte per cercare un accordo, spiegando le tue ragioni.
Buona fortuna!
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
ma, perdio, non state comprando una maglietta da 30 euro ma una casa che costa 10.000 volte tanto.
ma quando firmate, cosa pensate?
Tanto c'è la sospensiva ... Ecco cosa pensano. E altri costruiscono il loro destino con questi scellerati. Finché si pensa che e' in diritto dell'acquirente inserire la clausola abbiamo diseducati e non meravigliamoci.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Tanto c'è la sospensiva ... Ecco cosa pensano. E altri costruiscono il loro destino con questi scellerati. Finché si pensa che e' in diritto dell'acquirente inserire la clausola abbiamo diseducati e non meravigliamoci.
Ti ricordo che sono le agenzie stesse che per non rischiare di perdere l'affare sponsorizzano la sospensiva.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
ma se l'agenzia ha contatti con la tua banca e quest'ultima racconta le cose come stanno

I rapporti tra cliente e banca sono riservati tra di loro.
Non esiste una sola banca, che senza autorizzazione o per espressa richiesta di autorita’, rilasci a terzi informazioni sensibili.

Per il resto l’argomento e’ stato sviscerato piu’ volte.
Se uno non vuole più comperare, e’ inutile fare questioni etico morali e correre dietro ai fagiani, col rischio di aggravare ulteriormente le questioni.
Giacche’ il contratto vincola reciprocamente le parti.
Molto meglio sciogliere i vincoli, prima che intervengano gli avvocati e le loro burocrazie, andando a reperire un pretendente all’affare piu’ determinato.

No no, nessuna polemica, nemmeno da parte mia; volevo chiarire con te, proprio per la stima, che è sempre stata reciproca.

Tra un arpeggio e una sviolinata, non vedo cosa ci sia di professionale nel caldeggiare in una pratica intermediata, l’intervento degli avvocati.
Per definizione mediatore significa ricercare conciliazione
Non lo scontro.

Come pure mi fanno ridere.
Tutti quegli interventi, sulle clausole sospensive mal formulate e la professionalita’, con cui dovrebbero essere congegnate.

Come se si potesse con precisione, incidere determinando, su eventi che ancora devono accadere.

Le peggiori che abbia mai visto poi sono proprio quelle formulate con LA professionalita’.
Con i loro inneschi ad orologeria e tutte le loro problematiche di ordinanza.

Personalmente, se e’ possibile, quando un soggetto non vuole più comperare, restituisco i titoli e annullo i contratti, anche se questo non era gravato da condizioni sospensive.

Perche’ anche nel ‘soffiare le caparre”, a chi ha sbagliato firmando di irruenza, non si ravvisa alcuna dote professionale.
Per inciso anche quando si sta dalla parte della ragione.

Semmai al contrario, sono proprio tali prassi, che generano la paura e la diffidenza che mettono cattiva luce sulla figura professionale dell’intermediario.

Se si vuole usare professionalita’, piuttosto che fare i Nostradamus etico professionisti o i capi astronomici supremi dei Maya, allora sarebbe molto meglio far avverare prima la condizione e soltanto dopo stipulare il contratto, maturando cosi’ il leggittimo compenso.

Sempreche con questi effetti, non si abbia la paura frattanto, di mancare la vendita.

Ovvero che il proprietario, non se ne vada vendendo ad un soggetto più efficace, per il tramite di un altro professionale professionista.

Che e’ cio’ che in maniera elementare si definisce determinare l’incontro tra le parti.

In questa facile aritmetica, molto divertente e’ rilevare, di come taluni colleghi sostengono che sia piu’ agile e conveniente, correre dietro ai fagiani.
 
Ultima modifica:

Roby

Fondatore
Agente Immobiliare
Perchè "soffiare una caparra" Pyer?
Non lo fanno mica di mestiere i venditori di soffiare una caparra, come ho detto un venditore fa bene i suoi conti credo se ha o non ha venduto, anche se un contratto è sottoposto alla solita "maledetta" sospensiva, ma i professionisti ti dicono sempre " non si preoccupi che è solo una formalità il mutuo lo concedono di sicuro".
A mio parere, ripeto mio, l'intervento dell'utente ha già di perse sviscerato la sua situazione, quando ha affermato che "ormai so che è impossibile non perdere la caparra e pagare le provvigioni", probabilmente si è già informato da colleghi o avvocati ed è ben conscio della sua posizione.
Ma venire a chiedere in questo forum (o altri di sicuro) come poter eventualmente salvarsi..... insomma non c'è professionalità, serietà, e coscienza che tenga..... Oh parere mio.
Perche’ anche nel ‘soffiare le caparre”, a chi ha sbagliato firmando di irruenza, non si ravvisa alcuna dote professionale.
Per inciso anche quando si sta dalla parte della ragione.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
di corretto non c'è nulla quando si chiede di sospendere gli effetti di un contratto sottoscritto, soprattutto da parte del proponente. Capisci il non senso?

