osammot

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Ti faccio un esempio:
vendita a 150.000; acconto al preliminare 50.000; rendita 40.000;
l'imposta da versare sull'acconto di euro 50.000 è 1.500 euro mentre all'atto notarile l'imposta da pagare è pari 1.200 euro sulla rendita.
 

Diego Zucchini

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La soluzione è semplice: è sufficiente inserire il pagamento dei € 50.000 come caparra. Si risparmia sull' imposta (€ 250 da portare in detrazione sui € 1.200) ed inoltre si rafforza maggiormente il contratto.
 

Roby

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Infatti incort ha ragione se è caparra è lo 0,50 % e non il 3%.
Io sinceramente (mi riferisco ad osammot) non ho mai sentito di nessuno che registra la proposta d'acquisto e poi il preliminare di compravendita o uno o l'altro, anche perchè i versamenti del preliminare diventano acconto prezzo e versi il 3% sugli acconto prezzo, e non parliamo di integrazione di caparra confirmatoria al preliminare di compravendita perchè l'ufficio delle entrate di Desio non accetta questra prassi, è una sola la caparra confirmatoria.
Roby.
 

osammot

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Nel post precedente avevo detto quanto segue
Devi pensare che alcune volte(quando l'atto era previsto avvenisse in breve tempo) non abbiamo fatto il compromesso proprio per evitare di pagare le imposte oltre il dovuto per rendita troppo bassa.
  • .. e Letizia Arcudi aveva chiesto: in che senso?
Ho risposto facendo un esempio:
vendita a 150.000; acconto al preliminare 50.000; rendita 40.000;
l'imposta da versare sull'acconto di euro 50.000 è 1.500 euro mentre all'atto notarile l'imposta da pagare è pari 1.200 euro sulla rendita.
..per far capire a Letizia.
So bene tutto quanto mi state dicendo, non sono sprovveduto fino a tal punto :sorrisone:
Però è bello vedere e trovare subito colleghi ed amici disponibili al miglior consiglio, grazie Incort :innamorato: :risata:
Concordo con te Roby, ti assicuro che io, e tanti come me, registro tutte le proposte d'acquisto. Ultimamente mi è capitato di andare nello studio di un notaio per il compromesso, e l'impiegato ha detto agli acquirenti che anche se è stata registrata la proposta a lui non interessa perchè il notaio in quanto "soggetto obbligato a farlo" ha dato ordine di registrare tutti i compromessi ( a discapito della parte acquirente ). Anzi ti dirò di più. Mi è capitato di aver registrato io, presso agenzia Entrate 'X', ed il notaio presso agenzia 'Y'. Il cliente ha detto di avere piena fiducia del notaio e quindi andava bene così.
Per il 3% dell'acconto è una anticipazione di imposta. La paghi adesso non la paghi dopo, quindi alcuni clienti sono anche disposti a farlo specialmente se la spesa finale è alta..... e senza riferimento all' esempio :rabbia:
 

osammot

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incort ha scritto:
La soluzione è semplice: è sufficiente inserire il pagamento dei € 50.000 come caparra. Si risparmia sull' imposta (€ 250 da portare in detrazione sui € 1.200) ed inoltre si rafforza maggiormente il contratto.
Nella mia precedente ho già dato risposta sia a te che a Roby.
Adesso ti faccio alcune domande in riferimento alla "tua soluzione":
e metti che l'acquirente, o il venditore, hanno un motivo per non rischiare con una caparra così alta?
perchè dovrebbero mettere una caparra alta senza acconto prezzo?
solo per ridurre il pagamento delle imposte?
e se il contratto non si conclude?
Lo sai che un contratto non concluso prevede la perdita della caparra, e secondo quanto previsto all'interno dei contratti, molte volte prevede la restituzione delle somme versate in conto al prezzo?
Giusto per capirci! ;)
A presto :stretta_di_mano: .
 

Roby

Fondatore
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Osammot piu alta è la caparra e meglio è secondo il mio parere, almeno un 10-15 % del valore di compravendita, cosi si blindano i contratti e non si lascia spazio a manovre strane o subdole da tutte e 2 le parti.
Ribadisco che non ho fino ad ora incontrato nessun collega che registra sia la proposta che il preliminare, anche perchè se registri la proposta che è poi accettata a tutti gli effetti preliminare di compravendita, il preliminare successivi che viene redatto e registrato è un preliminare di un preliminare e mi sono stati riferiti casi dove in giudizio non viene accettato il preliminare del preliminare e crea confusione a livello giuridico lasciando spazio agli avvocati di impugnare tali preliminari e renderli nulli per "salvare" il cliente dalla diatriba che era sorta.
Poi come sto notando ormia da mesi in questo forum con i nostri confronti, e la cosa un pò mi stupisce, si sentono vari modi di interpetrare le leggi davvero e vari modi tra noi colleghi di operare, questo ci dà il segno di quanta confusione si sia creata nel nostro settore con le nuove normative fiscali.
Figuriamoci il privato cittadino che vuole far da sè!!!! :disappunto: :disappunto: :disappunto: :disappunto:
Roby ;)
 

cieffe

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Sono daccordo con Roberto sulla consistenza della caparra e sulla registrazione del preliminare di compravendita (atto bilaterale sottoscritto simultanemente tra acquirente e venditore con passaggio di danaro) diverso dalla eventuale registrazione della proposta di acquisto dove il tutto si conclude in "differita" e dove esiste "solo" un deposito cauzionale.
Caliolo Felice - Cieffe Immobiliare - Marina di Massa
 

Roby

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cieffe ma la proposta d 'acquisto accettata è ormai a tutti gli effetti considerata un preliminare cocnlude l'affare tra le parti e li nasce il diritto alla provvigione.
 

Diego Zucchini

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osammot ha scritto:
Adesso ti faccio alcune domande in riferimento alla "tua soluzione":
e metti che l'acquirente, o il venditore, hanno un motivo per non rischiare con una caparra così alta?
perchè dovrebbero mettere una caparra alta senza acconto prezzo?
solo per ridurre il pagamento delle imposte?
e se il contratto non si conclude?

Nel pomeriggio ho fatto un riposino :^^: e Roby, nelle prime 2 righe ha anticipato esattamente quello che avrei voluto rispondere :ok:

Per il resto, ci sta che alcuni Notai (i più puntigliosi - nel bolognese me ne è capitato solo uno) chiedano la registrazione sia della proposta, che di una successiva scrittura privata. La Legge parla infatti di obbligo di registrazione di tutti gli atti negoziali, ed entrambi in effetti lo sono. Poi, che generalmente si registri o l'uno o l'altro, è la realtà dei fatti.
 

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