Ogni caso è a sé, certo, ma tu non puoi voler fare una proposta quando non sai se sei mutuabile.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Perchè "soffiare una caparra" Pyer?
Non lo fanno mica di mestiere i venditori di soffiare una caparra, come ho detto un venditore fa bene i suoi conti credo se ha o non ha venduto, anche se un contratto è sottoposto alla solita "maledetta" sospensiva, ma i professionisti ti dicono sempre " non si preoccupi che è solo una formalità il mutuo lo concedono di sicuro".
A mio parere, ripeto mio, l'intervento dell'utente ha già di perse sviscerato la sua situazione, quando ha affermato che "ormai so che è impossibile non perdere la caparra e pagare le provvigioni", probabilmente si è già informato da colleghi o avvocati ed è ben conscio della sua posizione.
Ma venire a chiedere in questo forum (o altri di sicuro) come poter eventualmente salvarsi..... insomma non c'è professionalità, serietà, e coscienza che tenga..... Oh parere mio.

Tecnicamente cio’ che sostieni e’ corretto.

Tuttavia non per l’uomo della strada o se vogliamo, per il cittadino comune.

Quando due anni dopo, andando a farti conferire un nuovo incarico ti presenterai nello stesso contesto, oppure presso una persona vicina a quel contratto che era saltato, l’uomo della strada si ricordera’ soltanto di una transazione finita male.
Di quattrini buttati al vento e di lungaggini tecnico legali, con le relative spese e perdite di tempo cagionate.

Il venditore, che si infila in tali gineprai di “idioma legalese”, potrebbe pentirsene amaramente.
Restando nell’impossibilita’ di avanzare serenamente nel suo obbiettivo vendita.

Pure sul versante professionale, la prassi di inseguire le questioni di principio, piuttosto che perseguire il proprio oggetto sociale, consegue risultati improvvidi.

A nulla servono perche’ risibili, le ‘arie’ vantate da quei colleghi, che sostengono di vincere sistematicamente i contenziosi.
Con risultati che si rappresentano cinque anni dopo, gravati da spese oneri e perdite di tempo, che ne azzerano la ratio, spesso risultando in negativo.

Una liberatoria invece, ti consente di andare subito a reperire un nuovo soggetto, pure con l’opportunita’, perfino di vendere meglio e bene.

Quante volte ti sara’ capitato di mancare una vendita su un prodotto, per poi centrarla due mesi dopo con altri, conseguendo un maggior compenso per una vendita ben fatta.

Due vittorie, la liberatoria prima e la vendita poi, una dietro l’altra.
Come il Mister che nel momento giusto azzecca la sostituzione.
Ineccepibile doverlo rilevare.

Invece senza liberarsi dal cliente brocco si incricca il venditore e tutta la sua e la nostra azione.

Si perde l’acquirente, che pure lui anche se e’ un brocco, poteva essere dirottato più facilmente verso altri acquisti, probabilmente a lui piu’ consoni.

Prima avevi un incarico ‘gettonato’ mentre ora non c’è l’hai piu’.
Perche’ la pratica e’ scaduta nelle vie legali in pasto agli avvocati.

Mentre quei due o tre clienti, che erano interessati, ora scalpitano.
Perche’ vorrebbero rivedere quel prodotto per proseguire nell’azione di acquisto.

Una doppia sconfitta.

Se poi, non hai disponibile un altro prodotto dello stesso livello, probabilmente perderai anche quegli altri due o tre clienti che erano solvibili, ad aggravare ancor di più la situazione.

Perche’ l’uomo della strada si ricorda solo quello che vuole lui.

Aldila’ delle motivazioni, Avevi un alloggio da vendere e ora non c’è l’hai piu’ e non perche’ l’hai venduto.

Forse era meglio evitare di correre dietro ai fagiani.

Chi è che avrebbe caldeggiato l'intervento di avvocati ?

Per quanto mi riguarda, lascierei che sia eventualmente un avvocato a dare "certe dritte".

non credo sia molto educativo dare suggerimenti su come fregare un collega, per questo ci sono già gli avvocati.
 

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